Questa è la settimana del Mobile World Congress: fino al 5 marzo a Barcellona passano in rassegna tutte le novità che in fatto di smartphone, tablet arriverranno sul mercato nei prossimi mesi. The edge of innovation, dice lo slogan dell’evento. Appunto, l’innovazione è un bordo, che può essere anche un filo di rasoio, utile ma pericoloso, un confine tra ieri e domani, un ciglio tra il certo e l’incerto. Al MWC verranno presentate tante meravigliose soluzioni innovative, molte ci arriverranno addosso, non tutte ci conquisteranno. Perché l’innovazione di per sé non è garanzia di successo.
“Il massimo dell’innovazione” (The Thelegraph) a Barcellona 2014 era stato Yota2, il primo smartphone al mondo con doppio schermo, creazione di una startup russa, Yota Devices. Mi ha incuriosito ovviamente. Da poco è distribuito anche in Italia e ho voluto provarlo. È certamente un bell’oggetto, che non ha nulla da invidiare ad altri competitor del mondo Android. Si fa valere, anche nel prezzo (749 euro), perché sa di essere unico. Ma non è detto che questa unicità sia un motivo sufficiente a farne un best seller, almeno per il momento.
► Qui puoi vedere il video di presentazione di Yota2
Non voglio entrare nel merito delle specifiche tecniche, che potete trovare qui. Sia perché non è mia competenza, sia perché non sono (solo) quelle a fare di un prodotto un successo. E lo sanno bene i fan Android che, irritati o rassegnati, cercano di convincere gli iPhone-dipendenti (tribù a cui appartengo anche io, confesso) sulla inferiorità tecnologica del loro totem. Non c’è niente da fare. Non è solo la forza del brand ( e del marketing, quindi). È la capacità di creare un mondo e di renderlo accogliente, facile da capire e da abitare, a fare la differenza.
Yota2 fa certo la differenza con il suo secondo schermo a tecnologia e-ink (come quello del Kindle) che consuma poco e permette di leggere anche in presenza di forte luminosità. Ma è una differenza che non si riesce ad apprezzare immediatamente. Chi legge un libro su uno smartphone? La riduzione dei consumi è un valore ben più forte ma poco sexy in un mondo in cui ormai andiamo tutti in giro con alimentatori o batterie portatili. Soprattutto se questo valore si fa sentire nel prezzo di acquisto.
Yota2 è un bel caso di innovazione incompleta. La tecnologia c’è (anche se qualche esperto dice non essere update nel motore) ma non è ancora coniugata in una chiara proposta esperienziale. Insomma, a cosa serve davvero questo doppio schermo? La risposta sarebbe già più chiara se ad avere il doppio schermo fosse un tablet. E non è escluso che alla Yota Devices non ci stiano pensando. A quel punto avrei un motivo chiaro per rinunciare in un solo colpo a iPad e Kindle. E fare tutto quel che mi serve con un solo dispositivo (a patto che non costi più della somma dei due…)