Barack Obama, Oprah Winfrey e Lady Gaga hanno molto da insegnarci su come usare i social media in modo strategico. Sono le conclusioni a cui è giunto il Cdo Club, gruppo che riunisce i Chief Digital Officers a livello mondiale, ovvero i rappresentanti di questa professionalità emergente che è in qualche modo trasversale all’interno di un’azienda e copre vari ambiti, dal marketing alla comunicazione all’Ict. Durante il summit annuale dei Cdo nel 2013 prestigiosi speaker sono intervenuti sul tema della gestione dei social media: tra questi Teddy Goff, Digital Director delle due campagne presidenziali di Barack Obama; Harriet Seitler, Cmo e Evp di Harpo Studies di Own (il network di proprietà di Oprah Winfrey, celebre personaggio televisivo negli Usa); Laxmi Wordham, Cdo alla Michael J. Fox Foundation per la ricerca sul Parkinson; Rosemary Maggiore, ex President of Digital per Rachael Ray; e Katarina Markov, capo della Global Innovation alla Atom Factory, agenzia che rappresenta Lady Gaga, John Legend e altri artisti. Ecco le dieci dritte che è stato possibile ricavare dai loro insegnamenti in esclusiva per EconomyUp (qui il link all’infografica).
1. Sii autentico
“Oprah twitta personalmente – dice Seitler – e lo fa in modo onesto e autentico”. Autenticità e trasparenza sono valori chiave nella vita che tendono a risaltare in ambito social. Quando gli è stato chiesto perché Obama sia riuscito a battere non solo gli avversari repubblicani ma anche gli stessi democratici come Hillary Clinton, Teddy Goff ha risposto: “Autenticità”.
2. Sii semplice
Occorre essere semplice e sintetici il più possibile. Bisogna saper riassumere un argomento che interessa agli utenti in un paio di frasi se si è su Facebook o su Google Plus, o nei 140 caratteri di Twitter o anche attraverso una semplice infografica.
3. Sii divertente
Goff doveva convincere i potenziali elettori di Obama a leggere un post sulla politica fiscale, argomento di per sé poco attraente. Così il suo team ha creato un gioco sul sito che induceva gli utenti a cliccare un bottone per avere dettagli sull’argomento. Ma, per i primi secondi, ogni volta che il lettore posizionava il mouse sopra il bottone, quello “svolazzava” per tutta la pagina. In 24 ore, sostiene Goff, il blog ha avuto milioni di like e su Facebook è stato twittato 70mila volte.
4. Stabilisci la fiducia
Va a braccetto con la lezione numero uno: essere autentici. Dal momento che Oprah twitta in prima persona, dice Seitler, la sua audience “sa che si può fidare e che quello che dice è vero. Questo significa che, quando la conduttrice vuole promuovere o condividere qualcosa, il pubblico a sua volta la condivide”.
Se riesci a creare questa “fondamentale piattaforma di fiducia – prosegue Seitler – le tue parole e i tuoi consigli acquisiranno maggior peso”.
5. Assumi il controllo
Essere sui social media non significa perdere il controllo della propria immagine. Tempo fa cominciarono a circolare online rumors sul fatto che Lady Gaga stava ingrassando. Per tutta risposta l’artista postò sul suo profilo nei social network una foto in lingerie, annunciando una “rivoluzione del corpo” e invitando i fan a postare proprie foto e condividere le riflessioni sul peso corporeo. Arrivarono migliaia di immagini e di storie. La lezione? Se il buzzing in Rete sulla tua organizzazione è fuori del tuo diretto controllo, per riprendere le redini occorre una risposta intelligente, autentica e strategica.
6. Stimola la condivisione
La squadra di Goff scoprì, a un certo punto della campagna di Obama, che i follower erano molto interessati ai contenuti pubblicati, ma solo una piccola parte di essi voleva che “gli amici sapessero che erano interessati”. Ma è proprio da questo snodo che parte la viralità in Rete. Quindi chiunque si occupi di strategie per i social media deve chiedersi: quanti e quali sono gli argomenti che i miei utenti non soltanto individuano come preferiti ma desiderano far conoscere alla loro comunità di riferimento (e quindi sono pronti a condividere)?
7. Acquisisci la proprietà dei dati, della piattaforma e dell’audience
I dati raccolti su quello che i clienti/utenti fanno, condividono e acquistano sono in grado di potenziare enormemente il marketing, il customer service e altre attività commerciali. Ma per poterlo fare occorre possedere questi dati. “Aziende come Facebook e Twitter – spiega Katarina Markov – sono ancora degli intermediari perché possiedono i dati”. Così la sua agenzia ha creato un social network personale di Lady Gaga chiamato LittleMonsters.com: adesso tutti i dati generati dalle conversazioni social sono mantenuti in-house. Questo contribuisce ad instaurare una relazione più diretta tra Gaga e i fan ma soprattutto a incentivare il business di vendita di musica, profumi, vestiti, biglietti per spettacoli e altro.
8. Personalizza le informazioni
Durante la campagna presidenziale di Obama, Goff inviò email a ex donors per informarli con precisione quanti dollari avrebbero dovuto nuovamente donare per ottenere uno speciale benefit. È importante poter contattare le persone con messaggi personalizzati e su misura. E se non è possibile essere così precisi come è stato il team di Goff, è comunque utile citare qualcosa di personale, e di particolare valore, per ogni singolo utente.
9. Facile e veloce
Le persone ricercano la massima velocità e semplicità: questo, in ambiente social, significa meno formulari e meno click. Goff ha reso le donazioni per Obama estremamente semplici creando un sito di safe-payment. Dopo che il donatore aveva inserito le sue informazioni, il team inviava email di sollecito con la scritta “Premi qui per donare”. Se l’utente cliccava su quel bottone, la donazione veniva presa in carico in modo automatico e sicuro prelevando il denaro dalla carta di credito dell’utente.
10. Non essere tiepido
Sul web le persone vogliono leggere contenuti impegnativi, interessanti e certamente anche divertenti. Vogliono “roba buona”. Serve un gran lavoro in termini di impegno e di tempo, ma è essenziale: non si può essere timidi, poco attraenti o banali. Occorre essere efficaci e stimolanti.