Il voucher è confermato sino a 80mila euro per le PMI che vogliono avvalersi di un consulente per la trasformazione digitale, l’Innovation Manager. Il contributo è a fondo perduto introdotto sin dalla prima bozza della Manovra da Novembre 2018 ed è finalizzato all’acquisto di prestazioni consulenziali finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale con una cognizione molto ampia.
LA FIGURA DELL’INNOVATION MANAGER
Nelle mie analisi e richieste ci siamo sempre soffermati sulla figura proprio dell’
Innovation Manager. Una figura manageriale che risulta essere decisiva sia per poter godere dell’incentivo sia per poter portare avanti i contenuti del progetto di innovazione e trasformazione digitale. Il Decreto parte dal presupposto che il “Manager dell’Innovazione” sia un professionista specializzato in area innovazione e digitale che per esperienza e competenze sia in grado di interpretare, definire e realizzare i progetti e i processi di digitalizzazione e riorganizzazione aziendale non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto manageriale.
È un manager che dovrà governare e gestire differenti profili aziendali, differenti competenze all’interno di un contesto organizzativo, quello delle PMI, spesso strutturato in complessità e non linearità.
Sono confermate le cifre. I voucher per l’Innovation Manager godrà di 25 milioni di euro per il 2019, il 2020 e il 2021 a vantaggio delle PMI e delle Reti di Impresa previste in un numero minimo di tre.
Con le seguenti modalità:
• per le micro e piccole imprese il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40mila euro,
• per le medie imprese è del 30% entro il limite massimo di 25mila euro,
• nel caso dei contratti di rete il voucher è del 50% entro il limite massimo di 80mila euro.
DECRETO VOUCHER INNOVATION MANAGER, LE AREE DEI PROGETTI
Secondo il decreto sull’innovation manager, il voucher andrà proprio a coprire le spese del compenso delle prestazioni di consulenza specialistica dell’Innovation Manager che dovrà essere qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.
Prestazioni professionali dedicate ad un progetto aziendale che riguardi le seguenti, ampie, aree della “trasformazione digitale” e della loro applicazione:
• big data e analisi dei dati;
• cloud, fog e quantum computing;
• cyber security;
• integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
• simulazione e sistemi cyberfisici;
• prototipazione rapida;
• sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
• robotica avanzata e collaborativa;
• interfaccia uomo-macchina;
• manifattura additiva e stampa tridimensionale;
• internet delle cose e delle macchine;
• integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
• programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (il cosiddetto “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
• programmi di open innovation.
Ma anche prestazioni professionali dedicate ad un progetto aziendale che riguardi i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
• l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
• l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
VOUCHER INNOVATION MANAGER, IN AGOSTO LE REGOLE PER ISCRIVERSI ALL’ALBO
Se il protagonista di questa iniziativa è l’Innovation Manager per garantire quei requisiti di qualificato, indipendente il Decreto Voucher Innovation Manager prevede l’istituzione dell’Elenco Nazionale degli Innovation Manager cosi come avevamo ampiamente anticipato.
Per tutti i dettagli delle modalità e termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco dei manager dovremo attendere 30 giorni dal 1/7/19 per visionare il decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del MISE.
Oggi sappiamo che possono presentare domanda di iscrizione all’elenco le persone fisiche che, al momento della presentazione della domanda, soddisfano uno dei seguenti requisiti:
• essere accreditarsi negli albi o elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso Unioncamere, presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali;
• essere accreditate negli elenchi dei manager dell’innovazione istituti presso le regioni ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari.
Possono, inoltre (dovremmo capire il significato di questo avverbio), chiedere di iscriversi all’Elenco dei manager le persone fisiche che, al momento della presentazione della domanda, siano in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
a) dottorato di ricerca in settori relativi ad una delle seguenti aree: 01-Scienze matematiche e informatiche; 02-Scienze fisiche; 03-Scienze chimiche; 05-Scienze biologiche; 09-Ingegneria industriale e dell’informazione; 13-Scienze economiche e statistiche;
b) master universitario di secondo livello in settori relativi ad una delle aree di cui alla precedente lettera a) nonché’ lo svolgimento documentabile di incarichi, per almeno 1 anno, presso imprese negli ambiti sopra indicati;
c) laurea magistrale in settori relativi ad una delle aree di cui alla precedente lettera a), nonché’ lo svolgimento documentabile, per almeno tre anni, di incarichi presso imprese negli ambiti sopra indicati
d) svolgimento documentabile, per almeno sette anni, di incarichi presso imprese negli ambiti sopra indicati
DECRETO VOUCHER INNOVATION MANAGER, I REQUISITI PER LE SOCIETÀ DI CONSULENZA
Per quanto riguarda le società di consulenza che forniranno i manager dell’innovazione, i requisiti da rispettare sono:
• avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
• essere costituite nella forma di società di capitali;
• non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
• non avere subito condanne con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale per i reati indicati nell’art. 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
• aver eseguito progetti di consulenza o formazione in una o piu’ delle aree indicate dall’art. 3 ed essere costituite da almeno 24 mesi; oppure, essere accreditate negli albi o elenchi dei consulenti in innovazione istituiti presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali, ovvero presso le regioni o le province autonome ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari aventi finalità analoghe a quelle previste dal presente decreto.
Anche i competence center, i centri di trasferimento tecnologico e gli incubatori di startup innovative potranno fare domanda per fornire i manager dell’innovazione.
Tutte le persone giuridiche e le organizzazioni che chiederanno di iscrivere proprie risorse all’Elenco degli Innovation Manager sino a 10 nominativi per ciascuna struttura. Ogni manager iscritto all’elenco potrà stipulare, nell’arco dello stesso anno solare, un solo contratto di consulenza
VOUCHER INNOVATION MANAGER, COME PRESENTARE LA DOMANDA DI CONTRIBUTO
Dovremo aspettare il decreto del Direttore Generale anche per capire come le aziende dovranno presentare la domanda di ammissione al contributo. Sappiamo sin da subito che l’impresa dovrà indicare il manager dell’innovazione di cui intende avvalersi, tra quelli presenti nell’Elenco.
Altro aspetto operativo che sappiamo sin da subito è che la formazione dell’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza, per la presentazione delle domande di ammissione al contributo, per la valutazione e gestione delle stesse, per la comunicazione del loro esito e per la successiva erogazione del voucher sarà disponibile un apposito sistema informatico, una piattaforma, la cui gestione sarà affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia.
Ecco i miei personalissimi commenti all’iniziativa che ho già espresso in vari interventi e che colgo l’occasione di sintetizzare qui:
– positivo il riconoscimento formale della figura dell’Innovation Manager
– decisione direi salomonica sui contenuti dei progetti, le aree di attività sono veramente ampie. Se dovessi essere positivo direi che si è scelta la via dell’incentivo al cambiamento più che quello all’innovazione
– criteri di qualificazione degli Innovation Manager definiti con una impostazione decisamente inclusiva forse proprio per avere uno strumento di incentivo esteso come sottolineato al punto precedente
– forse troppo vincolante aver ricorso Aree CUN (Consiglio Universitario Nazionale) organizzate in base al SSD (Settore Scientifico Disciplinare) per le specializzazioni verticali ma effettivamente era difficile trovare un criterio differente.
– Interessante e positiva la strutturazione degli incarichi: un/una innovation manager, un solo incarico all’anno per un incarico di minimo nove mesi.
– perplessità quantitative sul bacino di accessibilità all’incentivo considerati i 25 mln dello stanziamento, il taglio massimo del voucher e soprattutto la numerosità delle PMI italiane. I numeri rischiano di essere marginali o di avere progetti di portata minima.
Eppur si muove!
Prendo in prestito la famosa frase pronunciata da Galileo Galilei al tribunale dell’Inquisizione al termine della sua abiura dell’eliocentrismo per dire che pur con limiti e osservazioni, abbiamo questa iniziativa. Cerchiamo di non renderla inutile e di capitalizzarne tutti gli effetti positivi che possa essere. Certo le perplessità sull’Elenco degli Innovation Manager persistono. Persistono anche alla luce del fatto che negli ultimi 7 giorni sono presenti sul web numerosi servizi da parte di agenzie per il lavoro regionali e non che stanno promuovendo i servizi di “qualificazione”, “certificazione” e “iscrizione” all’Elenco degli Innovation Manager. Facciamo girare l’economia! E facciamo crescere le e gli Innovation Manager!