Nonostante il perdurare della scarsa domanda a livello globale, le PMI manifatturiere italiane competono sui mercati internazionali puntando sulla qualità e l’innovazione, come confermano le buone performance dell’export italiano. Non dobbiamo però dimenticare che la vocazione delle PMI nostrane all’innovazione, al design, alla qualità di prodotto e di processo, spinge gli imprenditori ad affrontare le nuove sfide della digitalizzazione dei processi produttivi e dei prodotti stessi. “Chi non saprà adeguarsi al nuovo paradigma dell’Industria 4.0 verrà rapidamente superato dai competitors più innovativi”. A dirlo è un manager che sul tema Industria 4.0 e Smart Manufacturing, ma più in generale su tutto il mondo dell’innovazione legato alle Smart Cities e Smart Factories, sta decisamente puntando: Roberto Guida, Vicepresidente e Amministratore Delegato di GALA LAB, il Corporate Venture Accelerator promosso dal Gruppo GALA.
La trasformazione digitale dell’industria sta creando incredibili opportunità per l’Europa, che si deve però confrontare con sfide altamente probanti. Gli analisti sono concordi nell’affermare che il valore delle opportunità offerte da una produzione connessa e più efficiente e dalla creazione di nuovi business model è molto elevato, ma dall’altra parte si celano dei rischi che potrebbero portare a conseguenze altrettanto drammatiche. Una ricerca di Roland Berger stima che entro il 2025 l’industria manifatturiera Europea potrebbe aumentare il suo valore lordo di 1,25 trilioni oppure registrare perdite di 625 miliardi – perdita di valore aggiunto.
Molteplici sono gli impatti derivanti dall’adozione del paradigma Industria 4.0 su tutto il settore, sia a livello di produttività, fatturato complessivo ed anche in termini di occupazione. Analizzando più in profondità l’impatto sulla produttività, studi condotti da BCG affermano che in un orizzonte temporale che va dai 5 ai prossimi 10 anni, in Germania il passaggio di sempre più aziende all’Industria 4.0 provocherà un incremento della produttività da 90 a 150 miliardi di €, pari ad un aumento percentuale dal 5 all’8 %. Negli UK Barclays ha stimato che un moderato aumento negli investimenti (1,4 miliardi di Sterline) in automazione potrà avere un impatto significativo sulla produttività ed innalzare il valore aggiunto totale dell’economia del Regno Unito di 60,5 miliardi di Sterline entro il 2025.
Per quanto riguarda il fatturato, facendo riferimento al medesimo arco temporale, in Germania, si sperimenterà un aumento del fatturato pari a 30 miliardi
di € per anno, circa l’1% del PIL. Questo sarà dovuto alla richiesta di nuovi asset e nuove applicazioni da parte delle aziende manifatturiere, e alla domanda di consumo di prodotti e servizi sempre più customizzati. Infine, si avranno ripercussioni positive anche in tema occupazionale. Lo studio condotto da BCG stima che durante i prossimi 10 anni l’occupazione subirà un incremento del 6%, percentuale variabile a seconda dei settori che si considera. Ovviamente, cambierà il “tipo” di personale ricercato, si ridurrà la domanda di lavoro “low-skilled” mentre aumenterà decisamente quella di personale specialistico in ambito IT e tecnologico. Più precisamente: le stime riguardanti la Germania mostrano un aumento netto dell’occupazione di circa 350.000 posti di lavoro: un maggiore ricorso a robot e automazione ridurrà il lavoro nell’assemblaggio e produzione di circa 610.000, ma questa riduzione verrà ampiamente compensata dalla creazione di circa 960.000 posti di lavoro in ambito IT e data science.
Inoltre, la trasformazione digitale dell’industria sta portando ad un periodo di radicale transizione strutturale dell’economia Europea. Questo comporta che per adattare la produzione alle logiche che costituiscono i fondamenti dell’Industria 4.0 saranno necessari investimenti che nella sola Germania si stimano saranno pari a 250 miliardi di € durante i prossimi 10 anni, circa l’1-1,5 % del fatturato del comparto manifatturiero (Fonte: BCG, 2015), mentre ulteriori studi (PWC, 2015) stimano che la quota di investimenti in soluzioni industria 4.0 peserà per il 50% degli investimenti pianificati nei prossimi 5 anni. A titolo di esempio, l’industria tedesca investirà 40 miliardi di euro ogni anno fino al 2020, livello che se esteso a tutto il settore industriale europeo farà toccare investimenti annuali nel continente per 140 miliardi di euro.
Nuovi dati, connessione, automazione e interfacce digitali con i clienti stanno sfidando l’esistente struttura della value chain. Secondo gli analisti di McKinsey l’industria 4.0 avrà un alto impatto rispetto al relativo basso tasso di sostituzione macchinari e attrezzature (circa 40/50% della base installata) nel prossimo decennio. Le aziende saranno costrette a effettuare una importante revisione dei loro prodotti e delle skill al proprio interno. Ma soprattutto dovranno migliorare la loro maturità digitale se vogliono riconoscere le nuove opportunità, sviluppare offerte appropriate e portarle velocemente sul mercato. Il paradigma dell’industria 4.0 include un ampio set di tecnologie con grosse opportunità di innovazione e di creazione di soluzioni innovative. Tutto ciò favorisce l’ingresso di startup innovative che vogliono sfruttare con profitto tutte le opportunità generate dal paradigma Industria 4.0.
Proprio tale opportunità ha spinto GALA LAB a lanciare SMART IDEAS 4 SMART MANUFACTURING, la Call for Ideas che promuove l’innovazione nel settore manifatturiero e si chiude il 29 febbraio. Obiettivo: premiare e sostenere i progetti più innovativi in ambito Smart Manufacturing. “Con questa Call for Ideas, una delle prime in Italia sul tema Smart Manufacturing – spiega Roberto Guida – puntiamo a far incontrare le straordinarie risorse derivanti dall’ecosistema dell’open innovation, basato sulla valorizzazione delle start-up, con le opportunità di sviluppo del business presidiate dalle PMI manifatturiere, selezionando progetti che propongono soluzioni competitive e prevedono l’applicazione di tecnologie innovative a processi e prodotti con un chiaro e definito target di mercato”.
SMART IDEAS 4 SMART MANUFACTURING è aperto a chiunque – startup, PMI, grandi imprese, sviluppatori, professionisti, studenti – desideri contribuire, con idee, prototipi e progetti, all’innovazione del mondo manifatturiero. I progetti vincitori verranno inseriti nella prima fase del Programma di Accelerazione (Start-Up Acceleration Program) di GALA LAB che prevede l’accesso ai servizi erogati dall’acceleratore, tra cui, ad esempio, l’accesso al mercato e alle tecnologie messe a disposizione dal Gruppo GALA, servizi di mentoring, supporto manageriale e di R&D dell’esclusivo ecosistema dell’acceleratore e il supporto per il reperimento di mezzi finanziari anche agevolati. A seguire, i progetti che supereranno la prima fase del Programma di Accelerazione potranno essere inseriti nella seconda fase del Programma (Scale-Up Acceleration Program). In questo caso i progetti ammessi – oltre ad aver accesso ad una ulteriore serie di servizi dedicati – avranno anche la possibilità di ottenere un finanziamento da parte dell’acceleratore.