FASHION

In Toscana alle origini del jeans italiano

Nacque nel 1949, vicino Firenze, Sevenbell, che gestisce il marchio Roy Roger’s. Oggi è guidata dagli eredi del fondatore. Che producono tutto nel territorio regionale. E adesso puntano all’apertura di negozi monomarca nel mondo.

Pubblicato il 11 Giu 2013

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Da sinistra, Nicolò e Guido Biondi, eredi del fondatore di Sevenbell, prima azienda italiana a produrre jeans.

Quando è nato il primo jeans italiano? Nel 1949 a Campi Bisenzio, Firenze. Il creatore del primo pantalone in cotone “da lavoro” risponde al nome di Francesco Bacci il quale fondò Sevenbell – che gestisce il marchio Roy Roger’s – guidata oggi dagli eredi: Patrizia Biondi, presidente, Niccolò Biondi, ad e da Guido Biondi, direttore creativo. L’azienda, nonostante la crisi, lavora molto, tanto che nel 2012 ha chiuso l’anno con un fatturato di 24 milioni di euro e per il 2013 punta a un’ulteriore crescita grazie alla strategia di retail che vedrà l’apertura di 8 monomarca nel mondo entro il 2014. “Produciamo internamente e in alcuni laboratori del territorio toscano.

Il Gruppo oggi conta su un indotto di 200 addetti. La nostra è sempre stata e rimarrà una produzione Made in Italy. Ne sono una testimonianza la qualità dei tessuti utilizzati, le fasi dei processi produttivi che vedono anche momenti di interventi manuali, e uno stile orientato alla ricerca e l’innovazione” spiega l’ad Guido Biondi. A proposito del modo in cui il jeans viene percepito oggi dai consumatori, Biondi dice: “Il jeans, nato come indumento da lavoro, è diventato nel tempo un must per tutti. Un capo casual adatto a ogni occasione, che cambia nel tempo modelli, tessuti, lavaggi ed applicazioni, mantenendo sempre la propria originalità. I modelli si adattano a ogni età e conformazione fisica e ognuno trova quello che più risalta la propria figura”.

L’azienda, nella collezione a/i 2013-2014 propone per l’uomo e la donna la nuova collezione Roy Roger’s Rugged – anima vintage del brand – che si ispira al mondo dei college americani degli anni ‘50; la linea Easy Care, una capsule i cui pantaloni sono realizzati in un particolare cotone poliestere che non si deve stirare, un materiale recuperato dagli archivi del brand ma assolutamente attuale. Una linea che si ispira ai reduci del Vietnam con denim e gabardine dalle linee morbide, arricchiti da salopette mimetiche e cartellini che riproducono una cartolina scritta da un soldato americano alla famiglia durante la guerra. E, infine, Tuscan Wool by Roy Roger’s, una caspule collection di capi realizzati in pura lana 100%, Made in Tuscany. Perchè è dalle regioni che si costruisce il made in Italy.

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