Le barche a vela in 3D vincono il “premio dei premi” delle startup italiane, seguite dalle batterie a ricarica immediata, dalla crema per cicatrizzare le ulcere ricavata dalle cipolle di Tropea e da una soluzione per la cybersecurity. Ma diverse altre giovani società hanno ottenuto riconoscimenti e menzioni. E’ avvenuto al termine di quarantott’ore di presentazione e pitch, quando sono stati nominati i vincitori della XV edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition italiana, ospitata quest’anno dall’Università Federico II di Napoli, con la main partnership di Ferrovie dello Stato Italiane.
Premio Nazionale per l’innovazione 2017, Napoli ospiterà la competizione di business plan
Il PNI – a cui concorrono i migliori progetti d’impresa innovativa vincitori delle 17 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono 46 università e incubatori associati, oltre a numerose istituzioni – ha visto quest’anno la partecipazione di 2.768 neoimprenditori, per un totale di 1.031 idee d’impresa e 531 business plan presentati. I vincitori sono stati selezionati tra le 65 startup finaliste da una qualificata giuria composta da 28 esponenti del mondo dell’impresa, della ricerca universitaria e del venture capital, sulla base di criteri come originalità dell’idea imprenditoriale, realizzabilità tecnica, interesse per gli investitori, adeguatezza delle competenze del team, attrattività per il mercato.
Il montepremi complessivamente erogato è pari a 1,6 milioni di euro: oltre 600.000 euro in denaro e circa 1 milione in servizi, offerti dagli atenei e dagli incubatori soci di PNICube. E per la prima volta, oltre ai 4 premi settoriali, dell’ammontare di 25mila euro ciascuno, per il vincitore assoluto un ulteriore riconoscimento di 25mila euro da reinvestire nelle proprie attività hi-tech, messo in palio da FS Italiane. Un segnale estremamente positivo questo, a testimonianza della crescente apertura delle corporate all’open innovation.
“La provenienza sempre più diffusa e omogenea dei progetti che si candidano al PNI testimonia quanto il nostro ecosistema accademico dell’innovazione e dell’imprenditorialità abbia raggiunto una qualità elevata su tutto il territorio nazionale” commenta Giovanni Perrone, presidente di PNICube. “Guardiamo all’edizione 2018, che si svolgerà a Verona, con grande fiducia”.
CHI SONO I VINCITORI
Premio FS Italiane INDUSTRIAL (produzione industriale innovativa) e VINCITORE ASSOLUTO PNI 2017: OCORE (StartCup Sicilia). L’azienda intende rivoluzionare l’industria manifatturiera attraverso la produzione additiva (stampa 3D) e la tecnologia robotica, utilizzando materiali compositi polimerici avanzati. Incentrata sul mercato delle plastiche rinforzate con fibre di carbonio e vetro ad alte prestazioni e sull’integrazione dei processi di produzione digitale, l’innovazione di OCORE permette di realizzare componenti di grandi dimensioni e consente di semplificare i processi produttivi, ridurre i costi di produzione e il time to market dei prodotti. “Oggi si sta lavorando alla costruzione della prima barca a vela completamente prodotta in 3D printing – dice orgoglioso Francesco Belvisi, co-founder – che nel 2019 parteciperà ad una regata transoceanica, la Mini Transat”.
Premio Iren CLEANTECH & ENERGY (miglioramento della sostenibilità ambientale): Bettery (StartCup Emilia Romagna). La società ha sviluppato e brevettato NESSOX, la batteria liquida più leggera, con una durata 5 volte superiore a quella delle migliori batterie commerciali grazie all’utilizzo di elementi leggeri, litio e ossigeno. Una batteria che permette, inoltre, una ricarica immediata, attraverso la sostituzione del liquido interno come in un rifornimento di carburante. “NESSOX porta a un cambio radicale di paradigma – ha commentato Francesca Soavi, CEO e co-founder – Il nostro primo obiettivo è quello di inserirci come sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili nel settore delle batterie, per il quale si prevede per il 2015 un mercato di 18 miliardi di euro in Europa”.
Premio Clinic Center LIFE SCIENCES (miglioramento della salute delle persone): RY Goldzip (StartCup Calabria). Il team è arrivato alla formulazione di una crema, che contiene principi attivi tratti dalle Cipolle Rosse di Tropea IGP Calabria, che consente di ridurre notevolmente il tempo di cicatrizzazione delle ulcere, senza richiedere applicazione di antibiotici o antinfiammatori. “I successi più importanti registrati durante lo studio – ha commentato la ricercatrice Francesca Aiello – sono stati la facilità di uso, in particolar modo negli anziani in politerapia, e l’alta aderenza al trattamento grazie all’azione antidolorifica e antipruriginosa della crema”.
Premio PwC Italia ICT (tecnologie dell’informazione e dei nuovi media): Ermes Cyber Security (StartCup Piemonte Valle d’Aosta). Partendo dall’emergenza internazionale degli attacchi informatici aziendali, la startup ha ideato una soluzione in grado di bloccare completamente la perdita di informazioni causata dai “web tracker” e di assicurare una protezione totale di ogni singolo dispositivo, grazie ad algoritmi brevettati basati su machine learning, big data e intelligenza artificiale. “Solo nel 2016, attacchi di questo tipo globalmente hanno provocato oltre 10 miliardi di danni – ha dichiarato il capo progetto e CEO Hassan Metwalley – Grazie ad Ermes ogni dipendente può essere protetto a 360 gradi”.
Il PNI 2017 ha visto inoltre l’assegnazione di due Menzioni e di diversi Premi Speciali: Menzione speciale “Social Innovation” – Global Social Venture Competition: per il miglior progetto di “Innovazione Sociale”, definita in base ai relativi criteri espressi dalla normativa per le Startup Innovative. Vince IF’s ICT for Families (StartCup Veneto), che ottiene l’ammissione diretta alla fase finale della Global Social Venture Competition, organizzata in collaborazione con Startup Initiative.
Menzione speciale “Pari Opportunità” – MIP Politecnico di Milano istituita con l’obiettivo di favorire l’imprenditorialità femminile: primo premio del valore di euro 10.000 a HoMoLoG (StartCup Lazio), secondo premio del valore di euro 6.000 a SIXXI Factory (StartCup Lazio). I premi saranno erogati sotto forma di servizi che garantiranno ai team vincitori la possibilità di accedere, sino al concorso della cifra vinta, ai corsi di formazione executive erogati dal MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business attraverso la MIP Management Academy.
Premio Speciale “Innovation Award” – attribuito dal Department for International Trade (DIT) dell’Ambasciata Britannica vinto da AquaSmart (StartCup Piemonte Valle d’Aosta). Assegnato ad una società già costituita e con concrete ambizioni di espansione internazionale, include l’opportunità di accedere gratuitamente a un Investor Readiness Training – Bootcamp.
Premio Speciale UniCredit Start Lab vinto da Addax Biosciences (StartCup Piemonte Valle d’Aosta) che sarà seguita attraverso un percorso di mentoring, coaching, relationship managers e business meeting, oltre ad ottenere la partecipazione alla Startup Academy. Premio Speciale Boost Heroes vinto da Ermes Cyber Security (StartCup Piemonte Valle d’Aosta), che avrà a disposizione un investimento azionario per un controvalore massimo di 50.000 euro.
Premio “Innovazione Health Care” AIIC, messo a disposizione dall’Associazione Italiana Ingegneri Clinici rivolto allo sviluppo di soluzioni per l’innovazione tecnologica nell’erogazione dei servizi sanitari, vinto da Quick Custom Plastics (StartCup Trentino), Imagensys (StartCup Lazio), Wound Viewer (StartCup Piemonte Valle D’Aosta), PD-Watch (StartCup Basilicata).
Premio Speciale SMAU conferito alle idee di impresa destinate ad innovare il business in qualsiasi settore produttivo, prevede la possibilità di accedere gratuitamente alle due tappe di Berlino e Londra del Roadshow Smau 2018. Vinto da RFACTORY (StartCup Campania).
CHI SONO I VINCITORI DI PREMI E MENZIONI SPECIALI
ADDAX BIOSCIENCES (StartCup Piemonte Valle d’Aosta): L’uso di formalina – una soluzione acquosa di formaldeide – è una costante nel lavoro negli ospedali. La formaldeide è stata recentemente riconosciuta come cancerogena e mutagenica e ne è vietata l’immissione sul mercato da Agosto 2017, salvo deroga autorizzativa. La startup intende rivoluzionare il mercato dei fissativi istologici introducendo ADDAX, prodotto innovativo che permette un’ottimale fissazione di componenti strutturali e molecolari dei tessuti, e non è tossico né cancerogeno.
IF’S – ICT for Families (StartCup Veneto): propone ADA (Assisting Daily life Activities), un sistema di virtual coaching basato su smart objects per supportare gli anziani nella quotidianità e garantire ai loro familiari la possibilità di un monitoraggio da remoto. A differenza di ciò che già esiste sul mercato, ADA risponde ai bisogni degli anziani “pre-fragili” che vivono ancora autonomamente, ma che necessitano di gestire un cambiamento nelle loro abitudini di vita. L’azione di coaching permette che il cambiamento avvenga in modo guidato e non invasivo, sostenendo l’anziano nell’autoapprendimento.
HoMoLoG (StartCup Lazio): La mission di HoMoLoG è quella di cambiare il modo in cui la ricerca farmacologica e medica porta alla cura. Sviluppa tecniche di produzione dei tessuti biologici realistici combinando la tecnologia del bioprinting e quella delle staminali indotte, eliminando la necessità di utilizzare cellule embrionali e animali da laboratorio.
Imagensys (StartCup Lazio): startup innovativa del CNR il cui scopo è introdurre una classe di nuovi strumenti scintigrafici, compatti, di facile utilizzo che possano fornire in tempi rapidi un imaging di alta qualità e precisione, per la localizzazione dei tumori, sia in diagnostica sia in sala operatoria.
PD-Watch (StartCup Basilicata): abbreviazione di “Parkinson’s Disease Watch”, il progetto riguarda la realizzazione e commercializzazione di un dispositivo medico per supportare la diagnosi della malattia in soggetti a rischio e individuare la migliore terapia specifica possibile. Quick Custom Plastics (StartCup Trentino): tecnologia innovativa per la creazione di tutori ortopedici plastici su misura, in tempi ridotti e a prezzo contenuto.
R-FACTORY (StartCup Campania): sviluppa e commercializza tag integrati per la tracciabilità e rintracciabilità di beni mobili. Il tag, costituto da un’antenna basata su tecnologia RFID, è inscritto direttamente nel materiale, in risposta ai bisogni di personalizzazione, sicurezza, lotta al furto e alla contraffazione.
SIXXI Factory (StartCup Lazio): con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio della grande ingegneria del ‘900 e accrescere l’interesse verso le discipline STEAM, propone la commercializzazione on-line di un catalogo di giochi di costruzioni (SIXXIGames), innovativi e scientifici, da autoprodurre o prodotti “on demand”. Wound Viewer (StartCup Piemonte Valle D’Aosta): dispositivo medico in grado di acquisire e processare automaticamente in pochi minuti le immagini delle ulcere cutanee attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale (AI) che fornisce i parametri fondamentali delle lesioni, organizza le informazioni in cartelle cliniche digitali e consente di identificare sin da subito la migliore terapia per il paziente, riducendo di oltre il 30% il rischio di complicazioni cliniche .
STARTUP: ALCUNI DATI
2.768 gli aspiranti imprenditori che hanno partecipato, presentando un totale di 1.031 idee d’impresa e 531 business plan, con una ripartizione geografica dei progetti per il 46% dal Nord, il 20% dal Centro e il 34% dal Sud Italia. Rispetto ai settori, guadagna terreno il numero delle idee di business legate a energia e sostenibilità (32% del totale), in crescita negli ultimi 3 anni [17% nel 2015, 23% nel 2016] fino ad arrivare ad un ex-equo con i progetti legati alle scienze della vita, da sempre uno dei cavalli di battaglia della ricerca accademica, che rimane stabile anch’esso al 32%. Scende leggermente il numero delle idee di impresa legate all’industria (19%) e all’ICT (17%). Da segnalare come oltre il 50% dei Team sia costituito da personale esterno all’accademia, cosa che vale anche per i CEO che in più della metà dei casi non sono docenti, né ricercatori o studenti, a riprova della crescente attenzione del mondo del business nei confronti dell’innovazione generata dal sistema universitario. Nei Team si evidenzia una forte prevalenza della componente tecnica (77%) rispetto a quella business (38,5%). Da sottolineare, infine, l’attenzione alla tutela della proprietà intellettuale, testimoniata da un 40% di progetti supportato da almeno un brevetto. PNI 2017 è promosso dall’Associazione Italiana Incubatori Universitari PNICube, dall’Università di Federico II di Napoli, Coinor e Campania NewSteel, in collaborazione con tutti gli Atenei e il sistema della ricerca della Campania.