“Vogliamo essere dei facilitatori, vogliamo aiutare a mettere in rete medici, developer, pazienti, ricercatori e associazioni e disegnare il processo di guarigione attorno al paziente. Call4brain mette tutti allo stesso tavolo in modo democratico”. Francesca Fedeli, che insieme al marito Roberto D’Angelo ha fondato l’associazione Fightthestroke.org e immaginato il format di Call4brain, (questo il link per registrarsi) è molto fiduciosa sulla riuscita della seconda edizione della giornata di open medicine che il 20 novembre, nell’aula De Donato del Politecnico di Milano in piazza Leonardo Da Vinci, farà dialogare medicina, salute e innovazione tecnologica.
“L’evento dello scorso anno è andato molto bene, sono stati oltre 400 i partecipanti, tanto che i curatori scientifici dell’edizione 2014 hanno riconfermato la loro presenza e se ne sono aggiunti di nuovi”. Da Cecilia Strada, presidentessa di Emergency, passando per Sergio Harari, pneumologo di fama internazionale e direttore dell’Unità operativa di pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, Maria Cristina Ferradini, Head of Sustainability and Foundation at Vodafone, Stefano Mainetti, Ceo di PoliHub, l’incubatore di startup del Politecnico di Milano organizzatore e tra i supporters dell’evento, e Marina Salamon, presidente e AD di Doxa. Call4brain permetterà di vedere, gratuitamente e in anteprima esclusiva, 15 fra i più interessanti Talk del TEDMED Usa, ma non solo.
“Ci saranno tre sessioni di proiezioni e ognuna verrà presentata e introdotta da una delle nostre ambassador: la giornalista scientifica Alice Pace, l’inviata di Striscia La Notizia e scrittrice Cristina Gabetti e Roberta Cocco, direttore dei progetti di sviluppo nei paesi dell’Europa Occidentale per Microsoft”, spiega Fedeli. Poi spazio alla discussione fra tutti i membri in sala.
Si divide in tre invece la parte workshop: se nel 2014 era stata incentrata su riabilitazione e tech, cuore pulsante dell’associazione Fightthestroke.org, nell’edizione 2015 “abbiamo deciso di lavorare su più linee di azione”, continua Fedeli. “Ci si confronterà sulla buona sanità, durante il quale andremo a scrivere un manifesto che ne definisce i principi cardine, ragioneremo sull’attività fisica utile a prevenire e non solo per curare le malattie, e progetteremo oggetti con un design ad hoc pensato per la riabilitazione dei piccoli pazienti emiplegici”. “Volevamo alzare la palla e affrontare anche temi più istituzionali”, spiega la fondatrice di Fightthestroke anche grazie alla recente nomina di Prima Fellow Italiana da parte di Ashoka, l’associazione che raggruppa gli innovatori sociali di tutto il mondo.
L’obiettivo è arrivare a prototipi concreti. “Lo scorso anno abbiamo lavorato a quello che oggi è Mirrorable, una videopiattaforma interattiva, basata sulla tecnologia Micorsoft e sull’impianto dei videogiochi Kinect, che permette di attivare il circuito motorio dei piccoli colpiti da ictus pediatrico attraverso il meccanismo dei neuroni specchio. La piattaforma adesso è in beta e stiamo cercando investitori per portarla avanti”, conclude Fedeli. “Alla fine dei workshop di quest’anno non ci aspettiamo un risultato da meno”.