Telepass, società leader nel segmento dei mezzi pesanti (nel quale è il principale fornitore di servizi per la mobilità in Italia e in Europa con circa 90mila aziende di trasporto merci clienti), continua a portare innovazione nel mondo della logistica, in particolare in quello legato all’autotrasporto e agli autotrasportatori. “È un’area importante e strategica” dice a EconomyUp Paolo Malerba, Chief Business Sales Officer di Telepass.
“Il contributo di Telepass alla logistica – prosegue Malerba – si concretizza attraverso un investimento continuo nell’innovazione dei dispositivi satellitari che vengono installati sui mezzi pesanti”. Il recente lancio del nuovo Telepass SAT (K1) va in questa direzione. Si tratta di un dispositivo che non solo è in grado di fornire il servizio di pagamento del pedaggio in 14 Paesi europei (entro la fine dell’anno se ne aggiungeranno quattro), ma è una vera e propria piattaforma di servizi. Garantisce anche il tracciamento del mezzo, la possibilità di misurare il tempo di arrivo a destinazione, permette di ottimizzare i percorsi e dà informazioni relative al consumo di carburante.
Il Gruppo Telepass, nato nel 2017 con l’obiettivo di creare un sistema integrato di servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano, in questi anni si è evoluto da operatore di pedaggi autostradali a dinamico protagonista della smart mobility, la mobilità intelligente, innovativa e sostenibile. In questa strategia, che punta a facilitare gli spostamenti di persone e merci, non poteva non occupare uno spazio di rilievo anche l’autotrasporto. Con il nuovo dispositivo, che rappresenta un ulteriore impulso alla satellizzazione delle flotte, si potrà garantire una gestione della logistica sempre più integrata (anche in Europa), un’ottimizzazione del traffico con conseguenti benefici sui tempi di percorrenza e una riduzione dell’impatto ambientale dei mezzi.
Ma vediamo meglio come funziona Telepass SAT, quali benefici porta agli utenti e quali nuovi scenari contribuisce a delineare.
Che cos’è il nuovo Telepass SAT
Lanciato a febbraio 2023, Telepass SAT integra la parte di pagamento del pedaggio in abbinamento a un ecosistema di servizi di telematica. “Forniamo al mondo dell’autotrasporto – prosegue Paolo Malerba – una serie di informazioni che sono necessarie per ottimizzare gli spostamenti e i costi, attraverso il monitoraggio in tempo reale della posizione, la raccolta delle informazioni sul consumo di carburante e l’analisi dei dati ricevuti dal cronotachigrafo digitale”.
Il nuovo dispositivo satellitare può già essere utilizzato in 14 Paesi europei – Italia, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Ungheria, Svizzera, Bulgaria e Polonia – per un totale di oltre 170mila km gestiti.
I vantaggi per gli autotrasportatori
La novità principale del nuovo Telepass SAT è l’app, in esclusiva per i driver, che permette di avere a disposizione su un’unica piattaforma nuove funzionalità per la gestione e il monitoraggio dei servizi associati al veicolo. L’app si integra con il dispositivo per la gestione dei servizi sottoscritti dall’utente. In pratica il dispositivo Telepass viene sostituito da un device più compatto e più piccolo, che si può associare allo smartphone. In questo modo l’autotrasportatore ha tutte le informazioni direttamente sull’app.
L’applicazione permette di settare assi e peso dei veicoli e avvisa il conducente se il servizio di pagamento del telepedaggio non è attivo nel Paese in cui sta circolando il veicolo. Inoltre, ha una sezione dedicata allo storico delle notifiche e una con i manuali del veicolo e la documentazione necessaria all’autista per viaggiare in determinati Stati. È possibile, in aggiunta, integrare dispositivo e app all’ecosistema di servizi di Sales Partner. Con il device è possibile anche l’interazione vocale in undici lingue (in aumento con i prossimi aggiornamenti).
I vantaggi per le aziende di trasporto
Anche le aziende di trasporto ricaveranno vantaggi dall’utilizzo del nuovo Telepass SAT. “Forniremo loro tramite la nostra interfaccia – precisa Malerba – una serie di informazioni sullo stato del dispositivo, ad esempio se è acceso o spento o se è adeguatamente configurato con il numero di assi e di peso necessari per attraversare un determinato Paese. In un secondo momento forniremo anche la possibilità di configurare da remoto queste impostazioni del dispositivo, per agevolare ulteriormente le attività delle aziende di autotrasporto. Questo significa che la competizione non si sposterà soltanto su un tema legato alla qualità del servizio o al pricing, ma anche alla realizzazione di servizi a valore aggiunto che potranno veramente fare la differenza”.
Le fasi del progetto Telepass SAT
Il nuovo device è stato distribuito a partire dall’inizio di marzo 2023: “È una rivoluzione: i dati sono più chiari, l’interazione è più semplice. Stiamo lavorando per integrare sempre più funzionalità nell’app” afferma Malerba. “In una seconda fase daremo la possibilità ai fleet manager di modificare da remoto e intervenire sullo stato e sulla configurazione dell’apparato”.
Telepass continua inarrestabile la sua marcia verso l’evoluzione dell’integrazione logistica. “Il nostro obiettivo – dice il Chief Business Officer – è di satellizzare tutta la flotta di mezzi pesanti che attualmente è già con Telepass. Abbiamo 900.000 dispositivi che viaggiano in tutta Europa, con i quali gli autotrasportatori equipaggiano i loro mezzi. Avere una flotta completamente satellizzata consente all’intera filiera di avere accesso in tempo reale a una serie di informazioni che sono fondamentali per ottimizzare i trasporti”.
Una possibile soluzione per la logistica integrata
Un esempio è rappresentato dall’integrazione con i porti e gli interporti. “Potremmo integrarci con le autorità portuali per fornire, con un preavviso di almeno un paio d’ore, i tempi di arrivo presso determinati porti e dare tempo e modo all’azienda di preparare la documentazione. Così diminuiscono i tempi di attesa e la logistica di piazzale è gestita in modo più efficiente.
Ne trae beneficio anche l’ambiente, con una riduzione importante dell’inquinamento che verrebbe a crearsi dal tempo trascorso con i motori accesi. Possiamo inoltre lavorare con i corridoi controllati doganali in accordo con l’Agenzia delle Dogane. Ad oggi, Telepass è già certificata per fornire questo tipo di servizio. È chiaro che l’enabler fondamentale per ottenere questo risultato è arrivare, a sistema, ad un parco di veicoli circolanti equipaggiati con un dispositivo satellitare”.
Il contributo di Telepass al mondo dell’autotrasporto è di particolare rilievo in uno scenario dove c’è sempre più scarsità di autotrasportatori, con pesanti ricadute su vari settori commerciali. “L’Europa sta normando diversamente l’attività logistica con una serie di indicazioni su tempistiche e modalità di lavoro che andranno rispettate. Il nostro servizio aiuta a farlo”.
Ad oggi Telepass conta circa 350mila dispositivi satellitari in tutta Europa, con un volume di pedaggi di oltre 4 miliardi l’anno. Con il nuovo dispositivo satellitare il suo raggio d’azione si estenderà ulteriormente.