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Premio Ferrari, il buono e il bello dell’Italia che piace all’estero

Le Cantine produttrici del Trento Doc spumante ufficiale di Expo2015 hanno assegnato per l’ottavo anno i riconoscimenti per il titolo, la copertina dell’anno e per l’Arte di Vivere Italiana dedicato alla stampa estera. Vince il periodico svedese Plaza Uomo con un servizio sulla sartoria napoletana

Pubblicato il 19 Giu 2015

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Matteo Lunelli, Camilla Lunelli, Monica Maggioni e Andrea Illy al Premio Ferrari 2015

Fa un certo effetto ascoltare Matteo Lunelli che racconta l’interesse con cui il Ministero degli Esteri ha accolto la rassegna stampa internazionale sull’arte di vivere italiana raccolta per il Premio Ferrari. Perché viene spontaneo chiedersi: non c’è nessuno che la faccia già tra Enti, Consorzi, Camere, Sottoenti e Controllati? Evidentemente no, se lo stesso Ministero ha pensato bene di distribuirla nelle ambasciate italiane. Per segnalare chi nel mondo, nonostante tutto, scrive bene dell’Italia e dei suo talenti creativi, artigianali e manifatturieri.

Matteo Lunelli, che delle Cantine Ferrari è presidente, può quindi considerarsi soddisfatto del lavoro svolto: quelle della sua azienda, TrentoDoc, sono le bollicine ufficiali di Expo2015 e gli stand di Rho-Fiera hanno ospitata l’ottava edizione del premio Ferrari “Titolo dell’Anno”, che viene attribuito da un’altisonante giuria di cui è difficile ricordare tutti i nomi, da Lella Costa a Roberto Saviano, da Oliviero Toscani a Clemente Mimun. Quest’anno è stato scelto il titolo “Il coppolone”, apparso sulla prima pagina del quotidiano romano Il Tempo il 3 dicembre 2014. Motivazione: l’unica parola, coppolone, che evoca il cupolone, simbolo di Roma, e l’immagine, una coppola per l’appunto, rendono immediatamente l’idea di uno scandalo tra i più devastanti nell’ultima cronaca italiana e i cui effetti sono tutt’altro che conclusi”. Incoronato, per “La Copertina dell’Anno”, Monsieur, il mensile edito da Swan Group, ora rinominato Arbiter, che nel maggio 2014 ha proposto un’articolata riflessione sul presente e il futuro della cucina italiana con un ritratto dello chef Massimo Bottura rivisitato in stile Arcimboldo e accompagnato dallo strillo “Dietro la maschera del food”. Cosa vincono? 1.000 bottiglie di Ferrari Brut.

Stessa dotazione alcolica per il magazine svedese Plaza Uomo, che si è aggiudicato con un ampio servizio sulla sartoria napoletana il Premio Ferrari “Arte di Vivere Italiana – Articolo dell’Anno”, dedicato alla stampa estera che abbia valorizzato il bello, il buono e il ben fatto del nostro paese. Se n’è parlato in occasione della cerimonia di consegna in un veloce talk, condotto da Monica Maggioni, con Andrea Illy e Oscar Farinetti, ospite di rigore visto che si era in casa Eataly. Sempre seducente il patron del nuovo fastgood globale, anche se ormai ripetitivo nelle sue argomentazioni sulla varietà culturale italiana, con numeri che ondeggiano. Ma dopo qualche calice di brut è comprensibile…

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