SHARING MOBILITY

Che cosa fa Auting, la startup del car sharing tra privati che ha vinto la call di Telepass

Su una cinquantina di candidature, Telepass ha premiato una piattaforma che consentire di condividere con altri la propria auto quando non viene utilizzata. “Di Auting ci ha convinto il team, preparato ad affrontare un segmento ancora difficile in Italia” ha detto il CEO di Telepass, Gabriele Benedetto

Pubblicato il 29 Gen 2020

Ludovico De Giudici, Product e Business Development di Auting

Gli italiani sono pronti a condividere la propria auto con estranei per brevi periodi in cambio di un compenso? Secondo Auting sì. È sulla condivisione di automobili peer-to-peer che la startup fondata nel 2017 ha basato il suo business. Ed è grazie a questa proposta che ha vinto  “Telepass Pay Ecosystem: una call per l’ecosistema di mobilità integrata”, la prima call lanciata da Telepass per startup impegnate nella smart mobility.

Auting è stata premiata il 22 gennaio scorso in occasione dell’incontro organizzato da Telepass presso la Fondazione Feltrinelli di Milano dal titolo “La mobilità intelligente del futuro. Quali nuove opportunità?“. Ha prevalso su una cinquantina di candidati e ha sconfitto le altre due finaliste che sono state presentate durante l’incontro: Spotter, un’app per lo sharing dei parcheggi realizzata da MCube, e Volvero, anche questa una società impegnata nel drive sharing.

Perché Auting ha vinto la call di Telepass

“Sulla carta non avrei mai dato un’opportunità a un operatore di car sharing peer-to-peer” ammette Gabriele Benedetto, CEO di Telepass. “Tuttavia – prosegue – più che il modello di business ci ha convinto il team, preparato ad affrontare un segmento di mercato ancora difficile in Italia. L’Italia era pronta alla rivoluzione dell’AirBnb perché il risparmio degli italiani era allocato nelle seconde case. Sono ancora un po’ scettico sul fatto che i nostri connazionali abbiano da offrire auto a noleggio quando non sono utilizzate, nei tempi morti. Tuttavia il team è risultato preparato alle obiezioni che gli sono state fatte e ci siamo resi conto che ha una visione del mercato della mobilità allineata con quella di Telepass. Il nostro gruppo vuole lanciare la gratuità di questi servizi per i clienti, le smart city vanno aiutate nella mobilità dell’ultimo miglio”.

Come è nata e che cosa fa Auting

Fondata nel 2017 da Lorenzo Osti, Matteo Menarini e Silvio Vigato per la condivisione di automobili peer-to-peer, Auting ha avviato l’anno seguente una partnership con Reale Mutua Assicurazioni, che è diventata socia della startup. Ha un team di 8 persone, tra cui imprenditori che hanno già fondato startup e fatto exit, è attiva in tutta Italia ma per ora è concentrata su Milano e Bologna. Ad oggi ha consentito la condivisione di 1800 auto per 13mila driver.

Auting mette in contatto driver (privati alla ricerca di un’auto per un breve periodo) e owner (privati che mettono a disposizione la propria auto nei periodi in cui resta inutilizzata). L’iscrizione è gratuita e verificata.

L’owner  dovrà iscriversi ad Auting, pubblicare il profilo della propria auto, decidere il prezzo e quando renderla disponibile. Può poi valutare le richieste di prenotazione, fare la propria scelta, ricevere il pagamento e mettersi d’accordo con il driver per la consegna di auto e chiavi. A sua volta il driver può prenotare l’auto e mettersi d’accordo con l’owner per ricevere le chiavi e la macchina. Driver e owner hanno la possibilità di lasciare recensioni online a beneficio della community.

Ludovico De Giudici: “In Italia l’interesse per questo business arriverà”

“Siamo partiti da un dato: in Italia ci sono 37 milioni di auto che restano ferme per il 90% del tempo” ha detto Ludovico De Giudici, Product e Business Development di Auting. “Da qui la nostra idea che si basa su tre cardini: la piattaforma, l’Internet of Things e l’assicurazione. Sappiamo di avere competitor nel mondo, in Silicon Valley ci sono tanti operatori di questo genere. Abbiamo però capito che ogni città ha la sua mobilità, perciò occorre modulare la proposta sulle caratteristiche di ognuna. Oggi in Italia l’interesse per questi temi è sotterraneo, ma arriverà, per cui bisogna iniziare prima degli altri”.

A Telepass è piaciuta anche l’intraprendenza con cui il team ha proposto un’eventuale collaborazione con l’azienda. “Speriamo di poter sviluppare idee per Telepass” ha ribadito De Giudici al momento della premiazione.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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