EconomyUp ha lanciato un sondaggio-bilancio del 2014 sulle nuove imprese e sull’innovazione in Italia coinvolgendo un panel di esperti e opinion leader (in basso la lista dei partecipanti). Abbiamo posto ai nostri “giurati” cinque domande:
►Qual è la startup dell’anno? (Tre risposte in ordine di importanza)
►Qual è l’exit dell’anno? (Tre risposte in ordine di importanza)
►Qual è la buona notizia dell’anno?
►Qual è il bluff dell’anno?
►Qual è il personaggio dell’anno, ovvero la figura che più si è distinta sul fronte dell’innovazione e dell’imprenditoria?
Ecco chi sono i personaggi dell’anno…
Samantha Cristoforetti che guarda l’Italia dallo spazio e Silvano Spinelli che (però a fine 2013) è stato protagonista di una delle più importanti storie di successo della nuova imprenditoria italiana, con l’exit da quasi mezzo miliardo di dollari della sua Eos.
Sono loro i due personaggi simbolo dell’innovazione italiana nell’anno che si è appena chiuso, secondo il panel di protagonisti del nostro ecosistema interpellato da EconomyUp.
«Riassume scienza, tecnologia, coraggio, motivazione, passione», questa una delle motivazioni con cui AstroSamantha è stata scelta tra i volti simbolo del nostro Paese. L’astronauta di 37 anni, la prima donna italiana (e terza europea) ad andare nello spazio, racconta via Twitter com’è la nostra Terra vista dallo spazio, e ha fatto commuovere anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ma la missione di Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale è molto più di un account Twitter: Samantha conduce esperimenti di fisiologia umana (dall’Università di Ferrara), analisi biologiche (wearable monitoring studiato dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus) e porta avanti la stampa di oggetti 3D in assenza di peso, progettata dalle aziende italiane Altran e Thales Alesia Space. Insomma, lassù Samantha Cristoforetti è una bandiera del made in Italy.
Anche Silvano Spinelli è una di quelle nostre eccellenze in grado di andare molto lontano. La vendita della sua Eos, con il suo farmaco oncologico Lucitinab comprato dall’americana Clovis Oncology per oltre 450 milioni di dollari, è avvenuta a novembre del 2013, ma è una di quelle exit che «rendono irrilevanti tutte le altre». E così, a oltre un anno di distanza, il chimico Silvano Spinelli rimane un simbolo da indicare, non solo per il mondo biotech, ma per tutto il Paese. E la sua lezione per il 2014, come aveva raccontato ad EconomyUp, è «puntare sulle persone prima che sulle idee, e sviluppare da subito una cultura del management». Ripartendo da nuove startup, per avere, in futuro, un’altra Eos.
Con Cristoforetti e Spinelli, c’è una galassia di nomi e storie che hanno rappresentato la faccia positiva dell’Italia nel 2014. Protagonisti dell’ecosistema come Riccardo Donadon (il fondatore di H-Farm e presidente di Italia Startup), Stefano Quintarelli (presidente del comitato d’indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale), Stefano Firpo (capo della segreteria del Ministero per lo sviluppo economico, molto impegnato sul fronte delle startup), e anche l’olandese Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda digitale nella Commissione Barroso e ora inviato speciale dell’Olanda per le startup.
Accanto a questi innovatori istituzionali, poi ci sono diversi imprenditori, di estrazioni molto diverse, che vanno dal fondatore di Yoox Federico Marchetti a Franco Petrucci, il fondatore di Decisyon, l’azienda che ha ottenuto un finanziamento da 22 milioni di dollari. Poi c’è la famiglia Cogliati di Lomagna (Lecco), i fondatori di Elemaster Group, azienda elettronica, protagonista di un percorso di «scouting e valorizzazione di startup di prodotto, un modello di open innovation». E infine, tra gli imprenditori c’è il 72enne Giorgio Vanelo, che nonostante abbia avuto la sua azienda di marmo distrutta dall’alluvione di Carrara, si è reso protagonista di una battaglia per la tutela del territorio.
Tra i personaggi dellì’innovazione italiana ci sono poi due ricercatori, Alberto Ferrari dell’università di Bologna che ha inventato un sistema di monitoraggio e assistenza che permette ai malati di Parkinson di muoversi, vincitore (con Silvano Spinelli) del Wired Innovation Award, e Luigi Naldini dell’Ospedale San Raffaele, fondatore con Pierluigi Paracchi e Bernhard Gentner di Genenta Science, startup biotech che studia protocolli terapeutici innovativi per la cura dei tumori.
Rimangono da menzionare il team di Matera2019, che ha trasformato l’unico capoluogo di provincia italiano non toccato dalle Ferrovie dello Stato nella capitale europea della cultura per il 2019, e Papa Francesco, l’innovatore più feroce nel mondo più resistente che ci sia all’innovazione.
Hanno partecipato al sondaggio:Anna Amati (vicepresidente di Meta Group e coordinatrice responsabile del Global Entrepreneurship Congress 2015 a Milano), Emil Abirascid (giornalista, fondatore di Startupbusiness), Federico Barilli (segretario generale di Italia Startup), Marco Bicocchi Pichi (business angel e consigliere di Italia Startup con delega all’internazionalizzazione), Luigi Capello (ceo di LVenture Group e fondatore di Luiss Enlabs), Gianmarco Carnovale (presidente di Roma Startup), Ermanno Cece (blogger, fondatore di FinSMEs), Davide Dattoli (co-fondatore di Talent Garden), Andrea Di Camillo (managing director di P101), Enrico Gasperini (fondatore e ceo di Digital Magics), Massimiliano Magrini (co-fondatore e managing partner di United Ventures), Salvo Mizzi (amministratore delegato di Tim Ventures), Alberto Onetti (presidente della Fondazione Mind the Bridge e coordinatore di Startup Europe Partnership), Pierluigi Paracchi (partner di Medixea Capital, presidente e ceo di Genenta Science), Massimo Russo (direttore di Wired Italia), Fabrizio Sammarco (amministratore delegato di ItaliaCamp), Chiara Spinelli (esperta di crowdfunding e digital champion).