L'INTERVISTA

Barbanotti (SAS): “Tutta la tecnologia dietro alle smart city: Istanbul come case study”

Luca Barbanotti, Sr Systems Engineer del team Advanced Analytics and AI di SAS, spiega come la sua azienda ha aiutato Istanbul a diventare sempre più una smart city. E cita altri esempi di realizzazione di progetti di smart mobility attraverso tecnologie e trattamento dei dati

Pubblicato il 06 Ott 2023

SAS e le smart city: il caso Istanbul

Istanbul sta diventando sempre più una smart city grazie a SAS. Le “città intelligenti” stanno evolvendo rapidamente grazie a fattori come l’IoT (Internet of Things), la digitalizzazione, l’implementazione di sensori, gli investimenti in hardware e software e la modernizzazione delle infrastrutture, sia fisiche sia digitali. Secondo Juniper Research, il mercato delle smart city raggiungerà 23 miliardi di dollari di investimento entro il 2028, con una crescita esponenziale del 144% rispetto agli attuali 9,5 miliardi.

Istanbul è un esempio di smart city che sta puntando sulle tecnologie e sull’innovazione tecnologica. La popolazione di Istanbul è raddoppiata negli ultimi 20 anni, raggiungendo 16 milioni di abitanti e mettendo sotto pressione la rete di trasporti della città. Perciò l’Istanbul Metropolitan Municipality ha deciso di rivolgersi a SAS per creare una nuova infrastruttura digitale in grado di affrontare il problema. Noi di EconomyUp abbiamo parlato di questo case study con Luca Barbanotti, Sr Systems Engineer del team Advanced Analytics and AI di SAS, azienda che figura tra i leader nell’intelligenza artificiale e negli analytics e offre soluzioni specifiche per ogni settore.

SAS e le smart city: parla Luca Barbanotti

Istanbul, un case study

Come avete fatto a rendere più smart una metropoli come Istanbul?

Grazie alle analisi di SAS, gli ingegneri e i pianificatori urbani di Istanbul possono comprendere, prevedere e gestire meglio le sfide del traffico cittadino. Il nuovo sistema si basa sull’intelligenza artificiale e sul machine learning su SAS Viya, che analizza i dati storici sul traffico e incorpora i dati in tempo reale da diverse fonti, tra cui telecamere per il traffico, sensori, lettori di dati, applicazioni mobili e gateway di pagamento. I risultati delle analisi possono ottimizzare i percorsi degli autobus e prevedere in tempo reale le anomalie del traffico, come incidenti, chiusure di corsie e improvvisi ingorghi. Questo ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini, sull’inquinamento e sull’efficienza delle risorse pubbliche.

SAS è un abilitatore di un processo di trasferimento tecnologico. Cosa significa in concreto?

Che noi di SAS mettiamo a disposizione una serie di tecnologie che consentono di accedere, gestire e trasformare i dati. Questi dati arricchiscono successivamente lo strato decisionale del business. Il nostro interlocutore principale è il decisore di business. L’obiettivo del progetto per Istanbul era fornire ai decisori una serie di strumenti che li supportassero nella gestione del traffico.

Quali step per il progetto di Istanbul?

Il progetto di SAS per Istanbul smart city è stato strutturato in tre fasi: previsione della domanda di utilizzo di diversi contenuti (traffico e mezzi pubblici); ottimizzazione dei percorsi; e interazione diretta con gli utenti finali. Le tecnologie utilizzate comprendono diverse metodologie analitiche. Ad esempio, l’analisi delle serie storiche del traffico veicolare ha considerato variabili come la presenza di scuole o centri commerciali nelle vicinanze, i limiti di velocità e le condizioni meteorologiche.

Smart city: cosa fa e cosa farà SAS per le città

Come possono altre città che vogliono essere più smart seguire l’esempio della metropoli turca?

Le metodologie implementate a Istanbul possono essere applicate in diversi contesti. Ad esempio, SAS ha recentemente lavorato con una utility del nord Italia per creare un sistema che facilitasse la manutenzione della rete idrica. La rete idrica ha un’età media superiore a 40 anni, il che significa che molti dei suoi componenti non sono sensorizzati. SAS ha arricchito i dati del cliente con informazioni esterne per fornire una previsione del rischio di rottura e una stima del tempo di intervento necessario.

Quali sono le sfide per le aziende che si occupano di smart city e smart mobility in chiave tecnologica?

Il tema della smart mobility, nel contesto di una smart city, è complesso da affrontare perché richiede un’ampia integrazione dei dati. Una volta raggiunta questa integrazione, può iniziare l’attività analitica. L’obiettivo è sempre aumentare la qualità di vita del cittadino e non sprecare risorse. Le applicazioni analitiche sono diverse e variegate. Il tema non è solo se siamo in grado di prevedere alcuni elementi in ambito mobilità, ma l’efficienza con cui siamo in grado di farlo. La qualità fa la differenza. Le aziende fanno molti sforzi in laboratorio, cercando di usare i dati in modo intelligente, ma poi fanno fatica a trasferire i contenuti del laboratorio analitico in produzione. Il nostro obiettivo è fornire al cliente un sistema integrato che renda efficiente e veloce questo processo. Il vero tema è riuscire a supportare in modo efficace la decisione di business.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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