Studiare l’innovazione nella mobilità. Comincia il prossimo giugno il Master in Mobility innovation and management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Un corso executive in lingua inglese che durerà fino a marzo 2021, tra lezioni in aula e stage formativi a contatto diretto con gli esperti del settore.
“Puntiamo a fornire strumenti di conoscenza e analisi per creare figure professionali complete, capaci di sviluppare una mentalità analitica integrata sui diversi aspetti che riguardano la mobilità”, spiega Francesco Zirpoli, coordinatore del corso e direttore scientifico del Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI) del Dipartimento di Management dell’Ateneo-
Il Mobility Manager e una figura professionale che il Decreto Rilancio indica come obbligatoria per tutte le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti site in città con almeno 50 mila abitanti.
“La mobilità è un bisogno primario” afferma Zirpoli: permette di andare a lavorare, fare acquisti, gestire la propria vita sociale. La crisi che stiamo vivendo a causa della pandemia di Covid-19 è destinata a lasciare il segno anche sulle modalità e la frequenza con cui ci spostiamo, aprendo la strada ad un universo di scenari possibili.
Da un lato, i cambiamenti determinati dal diffondersi del nuovo coronavirus, tra smart working e quarantene, dovrebbero ridurre le esigenze di mobilità. “Dall’altra parte, invece, i problemi legati ad una nuova forma di socialità mettono in crisi il servizio pubblico e producono una spinta opposta, favorendo le esigenze di mobilità privata” dice Zirpoli.
Le conseguenze sono tutte da scoprire, e il Master di Ca’ Foscari aiuta a studiare e indirizzare il cambiamento attraverso una logica a 360 gradi capace di delineare un nuovo modo di muoversi più sostenibile, veloce e integrato. Secondo Zirpoli, “la mobilità evolverà rispetto all’attuale scenario in un’organizzazione polimorfica: ci saranno tecnologie che si espanderanno a livello globale, ma l’organizzazione dei servizi di mobilità sarà tarata in base alle necessità specifiche di ogni area geografica. Anche in Italia ci sono regioni con forte concentrazione urbana e ampie periferie che devono essere connesse con il centro, e altre zone completamente diverse”.
l Master è strutturato in 6 insegnamenti:
- MOBILITÀ: principi della mobilità sostenibile in chiave economica, ambientale e sociale
- GESTIONE: strategia e organizzazione dell’innovazione per il nuovo ecosistema della mobilità
- TECNOLOGIA: evoluzione del drive train, veicoli connessi e l’internet of things, guida autonoma, architetture di prodotto, mobilità last-mile, infrastrutture
- STUMENTI: analisi del comportamento del consumatore, gestione operativa dei flussi della mobilità, pianificazione urbana e regionale, strategie di brevettazione, strumenti giuridici
- OPPORTUNITÀ: dinamiche competitive del nuovo ecosistema della mobilità e strategie di business development
- ESPERIENZE: attività didattiche immersive e innovative presso imprese e istituzioni partner
“Alle 300 ore di lezione in classe, che si svolgono tutte in lingua inglese, si alternano incontri diretti con operatori attivi nell’industria della mobilità e occasioni per svolgere stage e tirocini” spiega Zirpoli. Per gli aspiranti studenti sono a disposizione numerose borse di studio fornite dall’Ateneo in collaborazione con gli sponsor del corso: un segnale inequivocabile dell’interesse crescente verso il settore, tanto dal punto di vista accademico quanto lavorativo.