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Export, 40 miliardi in un mese: il record del made in Italy

Non era mai successo: le esportazioni hanno registrato a luglio un +6,3%, sesto aumento consecutivo nel 2015. I settori trainanti macchine e apparecchi (che vale 7,67 miliardi), tessile e abbigliamento (5,40 miliardi), prodotti in metallo (4,44 miliardi), mezzi di trasporto (4,25 miliardi) e alimentari (2,78 miliardi)

Pubblicato il 18 Set 2015

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Più di quaranta miliardi di euro di valore, per la precisione 41,06: un record storico, quello dell’export del made in Italy nel mese di luglio, con un +6,3% – sesto aumento consecutivo nel 2015 – sul mese precedente. Un risultato che è ancor più positivo considerando che i due maggiori mercati di sbocco della nostra produzione, Francia e Germania, hanno fatto rilevare performance appena accettabili (poco più di due punti percentuali di aumento), mentre su quello russo, altro Paese dove fino a poco tempo fa le nostre esportazioni cavalcavano, ha ampiamente frenato a causa della crisi interna (35 punti in meno nel mese, e un -91% nel settore auto).

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A trainare la crescita dell’esportazione del made in Italy sono invece gli Stati Uniti che, con un +22,9% mensile grazie anche all’effetto cambio, hanno portato il mercato americano a valere il 9% di tutto il nostro export, contro il 7,5% dello scorso anno. E nonostante i timori sull’economia cinese abbiano creato per diversi giorni maremoti nelle Borse mondiali, Pechino resta un altro protagonista del successo del made in Italy, con un aumento del 3,8%.

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E positivi sono anche i dati delle esportazioni in Turchia, Medio Oriente e India. Per quanto riguarda invece l’Europa, se Francia e Germania deludono, hanno fatto registrare risultati decisamente migliori Belgio (soprattutto per la vendita di farmaci) e Spagna.

In generale, il made in Italy è trainato soprattutto dai settori macchine e apparecchi (che vale 7,67 miliardi), tessile e abbigliamento (5,40 miliardi), prodotti in metallo (4,44 miliardi), mezzi di trasporto (4,25 miliardi) e alimentari (2,78 miliardi).

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