Copernico sbarca a Torino. La piattaforma dedicata allo smart working si espande, e sceglie il capoluogo piemontese per aprire, nella primavera del 2017, il suo nuovo hub. Nella storica sede di L’OREAL (Corso Valdocco angolo via Garibaldi), non lontano dalla stazione di Porta Susa, verrà realizzato un innovativo spazio di lavoro e incontro, dedicato a stimolare la creazione di valore e la crescita delle persone e delle organizzazioni, grazie alla condivisione di ambienti, conoscenza e relazioni.
La nuova sede di Copernico è in realtà una struttura storica, che verrà idealmente restituita ai torinesi: 12mila metri quadri, che si aggiungono al portfolio di 9 realtà della piattaforma, un workplace innovativo e unico nel suo genere in cui conviveranno aziende internazionali, Pmi, startup, professionisti e freelance. Copernico Torino si svilupperà su tre piani e ospiterà al suo interno uffici arredati, coworking, sale meeting, spazi eventi, oltre all’area più social composta dal club e dal café: ambienti di lavoro informali e flessibili ideali per il worksumer, il lavoratore 3.0 sempre più dinamico e alla ricerca di luoghi e contesti che facilitano la produttività e la concilizione tra vita personale e professionale.
«Copernico rappresenta un modo innovativo di concepire il mondo del lavoro, pensato per rispondere alle esigenze di un mercato e di un lavoratore in evoluzione, sempre più flessibile e sempre più in cerca di connessioni e di conoscenza» – afferma Pietro Martani, Amministratore Delegato di Copernico Holding S.p.A. «La nostra piattaforma si compone di tre dimensioni fondamentali per la creazioni di un ecosistema fertile in cui far crescere imprese e persone: quella spaziale, quella relazionale e quella culturale. Copernico rende fisiche le necessità di condividere non solo gli spazi e le risorse, ma soprattutto le esperienze all’interno di un sistema dinamico dove si sviluppano nuove idee, che possono poi realizzarsi concretamente».
Copernico ha scelto Torino nel suo progetto di espansione, perché la città sabauda è in continuo fermento. Eletta seconda città in Europa per capacità di innovare dalla Commissione Europea, dopo metropoli come Amsterdam e prima di Parigi – è un punto di riferimento per imprese, università, centri di ricerca ed istituzioni culturali pronte a scommettere sul futuro con forte attenzione al territorio e alle persone. Inoltre sta promuovendo un modello di smart city legato a politiche e processi integrati volti a promuovere una serie mirata di iniziative di open innovation, pubbliche e private.
L’obiettivo di Copernico è quello di replicare e continuare a sviluppare spazi innovativi dedicati allo smart working, in grado di rispondere ai cambiamenti di scenario socio-economico in atto. Si sta sviluppando infatti un vero e proprio rinascimento del lavoro in cui le parole chiave sono flessibilità, funzionalità e networking. Secondo l’Harvard Business Review gli spazi dedicati allo smart working stanno nascendo e si stanno sviluppando in tutto il mondo con percentuali di crescita intorno al 250% anno su anno. Anche in Italia non è più un’utopia né una nicchia, ma una realtà rilevante e in crescita in grado di offrire una boccata di innovazione e flessibilità. l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, recentemente presentato racconta come la diffusione dei progetti di smart working nelle grandi imprese è passata dal 17% del 2015 al 30% attuale. È così che i lavoratori «smart» in Italia sono 250mila, in crescita del 40% rispetto al 2013.
Copernico Torino si inserisce in questo contesto e nasce dopo il successo delle strutture di Copernico Milano Centrale – il più grande business centre in Europa – e Blend Tower, entrambi nel capoluogo lombardo, Science14 a Brussels e Clubhouse Brera, un membership club che ha sede a Milano all’interno dell’ex Teatro delle Erbe. Nei prossimi mesi è prevista l’inaugurazione di Copernico Tortona sempre a Milano e nuove aperture in target a Roma, Bologna, Napoli, Cagliari, Firenze, Verona, Brescia, Padova e Venezia.
«La piattaforma Copernico vuole essere fortemente connessa al tessuto urbano e aprirsi alla città» conclude Martani, «la sede di Torino diventerà un crocevia tra la vivace e trafficata Corso Valdocco e Via Garibaldi, pedonale e più appartata, e rappresenterà la doppia anima torinese, sempre rivolta al futuro e all’innovazione e allo stesso tempo elegante e misurata. Il cafè nel social floor al piano terra sarà la connessione con l’esterno e il luogo ideale per fare networking e sviluppare nuove idee e progetti per la città di Torino».