«Cercavamo da tempo una via per entrare nel digitale. Non avevamo grossa esperienza di web e social network: difficile che chi usa gas tecnici si metta a chattare sull’ossigeno… Quando abbiamo avuto l’occasione di rilevare un sito come Pazienti.it, con 40 mila contatti al giorno, lo abbiamo fatto volentieri: quest’operazione ci avrebbe permesso di capire le preoccupazioni dei pazienti e le carenze del sistema sanitario per orientarci meglio nel mondo della sanità e sviluppare nuovi servizi e apparecchiature».
Maurizio Colombo, vicepresidente del gruppo Sapio, colosso della produzione di gas industriali, spiega così l’acquisizione di Pazienti.it, piattaforma web di medicina e salute fondata nel 2010 da Linnea Passaler con oltre tremila medici che rispondono alle domande degli utenti (un milione di visitatori unici al mese), da parte di Sapio Life, società del gruppo Sapio che opera nel settore della sanità pubblica e privata ed è specializzata in cure domiciliari e servizi ospedalieri.
La scelta, in altre parole, è di comprare una startup per avere accesso a varie innovazioni (in questo caso una community online di pazienti e medici che si inviano domande e risposte, un sistema di prenotazione e acquisto di trattamenti ed esami, un servizio di videoconsulti online per avere colloqui da casa direttamente con uno specialista e un ecommerce con prodotti di salute) senza partire da zero e analizzare le esigenze dei pazienti da un osservatorio privilegiato.
«Analizzando le richieste degli utenti del sito, il team di Pazienti.it, guidato dalla ceo Claudia Uccelli, ci fornirà informazioni e suggerimenti per capire, per esempio, come migliorare nell’assistenza domiciliare», spiega Colombo, che è anche presidente del comitato innovazione della parte sanità del gruppo Sapio.
«Prevedere le problematiche future e prevenirle è indispensabile: ecco perché è necessario avere dei mezzi, anche online, che ci consentano di capire come si evolvono le necessità degli utenti. D’altronde, noi sappiamo che la cronicità delle malattie sarà sempre più diffusa, visto l’invecchiamento della popolazione. Dobbiamo pensare che gli ospedali non basteranno più e dobbiamo potenziare gli strumenti che permettano al servizio sanitario nazionale di dare una miglior qualità della vita con terapie a domicilio a parità di spesa. Una piattaforma che ci dà continue indicazioni, come Pazienti.it, potrebbe essere utilissima».
Anche se la totalità del capitale è in mano a Sapio Life, il team del sito continuerà a operare in modo indipendente. «Ci sarà – dice il vicepresidente del gruppo Sapio – una persona di Sapio nel cda di Pazienti.it, e un’altra che agirà come ufficiale di collegamento. Ma per il resto l’organico resta immutato e saranno loro a decidere come gestire il lavoro. E naturalmente, se ne avranno bisogno, potranno chiederci supporto di vario tipo, per esempio in ambito informatico».
La cifra dell’acquisizione non è stata comunicata ma non dovrebbe essere distante dal valore di mercato della piattaforma, che può essere stimato in circa due milioni di euro visti i dati di traffico, i contatti quotidiani e mensili e i ricavi che, nonostante un calo nel 2013 (770 mila euro) e una caduta nel 2014, avevano superato nel 2012 il milione di euro (1,3 milioni circa).
Per il gruppo Sapio, che nel 2014 ha fatturato circa 450 milioni di euro e dà lavoro a 1.450 dipendenti tra Italia, Germania, Turchia, Slovenia e Francia, è un investimento significativo giustificato anche dal valore strategico del sito.
«Riteniamo Pazienti.it un buono strumento – continua Colombo – per un ingresso nella sanità privata, quella che non viene rimborsata: mentre al momento il nostro business è principalmente b2b e i nostri clienti sono le asl e gli ospedali, il nostro obiettivo è fare un servizio b2c anche in Italia, oltre a quello che già facciamo all’estero in Turchia, Francia e altrove».
Un altro elemento su cui Sapio Life ripone molte aspettative è l’ecommerce. La piattaforma di vendita online di Pazienti.it sarà potenziata e ampliata con i prodotti e le apparecchiature sanitarie vendute da Sapio Life. «E potremmo vendere, perché no, anche materiale di altre aziende», annuncia il vicepresidente.
In programma, poi, ci sono anche investimenti per potenziare il sito dal punto di vista del marketing e della comunicazione. E c’è anche il progetto, se ci saranno le condizioni, di internazionalizzare la piattaforma. «L’idea è di utilizzare il sito anche nei mercati esteri in cui siamo operativi. Il sogno, per esempio, sarebbe un pazienti.fr o un pazienti.tr – naturalmente con un’efficace traduzione di “pazienti”».