“Una penna d’arte, così come un orologio o un quadro, non passerà mai di moda. Non sarà mai obsoleta, qualsiasi cosa accada, qualunque tecnologia provi a soppiantare la funzione concreta: la penna, così come gli orologi o come i quadri non sarà mai superata dal tempo”.
A parlare così è Giuseppe Aquila, Ceo di Montegrappa, la casa italiana delle penne di superlusso. Sorridente e cordiale, Aquila prova a spiegare non solo il senso della scelta, nel 2016, di produrre penne invece che tastiere e monitor, ma l’importanza culturale di fare penne belle, importanti, costose.
“Una penna Montegrappa difficilmente sarà usata per prendere appunti. Molto probabilmente sarà un regalo prezioso e importante, un oggetto con un forte valore simbolico e storico, da conservare e amare, più che da usare”. L’occasione per incontrare il Ceo di quella che è oggi più importante casa italiana di penne di lusso è fornita dall’apertura della nuova boutique Montegrappa in via Borgospesso a Milano, in pieno triangolo della moda.
Il nuovo punto vendita segna, una volta di più, la strada del rilancio del grande marchio del lusso italiano che punta deciso ai mercati mediorientali e asiatici, che oggi costituiscono al fetta principale del mercato del marchio: “Si tratta dei mercati in più forte espansione e crescita, quelli che ad oggi risultano di elezione per il lusso, persino di più della Russia, in affanno a motivo dell’embargo, e ovviamente di quello americano ed europeo prostrati dalla crisi degli ultimi anni”.
La fiducia nella resilienza e nella coriaceità del settore delle penne e del lusso, ancora, nonostante la crisi e nonostante la tecnologia, ha portata la famiglia Aquila a ricomprare, nel 2010, il marchio Montegrappa che era stato venduto poco prima a Richmond (casa madre tra le altre, del marchio concorrente Mont Blanc).
“Quando abbiamo ripreso il marchio – conferma Aquila – non solo volevamo rilanciarlo e restituirgli lustro, ma anche farne qualcosa di nuovo, che ben si conciliasse con il suo essere antico e solido, sicuri che usare carta inchiostri penne e pennini nulla tolga all’innovazione. E infatti così abbiamo fatto, abbiamo innovato: con una nuova fusione di forme, una contaminazione che è anche il linguaggio odierno del design, ampliando la produzione ad altri accessori, oltre alle penne, come le cravatte, le borse la pelletteria, i profumi”.
Un marchio, Montegrappa, che vecchio di più di un secolo, si prepara a vivere una secondo giovinezza e che non teme di guardare al futuro con strategie mirate e precise: “Dopo aver consolidato la nostra posizione come primo produttore di penne di lusso – continua Aquila – ci siamo dedicati a penne che commemorassero eventi, monumenti storici, geni creativi e personalità internazionali, come Sophia Loren, Muhammad Ali, Frank Sinatra, la Coppa America, la città di St Moritz, il Teatro La Fenice di Venezia, la leggenda di Formula Uno Ayrton Senna…”.
L’ultima serie di penne commemorative, in termini di tempo, è quella dedicata a Ernest Hemingway: “Hemingway fu una personalità tanto complessa che una penna sola non sarebbe bastata: abbiamo pensato a un progetto articolato – spiegano da Montegrappa – che, come un romanzo, comprende quattro capitoli: Soldier (Soldato), Writer (Scrittore), Fisherman (Pescatore), Traveller (Viaggiatore). Ogni capitolo racconta un aspetto particolare della vita di Ernest Hemingway, con una penna dedicata, un design proprio, una personalità distinta”.
La prima penna della collezione, Soldier, uscirà nel mese di aprile 2016 e celebra il periodo trascorso dal premio Nobel americano a Bassano del Grappa (casa madre di Montegrappa) durante la Prima Guerra Mondiale. La collezione di strumenti da scrittura Ernest Hemingway sarà prodotta in edizione limitata, stilografica, roller e penna a sfera, ciascuna disponibile in 100 pezzi con finiture in argento sterling, per un totale di 300 pezzi a cui si sommeranno 10 esemplari di ciascuna penna in Oro 18k massiccio.
Il legame con gli appassionati non si è allentato con l’avvento delle tecnologie, anzi. Negli ultimi anni Montegrappa ha introdotto nuovi modelli che sono un esempio perfetto di fusione tra innovazione e tradizione. La più grande sfida per Montegrappa è pensare proprio alle nuove generazioni. Per questo la ricerca stilistica si è orientata verso una nuova fusione di forme, una contaminazione che è anche il linguaggio odierno del design. È un cambiamento consapevole di direzione in linea con i tempi che cambiano.