OPEN INNOVATION

Bioupper, ecco le 3 startup selezionate da Novartis e Fondazione Cariplo per l’accelerazione

Anant, PATCH e Quickly Pro sono i vincitori dell’iniziativa promossa da Novartis e Fondazione Cariplo. I loro ambiti applicativi sono dermatologia, assistenza al paziente e fisioterapia. Per ciascuno un voucher da 180mila euro in servizi che le aiuteranno a prepararsi per il lancio sul mercato

Pubblicato il 18 Gen 2019

Roche Healthbuilders

Dermatologia, assistenza al paziente e fisioterapia: sono questi ambiti che hanno destato maggiore interesse nella terza edizione di BioUpper, programma promosso da Novartis e Fondazione Cariplo con la partecipazione di IBM e la collaborazione di Cariplo Factory, che supporta i giovani talenti che vogliono creare una startup nelle Scienze della Vita. E in questi ambiti rientrano i progetti vincitori di questa edizione: Anant, PATCH e Quickly Pro.

Quest’anno, i team premiati hanno ricevuto un voucher da 180mila euro in servizi ciascuno, da investire nello sviluppo della loro idea. A valutarli è stata una giuria altamente qualificata costituita da esponenti di primo piano del mondo Istituzionale, scientifico, accademico italiano e della startup community.

BioUpper: i 3 progetti vincitori

Ecco nel dettagli chi sono e cosa hanno in mente i tre team vincitori:

Anant

Il progetto si basa sull’idea di un device – basato su visione artificiale – appositamente pensato per analizzare la pelle portando a una maggiore prevenzione dei tumori cutanei (principalmente melanoma). Lo strumento è infatti capace di sfruttare l’intelligenza artificiale per dare un responso al paziente o al dermatologo. Studi e ricerche recenti dimostrano il valore aggiunto e l’efficacia dell’intelligenza artificiale in questo ambito; questa tecnologia è infatti in grado di identificare in modo molto efficace l’insorgenza di potenziali rischi tumorali grazie all’analisi di immagini.

PATCH

PATCH è un chatbot mobile e cloud, basato su AI, pensato per ricevere e fornire dati relativi ai Clinical Trials. È in grado di automatizzare i processi per migliorare l’efficienza e l’accuratezza dei Clinical Trials, attraverso dei patient-reported outcome (PRO) in real-time, oltre che alla possibilità di inserire dati di diversi formati. L’utilizzo di PATCH nei Clinical Trials ha il potenziale di migliorare il benessere dei pazienti, il loro coinvolgimento e la loro esperienza, oltre che alla comunicazione tra medico e paziente.

Quickly Pro

Q-Walk ha progettato un wearable device, collegato ad un app, che si applica a livello delle ginocchia e guida la deambulazione grazie alla proiezione al suolo di cues visivi personalizzati. Facilita, quindi, il lavoro dei fisioterapisti, grazie all’estrema semplicità d’uso e alla velocità di impostazione dei parametri del passo per ogni singolo paziente.

I team vincitori avranno accesso alla fase di go to market, un percorso che sarà personalizzato in base alle loro necessità e al loro settore di riferimento, per prepararli all’evento finale di BioUpper: la presentazione della loro azienda, sviluppata anche grazie al programma stesso, ai potenziali investitori nel corso dell’Investor Day, previsto entro maggio 2019.

“Questa terza edizione di BioUpper ha confermato che in Italia abbiamo le competenze, la creatività e il tessuto industriale adatto per dare vita a progetti innovativi nel campo delle Scienze della Vita, un settore strategico che cresce, crea lavoro e incide sensibilmente sulla ricchezza del Paese”, ha dichiarato Pasquale Frega, Country President di Novartis Italia e Amministratore Delegato di Novartis Farma. “La qualità dei progetti finalisti ci rendono orgogliosi di aver promosso un’iniziativa che da tre anni rappresenta l’eccellenza del nostro settore”.

“La qualità dei progetti giunti in finale testimonia che si deve continuare a credere e a investire nella ricerca e nell’innovazione che parte dall’Italia ed è capace di arrivare lontano, nel mondo.  Siamo fieri di accompagnare i vincitori verso il successo, costruendo parte di quel ponte che porta dalla ricerca di base alle idee, e infine a far nascere iniziative concrete che oltre a trovare soluzioni innovative, contribuiscono a creare occupazione, in special modo per i giovani”, ha aggiunto Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo.

“L’esperienza di BioUpper ci ha confermato l’alto livello di competenza e innovazione tecnologica delle startup italiane. Questa secondo noi è la strada da perseguire”, ha dichiarato Enrico Cereda, Presidente e Amministratore Delegato di IBM Italia “Crediamo che per il nostro Paese la sfida della competitività si vinca costruendo sulle competenze e sulla capacità di innovazione. E come IBM siamo orgogliosi di contribuire ad accelerare il processo di crescita, mettendo a disposizione di imprese pubbliche e private strumenti e soluzioni tecnologiche all’avanguardia”.

Queste erano le altre startup in gara

Scienze della vita, 10 startup e 4 scaleup selezionate da BioUpper

BioUpper: i numeri della terza edizione

La terza edizione di BioUpper, che ha raccolto ben 210 candidature da tutta Italia, registrando un incremento del 39,1% rispetto alla precedente edizione, ha offerto novità importanti per ricercatori, startupper e innovatori delle Scienze della Vita: oltre alla Call for Ideas, quest’anno il progetto ha previsto anche un altro percorso, denominato Call for Scale. Un programma di open innovation che ha avuto il duplice obiettivo di sostenere l’innovazione nel campo delle Scienze della Vita, attraverso la selezione di startup che hanno sviluppato prodotti e servizi già maturi per essere portati sul mercato, e supportare la crescita delle startup italiane attraverso la collaborazione con aziende pubbliche e private operanti nel settore sanitario e ospedaliero

Leggi tutti gli articoli su BioUpper

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3