Un caso di open innovation nell’editoria digitale. HarperCollins Italia, la sezione italiana del secondo più grande editore a livello internazionale, ha acquisito 20lines, il social network delle storie che permette agli utenti di condividere e leggere testi brevi. Nata a fine 2012 all’interno di H-Farm dalle idee di Alessandro Biggi, Pietro Pollichieni, Marco Pugliese e Francesco Scalambrino, 20lines conta più di 220 mila utenti registrati, oltre a 15 mila nuove storie pubblicate ogni mese.
Come startup ha raccolto capitali da United Ventures e Club Italia Investimenti e si è sviluppata a livello internazionale anche in seguito al trasferimento del team in Silicon Valley.
L’applicazione, disponibile in 7 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese e russo), è stata di recente riconosciuta da Apple tra le “Best Social Networking and Books Apps” in ben 96 Paesi.
“Sono molto felice – dichiara Paola Ronchi, direttore generale HarperCollins Italia – di aver messo a segno questa importante acquisizione che rappresenta lo strumento ideale per rafforzare la presenza digitale di HarperCollins Italia. 20lines darà voce a nuovi talenti e offrirà la possibilità di interagire direttamente tra scrittori e lettori”.
“Questa acquisizione rappresenta un passaggio naturale per 20lines e per la nostra community – afferma Alessandro Biggi, CEO di 20lines – Si tratta del coronamento di un percorso di startup ricco di sfide e soddisfazioni che ci ha portato fino in Silicon Valley e siamo convinti che un gruppo importante come HarperCollins sia ideale per sostenere la crescita del progetto anche a livello internazionale”.
Per approfondire il tema dell’open innovation, conoscerla e soprattutto capire come guidarla e trarne vantaggio, si può far riferimento all’iniziativa del Gruppo Digital360: una piattaforma che a 360° tocca tutti i temi dell’innovazione aperta.