“Scienza per la Vita, la tecnologia che ha a cuore la vita delle persone, raccontata dalle donne”. Questo il tema della
terza edizione del premio “Cuore digitale”, che avrà luogo lunedì 2 ottobre, dalle 15 alle 19, presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma.
“Protagoniste di questa edizione saranno le storie di giovani provenienti da tutta Italia, che hanno messo la loro creatività e il loro ingegno a servizio della collettività, sviluppando
soluzioni tecnologiche altamente innovative, per migliorare le
condizioni di salute e la qualità di vita delle persone fragili”, spiega
Gianluca Ricci, presidente dell’
Associazione Cuore Digitale.
Candidate alla terza edizione del Premio sono sei
startup italiane, alcune delle quali già ospitate in questo blog. Esse hanno sviluppato soluzioni tecnologiche nei seguenti ambiti: oncologia (Endo-Sight), limitazioni sensoriali dell’udito (
IntendiMe), ictus (
Neuron Guard), parkinson (
PD-Watch), autismo (Robomate) e limitazioni sensoriali della vista (
Ultrasonic Sight).
Le innovazioni tecnologiche saranno presentate da donne appartenenti a queste startup.
Dopo la presentazione delle startup in gara, avrà luogo la tavola rotonda dal titolo “Il valore dell’interazione uomo-macchina – le protesi tecnologiche”, con la partecipazione di Lorenzo De Michieli, responsabile del Laboratorio congiunto di Istituto Italiano di Tecnologia e INAIL “Rehab Technologies”, Daniele Mazzei, ricercatore del “Centro E. Piaggio” dell’Università di Pisa e Giusy Versace, con la moderazione di Roberta Ammendola.
Al termine, una giuria di qualità, composta da esponenti delle istituzioni, dell’imprenditoria, di aziende leader in campo ICT e Over-The-Top, delle associazioni di categoria, del mondo della ricerca e dell’informazione, decreterà la startup vincitrice.
Il Premio Cuore Digitale ha il patrocinio del Senato della Repubblica ma ha, soprattutto, la forza di chi lo anima e del supporto di tante persone che traggono beneficio dalle innovazioni tecnologiche e che porteranno la loro testimonianza. Come, nel nostro piccolo, facciamo qui…