Il Dipartimento per la trasformazione digitale del ministro per l’innovazione e la transizione digitale è alla ricerca di esperti in grado di gestire e sviluppare progetti nella digitalizzazione e nell’innovazione, tra i quali un esperto/a di smart mobility, con un compenso previsto fino a 80.000 euro.
Smart mobility, è caccia all’esperto
Negli ultimi anni è emerso il concetto di smart mobility, che racchiude in sé una serie di elementi: la tecnologia, le infrastrutture per la mobilità (parcheggi, reti di ricarica, segnaletica, veicoli), le soluzioni per la mobilità (tra cui i modelli di new mobility) e le persone. La Smart mobility punta a offrire un’esperienza senza soluzione di continuità, dal primo all’ultimo miglio, che sia flessibile, integrata, sicura, on demand, conveniente e green. L’obiettivo finale dell’introduzione di una mobilità smart nelle nostre città è contenere il traffico, ridurre l’inquinamento, creare flussi intelligenti e senza interruzioni, e rafforzare le economie di scala per promuovere una mobilità accessibile a tutti.
In questo contesto è emersa la necessità di individuare figure professionali con conoscenze e competenze necessarie per gestire questo nuovo modo di muoversi nelle strade, nelle città e sulle autostrade. Non a caso nel 2020 è stato rafforzato per legge il ruolo del Mobility Manager, colui che nelle aziende crea e gestisce il Piano Spostamenti Casa-Lavoro, e, con un decreto a maggio 2021, è stato reso obbligatorio per imprese sopra i 100 dipendenti.
Il ministro Colao e la digitalizzazione nella PA
Anche la pubblica amministrazione italiana ha deciso di arruolare un esperto di mobilità smart. Il ministro dell’Innovazione e trasformazione digitale Vittorio Colao ha lanciato il 30 agosto su Twitter una campagna di assunzioni di esperti per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. “Una grande sfida e una grande opportunità per il Paese” ha scritto Colao. Tra le varie professionalità ci sono data scientist, esperti di innovazione per le imprese ad alto contenuto tecnologico, content designer e appunto anche un esperto di smart mobility. In tutto sono undici profili diversi per 400 assunzioni nel settore digitale. Obiettivo: favorire i processi di trasformazione digitale della pubblica amministrazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di contratti a tempo determinato che possono essere prorogati per 36 mesi al massimo entro il dicembre 2026.
Cosa dovrà fare l’esperto in Smart Mobility scelto dal ministro dell’Innovazione
In particolare il Dipartimento per la trasformazione digitale è alla ricerca di un’Esperta/o di smart mobility. La figura dovrà supportare l’ideazione, la gestione e il coordinamento dei progetti innovativi coordinati dal Dipartimento. Inoltre supporterà il Chief Innovation Officer nell’individuazione di progetti e programmi di innovazione, nonché nell’adozione di nuove tecnologie e modelli di business all’interno di organizzazioni complesse, con un particolare focus sulla smart mobility.
La figura – si legge sul sito del ministro dell’Innovazione – collaborerà con l’area comunicazione e si occuperà delle interazioni con altri ministeri riguardo la stesura dei documenti formali, quali protocolli di intesa, convenzioni e avvisi pubblici, e parteciperà ai tavoli di intesa. Inoltre curerà le relazioni con gli attori pubblici e privati, coordinerà gli stakeholder interni per disegnare e lanciare con successo nuovi progetti (es. comunicazione, area digitale, segreteria tecnica, amministrazione, legal, etc.), e gestirà i fornitori esterni. Si occuperà anche di gestire, coordinare e indirizzare il team di lavoro a supporto, di curare la presentazione del progetto anche a livello executive, di e definire il budget del progetto e di garantire il monitoraggio dei relativi KPI.
Curerà le relazioni con gli attori pubblici e privati, con l’obiettivo di creare e/o supportare la crescita dell’ecosistema della guida autonoma e connessa, e dell’urban air mobility, anche in riferimento a specifiche misure di semplificazione burocratica volta a favorire le attività di sperimentazione (ad esempio la norma “Diritto a Innovare”).
Le qualifiche-chiave per candidarsi
Quali esperienze, qualifiche e conoscenze dovrà avere l’esperto in smart mobility per la PA? Ecco la lista indicata dal dicastero.
- Esperienza in ambito consulenziale o in rilevanti aziende del settore, con un ruolo di rilievo nel disegno e nella realizzazione di progetti di mobilità intelligente
- Esperienza di collaborazione con la Pubblica Amministrazione
- Costituisce un plus l’esperienza internazionale nell’ambito della mobilità intelligente
- Conoscenza e dimostrato interesse nei confronti dei seguenti temi: Regolamentazione nazionale e internazionale nell’ambito dei veicoli a guida autonoma; Mercato ed ecosistema dei veicoli e mezzi di trasporto innovativi a guida autonoma e connessa, non solo per trasporto stradale ma anche ferroviario e aereo; Electrification e smart grid; Urban Air Mobility (UAM) e servizi annessi al mondo dei droni; Soluzioni innovative per la logistica last mile e intermodale; Soluzioni innovative per il miglioramento della mobilità sostenibile nelle aree a domanda debole, nei centri storici e nei borghi; Altre tecnologie complementari come VR e AR, 5G ed edge computing e analisi dei dati; Esperienza con i bandi pubblici, innovation procurement
- Altamente motivata/o, curiosa/o e dalla mente aperta
- Eccellenti doti comunicative, di presentazione, interpersonali e analitiche e capacità di comunicare chiaramente concetti complessi
- Capacità di analizzare problemi complessi e definire soluzioni e piani di lavoro
- Orientamento al raggiungimento dei risultati
- Padronanza degli strumenti di gestione progetto (Gantt). L’esperienza e la capacità di lavorare con modalità agili come Scrum, Kanban, JIRA costituirà un plus.
La formazione
Ecco le indicazioni riguardo alla formazione che deve avere l’esperto in smart mobility.
- Laurea specialistica con almeno 5 anni di esperienza in ruolo similare, in assenza di laurea, almeno 10 anni di esperienza in ruolo similare
- Risulta titolo preferenziale l’aver portato avanti studi (es. attraverso tesi di dottorato, pubblicazioni, progetti di startup, collaborazioni universitarie di altro tipo etc) nell’applicazione dei paradigmi della mobilità intelligente
- Ottima conoscenza della lingua inglese