Produzione industriale, fa ben sperare il rimbalzo d’inizio anno

Per il senior economist del servizio studi di Intesa Sanpaolo, sono incoraggianti i primi dati sulla produzione industriale nel nostro Paese, che è rimbalzata oltre le previsioni dell’1% m/m. Siamo vicini ai massimi da quasi due anni e mezzo

Pubblicato il 10 Mar 2014

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In Italia, la produzione industriale è rimbalzata oltre le previsioni a gennaio, dell’1% m/m dopo il calo di -0,8% m/m (rivisto al rialzo di un decimo) registrato a dicembre. Per trovare un incremento mensile più accentuato bisogna risalire all’agosto del 2011. Rispetto ad un anno prima, l’output torna in calo di -1,7% in termini grezzi, ma viceversa balza in territorio positivo (a +1,4% da -0,7% a/a) se corretto per i giorni lavorativi (uno in meno rispetto a gennaio dell’anno scorso). Siamo vicini ai massimi da quasi due anni e mezzo.

Occorre sempre ricordare che l’output resta in calo di oltre il 24% rispetto al picco pre-crisi (registrato nell’agosto del 2007). Tuttavia, il punto di minimo del ciclo è stato toccato lo scorso mese di agosto e da allora sembra avviata una fase espansiva per l’attività produttiva nell’industria. Il dettaglio per gruppi di prodotti è ancora più confortante dell’indice sintetico in quanto mostra un forte balzo della produzione nei comparti dei beni strumentali (+3,9% m/m) e dei beni di consumo (+2,4% m/m); più modesto l’aumento per i beni intermedi (+0,4% m/m), mentre l’unico macro – settore che subisce una flessione è quello dell’energia (-2,6% m/m, dovuto probabilmente alle temperature medie ben più alte della media stagionale); dunque al netto dell’energia (condizionata da fattori climatici) il dato sarebbe stato ancor più brillante.

Per quanto concerne il dettaglio per comparto di attività economica, spicca, nel mese, il deciso incremento registrato dall’industria tessile e dalla meccanica (+5,7% e +4,2% m/m rispettivamente); si nota un calo rilevante solo per l’attività estrattiva, la fornitura di energia, le apparecchiature elettriche e il farmaceutico. Su base annua, i settori che mostrano gli aumenti più significativi sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+12% a/a), il comparto metallurgico (+9,6% a/a) e la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+5,9% a/a). Gli unici comparti che restano in “profondo rosso” rispetto allo stesso mese dell’anno scorso sono, oltre all’attività estrattiva, la fabbricazione di computer e prodotti elettronici, la fornitura di energia, e, nonostante il rimbalzo del mese, la fabbricazione di apparecchiature elettriche e di macchinari/attrezzature.

In sintesi, il dato corregge la flessione di dicembre e lascia la produzione in rotta per un aumento di 0,6% t/t nel 1° trimestre del 2014, in rallentamento solo lieve rispetto allo 0,9% t/t registrato nel 4° trimestre 2013. Anche ipotizzando un possibile storno a febbraio, ciò è coerente con la nostra previsione di un PIL in crescita di uno-due decimi nei primi tre mesi dell’anno e di 0,5% per l’intero 2014.

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