Il 2016 sembra essere l’anno in cui le multinazionali “tradizionali” vogliono lanciare la sfida alle grandi compagnie hi-tech a colpi di acquisizioni di startup. Dopo l’acquisto di Dollar Shave Club da parte di Unilever per 1 miliardo di dollari, ora tocca a Walmart, il colosso della grande distribuzione Usa, comprare una neoimpresa, il portale di e-commerce Jet.com. Costo dell’operazione: 3 miliardi di dollari cash e 300 milioni di dollari in azioni di Walmart. La piattaforma, nata nel 2015, è stata comprata dopo un solo anno di vita. Si tratta di una delle exit miliardarie più veloci della storia e di una delle maggiori acquisizioni in ambito e-commerce.
In un’ottica di open innovation, l’obiettivo di Walmart attraverso questo acquisto è di fare concorrenza nell’ecommerce a un gigante come Amazon. Nonostante la giovane età, infatti, Jet, fondata dall’imprenditore Marc Lore (che resterà a capo della sua creatura anche dopo l’operazione), si è proposta sul mercato con l’ambizione di sfidare big player come la società di Jeff Bezos.
I punti di forza di Jet, che nei primi mesi si reggeva grazie a un sistema di abbonamenti annuali di 50 dollari e solo dopo ha cambiato modello di business, risiedono soprattutto nella capacità, attraverso una tecnologia innovativa, di indirizzare gli ordini ai vendor in tempi brevissimi e di applicare sconti sostanziosi sui prodotti. Al momento, il portale conta 3,6 milioni di clienti, quindi ha numeri ben distanti da Amazon e da altri siti di vendite online. Ma gli analisti immaginano che la crescita, grazie alla forza di fuoco di Walmart (oltre 11mila supermercati, un volume d’affari che supera i 480 miliardi di dollari all’anno e la seconda posizione nell’ecommerce, dopo Amazon, sul mercato americano), potrà essere molto più sostenuta e che, insieme, le due società, potranno ritagliare delle offerte specifiche per il mercato dei millennial, una categoria già molto abituata a fare acquisti online.
L’acquisto di Jet è solo l’ultimo dei tentativi di Walmart di rosicchiare quote di mercato alla società di Bezos. Attraverso la sua divisione di innovazione, i Walmart Labs, la catena di supermercati ha acquistato negli ultimi anni startup come Grabble, che trasforma lo smartphone in un pos, Inkiru, che si occupa di big data, Torbit, che analizza le performance dei siti e Smal Society, che sviluppa app per iPhone
Per il founder di Jet non si tratta della prima exit. Marc Lore ha infatti co-fondato la piattaforma Diapers.com e l’ha venduta nel 2010 proprio ad Amazon per 550 milioni di dollari. Con il credito di fiducia guadagnato con questo deal, è riuscito in un solo anno a raccogliere 565 milioni in investimenti da parte di nomi importanti come Accel, Bain Capital Ventures, NEA, General Catalyst Partners, Norwest e Goldman Sachs: ognuno di questi fondi guadagnerà tanto dalla vendita. E lo stesso Lore, possedendo il 25% del pacchetto azionario, si metterà in tasca 750 milioni di dollari.