Sopravvivere a Londra, centro della finanza internazionale e del fintech europeo, è il primo passo verso l’internazionalizzazione? Lo chiediamo a Stefano Tresca, avvocato con oltre 15 anni di esperienza nelle startup e mentor di acceleratori inglesi di rilievo, come Level39 e Virgin Startup.
Tresca spiega a EconomyUp quali sono i primi passi da compiere nella capitale inglese e quali gli errori da evitare per potersi affermare come giovane imprenditore su una piazza internazionale.
Londra – spiega il mentor da Level39, il più importante incubatore fintech europeo – è un ecosistema a tutti gli effetti che vanta un link diretto e privilegiato con gli Stati Uniti. Per affermarsi è necessario essere i più bravi e saper apprendere dai più bravi quando li si incontra. Non come fanno alcuni italiani, che tendono a sopravvalutarsi.
Scegliere l’incubatore più adatto al proprio tipo di business («per esempio Level39 è forte nella finanza, Virgin Startup per il mondo social e The Bakery per l’ecommerce») è una mossa che può aiutare molto, Ma soprattutto, sottolinea Tresca, è necessario respirare il clima internazionale della città, conoscere più persone possibile, allargare il proprio network e ricordarsi che «Londra ha regole uniche».