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Mobilità integrata: che cos’è, perché è importante e chi la fa in Italia

La mobilità integrata rende più facile e rapido spostarsi, integrando mezzi di proprietà, pubblici e micromobilità. Alcuni esempi in Italia

Pubblicato il 07 Mar 2022

Mobilità integrata

La mobilità integrata è un sistema che rende più facile e rapido spostarsi, integrando i mezzi di proprietà, i mezzi pubblici e la micromobilità. Può cioè offrire soluzioni che consentano di raggiungere la meta desiderata nel più breve tempo possibile, utilizzando anche il trasporto pubblico e i veicoli in sharing come monopattini, biciclette, scooter e automobili elettrici, per percorrere il cosiddetto “last mile” o “ultimo miglio”. Un’esigenza già presente prima della pandemia da Covid-19 e diventata sempre più rilevante negli ultimi due anni.

Che cos’è la mobilità integrata: una definizione

La mobilità integrata è una risposta alle necessità di spostamento delle persone, che, oltre ad includere una varietà di mezzi e servizi, mette a disposizione degli utenti per la pianificazione dei propri spostamenti un’unica piattaforma, solitamente un’applicazione collegata a una piattaforma Web, attraverso cui pianificare e gestire tutti i passaggi degli itinerari, pagamenti inclusi.

Questa modalità consente di risparmiare tempo e spesso soldi senza doversi districare tra diverse app e abbonamenti vari, e di aumentare contestualmente la consapevolezza rispetto all’inquinamento generato dai mezzi di trasporto.

Si tratta di un processo che richiede accordi, partnership e sinergie tra i diversi “attori” del settore, dal sistema dei parcheggi al trasporto pubblico passando per chi offre servizi condivisione di mezzi nelle città.

Di conseguenza il ruolo della mobilità integrata è centrale per la mobilità sostenibile, un ampio concetto che include tutte le azioni destinata alla riduzione e infine all’azzeramento delle emissioni negli spostamenti delle persone a beneficio dell’ambiente. Concetto che, negli anni, si è evoluto diventando centrale anche per le Smart City: le “città del futuro”, ormai distanti dall’immaginario collettivo originale che le voleva ipertecnologiche, e diventate più realisticamente nel tempo luoghi che semplificano e migliorano nella loro evoluzione la qualità della vita dei cittadini.

Ecco dunque qualche esempio di applicazione di mobilità integrata in Italia.

Mobilità integrata: alcuni esempi italiani

La mobilità integrata con TelepassPay

In Italia, dove diverse aziende di trasporto nazionali e locali coesistono, per i cittadini spesso è necessario districarsi tra vari abbonamenti e app per trovare il modo di pianificare un viaggio nel quale i “tempi morti” siano ridotti al minimo. Un servizio che in realtà ne include di diversi ed è orientato alla mobilità integrata è quello proposto da Telepass.

Nata offrendo un sistema elettronico per i pagamenti dei pedaggi autostradali in tutto il Paese, la società non tradisce le sue origini ma negli anni ha sviluppato questo sistema, mettendo al centro la sostenibilità. Il pedaggiamento di Telepass, infatti, permette agli automobilisti di risparmiare tempo e carburante, unendo la componente “smart” all’ecosostenibilità come certificato da uno studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Il telepass diventa anche fulcro della mobilità integrata proposta dall’azienda: l’app Telepass Pay, evoluzione lanciata nel 2021 della “vecchia” Telepass Pay è un ecosistema dedicato alla mobilità che riunisce in una singola app diversi servizi, da soluzioni per il trasporto urbano a quello via treno, passando per il lavaggio delle auto (con prodotti ecosostenibili) e il noleggio di monopattini, senza ovviamente tralasciare i pedaggi autostradali.

Per migliorare rapidamente quantità e qualità dei servizi offerti con l’app, Telepass punta sull’innovazione tecnologica e di prodotto per semplificare la vita delle persone in mobilità e prevede di investire 100 milioni entro il 2023.

In quest’ottica, il ruolo delle startup per l’azienda è fondamentale, e dopo le acquisizioni di Urbi e Wash Out nel 2021 ha “completato” quella di Wisemotion (di cui già deteneva quote), creando così la divisione interna Telepass Digital per sviluppare competenze e offrire costantemente innovazione facilitando l’esperienza digitale nella mobilità.

Trenitalia con WeTaxi dopo la chiusura di Nugo

Anche Trenitalia, appartenente al Gruppo FS Italiane, ha messo tra i suoi obiettivi l’offerta di soluzioni per la mobilità integrata.

In questo caso l’epicentro da cui prenotare tutti i servizi extra è il sito trenitalia.it, con l’operatore ferroviario che consente di trasportare sui propri convogli monopattini, hoverboard e monowheel.

Oltre a proporre un elevato numero di soluzioni di trasporto alternative alla propria auto grazie ad accordi – tra i quali quelli con Helbiz (monopattini e bici elettriche), Cooltra e Zig Zag (scooter sharing), Enjoy (car sharing), Avis Elecrtic Motion (noleggio auto) e altre realtà che operano nella micromobilità – Trenitalia ha recentemente stilato un’altra  collaborazione per la mobilità integrata con WeTaxi

Un accordo che permette ai passeggeri in viaggio tra Torino, Milano, Roma e Napoli di prenotare il servizio taxi insieme al biglietto ferroviario, coprendone, assicurando la copertura del viaggio dall’inizio alla fine.

Passaggio essenziale per rilanciare i progetti di Trenitalia dedicati a mobilità sostenibile e integrata dopo la chiusura a fine 2021 di Nugo, l’applicazione del Gruppo FS Italiane disponibile dal 2018 per pianificare viaggi e comprare biglietti combinando trasporti e servizi di più operatori.

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Federico Bandirali
Federico Bandirali

Giornalista pubblicista dal 2014 e growth hacker dal 2017 con master presso Talent Garden, durante gli studi in comunicazione ho iniziato a collaborare con testate cartacee generaliste dal 2006. Dopo aver scritto articoli in diversi ambiti (cronaca, politica, esteri, economia e sport) e abbandonato il cartaceo, mi sono sempre più focalizzato su tecnologia e innovazione, branded journalism e storytelling aziendale. Nel 2016 ho scritto un libro: una case history relativa alla partnership tra Intesa Sanpaolo ed Expo Milano 2015 poi ripresa da atenei statunitensi.

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