Il trasferimento tecnologico a supporto della ricerca scientifica. Con l’obiettivo di promuovere e valorizzare idee e risultati che provengono dai laboratori universitari e che, grazie a un percorso di accelerazione imprenditoriale, possono diventare un’impresa. È questo lo spirito che ha animato la sesta edizione del Congresso del Gruppo Nazionale di Bioingegneria al Politecnico di Milano, che si è concluso con l’assegnazione di tre riconoscimenti, più una menzione, del premio Switch2Product – GNB2018 “Innovation in Bioengeneering”.
Trasferimento tecnologico, i vincitori del premio Switch2Product
Un gel per coltivare in laboratorio i batteri per fare ricerca (Bac3Gel), un dispositivo antropomorfico prensile per la chirurgia laparoscopica mini-invasiva (MUSHA) e un dispositivo per consentire a pazienti disabili o anziani di attivare interruttori a distanza tramite controllo vocale (UBSD). Sono questi i tre progetti che si sono aggiudicati il premio che mira a valorizzare i migliori progetti di innovazione nel settore. Si tratta di un premio curato dal Technology Transfer Office (TTO) del Politecnico di Milano e da PoliHub, l’Innovation District & Startup Accelerator gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano. Mentre una menzione speciale per la migliore idea di divulgazione scientifica proposta da studenti, è andato a Cardioflip, un gioco per bambini che ha lo scopo di educare a una maggiore conoscenza del sistema cardiovascolare.
Lo scorso 26 giugno, di fronte a una giuria composta da esperti di trasferimento tecnologico, investitori e aziende del settore, si sono confrontati i dieci finalisti del concorso. Il comitato ha poi selezionato i 3 vincitori che saranno supportati dal TTO del Politecnico di Milano e da PoliHub per valutare le loro potenzialità imprenditoriali e di brevettabilità. Ecco i progetti descritti più nel dettaglio.
Trasferimento tecnologico, la descrizione delle idee vincitrici
Bac3Gel (a Universal 3D Bacterial Matrix) è un gel che serve per coltivare i batteri in laboratorio. Il gel permette di imitare la matrice extracellulare presente nel tessuto vivente e di fare quindi ricerca in modo più realistico rispetto al passato.
MUSHA (A Multifunctional Smart HAnd for laparoscopic surgery) è un sistema per la chirurgia mininvasiva che consente, attraverso una guida inserita nel corpo del paziente, di eseguire interventi chirurgici complessi restituendo al chirurgo una sensazione riguardo alla consistenza dei tessuti umani su cui si sta intervenendo. È in grado di sostituire la mano del chirurgo restituendogli la stessa destrezza e capacità sensoriale.
UBSD (Universal Button Switching Device with voice control) è un dispositivo, dedicato ai pazienti disabili o anziani, che permette di attivare a distanza, tramite controllo vocale, ogni tipo di interruttore, anche analogico. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di giovani ricercatori e studenti della laurea in ingegneria biomedica di Politecnico di Milano.
Il premio speciale per la migliore idea scientifica divulgativa è andato a CARDIOFLIP, un sistema ludico-dimostrativo sul sistema circolatorio e in particolare sulla fisiologia del cuore e dei vasi sanguigni. A vincerlo due studenti, Andrea Rotella e Raffaele Spiezia, della laurea triennale del Politenico di Milano. L’idea avrà il supporto dell’ufficio di Trasferimento Tecnologico per i contatti con le aziende e l’eventuale brevettazione del progetto.