Se ancora non è possibile per legge la condivisione di monopattini elettrici a Milano, lo è già all’interno di uno dei più rinomati spazi di innovazione lombardi: il Kilometro Rosso Innovation District. A proporre i propri micro-veicoli all’interno dell’ampio distretto nel bergamasco dedicato agli innovatori è Circ, una delle società di micromobilità che puntano a vincere l’imminente bando del Comune meneghino. EconomyUp ha parlato con Maia Lottersberger, Director Communication, Southern Europe di Circ, che ha spiegato come è nata la collaborazione con Kilometro Rosso (“un incontro casuale con obiettivi comuni”), ha descritto la particolarità dei monopattini dell’azienda (“cambiano a seconda delle città dove sono in circolazione”) e ha confermato l’attesa per il bando milanese (“abbiamo riscontrato nell’amministrazione un approccio positivo”).
Come nasce e cosa fa Circ
Circ viene fondata ad agosto 2018 in Germania da Lukasz Gadowski (oggi CEO), uno dei founder di Delivery Hero. Già sei mesi dopo, a gennaio 2019, l’azienda di micromobilità annuncia uno dei più importante round di finanziamenti di Serie A in Europa nel settore tech, con un primo closing di oltre 55 milioni di euro. Tra gli investitori figurano Target Global, Idinvest Partners e Signals Venture Capital. Ad oggi il suo quartier generale è a Berlino e l’azienda è presente in oltre 40 città e 12 Paesi tra cui Portogallo, Francia, Germania e Spagna. Ha anche una base negli Emirati Arabi.
Da gennaio 2019, quando il servizio è iniziato ad essere operativo per la prima volta a Zurigo, Circ ha raggiunto l’obiettivo del primo milione di corse sui propri monopattini (e-scooter) in 4 mesi.
In vista dell’espansione in altri paesi d’Europa, ad inizio giugno 2019 ha cambiato il proprio brand da Flash a Circ, termine che vuole evocare i cerchi delle ruote degli e-scooter personalizzati, oltre a riflettere la natura circolare del servizio. I veicoli sono infatti progettati dall’azienda per un uso costante, integrato con l’ecosistema dei trasporti urbani e interurbani, e per essere condivisi da persona a persona. Circ è presente anche a Torino e Roma.
Monopattini su misura per ogni città
“Circ ha sviluppato monopattini che possiedono caratteristiche specifiche per ogni diversa città” spiega Maia Lottersberger. “Innanzitutto i nostri veicoli, sviluppati dal team di ricerca e sviluppo tedesco, sono adatti alla condivisione, perciò sono più robusti e anche più sicuri rispetto a quelli destinati ad uso privato. Inoltre in ogni città vengono prese in considerazione le caratteristiche del luogo. A Milano e Roma, per esempio, esiste un determinato tipo di manto stradale. Roma, in particolare, ha un manto stradale simile a quello di Libsbona, con i cosiddetti sanpietrini (o cioccolato, che dir si voglia) e con molti saliscendi. È chiaro che servono determinati tipi di ammortizzatori e sospensioni”. I monopattini di Circ hanno inoltre il caricabatterie Usb, il porta bibite, un portacellulare rigido di metallo, un clacson integrato all’interno del manubrio (per renderlo più difficile da vandalizzare) e un mini-antifurto.
Circ in Italia
Nel nostro paese il team ha uffici a Milano che si occupano del funzionamento della piattaforma, della collaborazione con i Comuni e dell’organizzazione dei veicoli messi a disposizione in ogni città.
Come vari altri operatori della micromobilità, l’azienda attende con ansia l’avviso pubblico che dovrà emanare il Comune di Milano per selezionare coloro che potranno prestare i propri servizi all’interno dell’area cittadina. “Nell’incontro del 23 agosto in Comune con tutti gli operatori – dice Maia Lottersberger – abbiamo riscontrato un clima positivo e volontà di dialogo e un impegno importante da parte dell’assessore alla Mobilità Marco Granelli. Il Comune vuole riuscire a integrare i vari mezzi della micro mobilità per individuare una soluzione positiva per tutti, che si adatti al contesto di Milano e tuteli la sicurezza degli utenti. E per noi la sicurezza è una priorità”.
La sperimentazione a Kilometro Rosso
Come primo passo in Lombardia, Circ ha scelto un luogo di innovazione: Kilometro Rosso. I suoi monopattini elettrici saranno a disposizione in forma totalmente gratuita degli oltre 1.700 lavoratori del campus. Il progetto prevede una fase di test iniziale di 6 mesi. In questo modo, gli abitanti del polo d’innovazione potranno comprendere e verificare di persona le potenzialità d’uso dell’e-scooter come mezzo di trasporto. In più, avranno l’opportunità di esprimere direttamente a Circ aspettative, dubbi e impressioni sul prodotto-servizio erogato, e fornire suggerimenti per lo sviluppo dello stesso. Non solo da un punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo.
“Il progetto – spiega Maia – è nato da due esigenze: quella di Kilometro Rosso di avere un mezzo di micromobilità per muoversi nel distretto, che è lungo un circa un chilometro, e la nostra di far provare il prodotto e ottenere un riscontro qualitativo. Infatti distribuiamo un questionario prima e dopo l’uso del mezzo. Per mantenere gli standard di sicurezza distribuiamo pure nostri caschetti. Quello con Kilometro Rosso è stato un incontro casuale che si è poi trasformato in una parthership proficua per entrambe le parti. Tutto in nome dell’innovazione”.