Il signor Brunello, come lo chiamano tutti a Solomeo, provincia di Perugia, è soddisfatto e positivo. E non dipende solo dal suo approccio filosofico al business.
Ci sono anche i numeri. In Borsa la Cucinelli continua a crescere con regolarità: non c’è stata solo la fiammata del collocamento in un listino povero di matricole. Buone notizie anche dalle vendite. Anche i risultati economici confermano la bontà della sua visione del lavoro dell’imprenditore e dell’ azienda: il profitto etico. Che cosa significa? Lui lo spiega semplicemente così: «Pensare prima all’azienda, poi a Brunello, quindi a chi ci lavora e alle loro retribuzioni, poi alla società».
Brunello Cucinelli è senza dubbi un campione del made in Italy, quello che riesce a tenere e svilupparsi grazie al binomio stile e qualità. Il suo è un modello possibile di crescita per tutto il tessuto economico nazionale. In questa intervista esclusiva a Economyup.it l’imprenditore umbro invita però a comprendere che il mondo è cambiato e che bisogna concentrarsi in ciò in cui l’Italia è speciale.