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Freddy, la moda innovativa che investe in tecnologia

Dalla funzione Dry In Wet Out, applicata a prodotti per l’attività sportiva per facilitare l’evaporazione del sudore, alla recente WR.UP che assicura la funzione modellante dei jeans: l’azienda fondata da Carlo Freddi reinveste in tecnologia il 5% di un fatturato in continua crescita. “Solo così si sopravvive alla crisi”

Pubblicato il 17 Dic 2013

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Carlo Freddi

È nata nel 1976, specializzandosi in produzione e vendita di scarpe per la danza classica e per la ginnastica ritmica sull’onda della moda dell’aerobica, lanciata in quegli anni in tutto il mondo da Jane Fonda. E pochi anni dopo ha cambiato nome, diventando “Freddy” e iniziando l’ascesa verso il successo. Ora, dopo quasi quarant’anni di attività, l’azienda fondata da Carlo Freddi è un impero presente in 3mila negozi di tutto il mondo, dall’Italia alla Russia, dalla Francia alla Grecia, dalla Germania all’Australia, dagli Usa alla Corea. E grazie al successo ottenuto negli anni, nel 2006, Freddy ha inaugurato il proprio Concept Store nel centro di Verona, cui sono seguiti i Flagship Store di Milano, Roma, Washington, Mosca, Seul e Atene.

Una storia, quella dell’azienda ligure, che mostra la capacità di trasformare in successo l’innovazione: dalla tecnologia “Dry In Wet Out”, applicata a prodotti disegnati e studiati per l’attività sportiva per facilitare l’evaporazione del sudore, per arrivare alla recentissima “WR.UP” che costituisce la funzione “modellante” dei jeans Freddy, l’obiettivo è sempre stato quello di evolversi, tanto che, spiega il fondatore e presidente, Carlo Freddi, a Economyup.it, “reinvestiamo in tecnologia oltre il 5% del fatturato (che nel 2012 è stato superiore ai 50 milioni di euro, con un incremento previsto del 10% nel 2013. Perché – sottolinea – a costo di sbagliare bisogna sempre essere originali, innovare, avere nuove idee e dar vita a prodotti e progetti singolari”.

Solo così, anche durante i momenti di crisi, si riesce non solo a sopravvivere ma addirittura a prosperare: “Dai periodi bui – spiega Freddi – si esce investendo in stile, innovazione e tecnologia. Noi, ad esempio, abbiamo lanciato a ottobre il nostro nuovo progetto WR.UP Denim, ulteriore evoluzione del pantalone a effetto shaping. Si tratta di un new jeans realizzato con un innovativo tessuto bielastico jersey-elastam che permette al pantalone di avere lo stesso aspetto del jeans, ma mantenendo una vestibilità tipica del jersey che è impareggiabilmente confortevole. Un progetto che per noi ha rappresentato una sfida, che siamo riusciti a vincere”.

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