Come molte e molti di voi sapranno, lunedì 4, ultimo scorso, il ministro Luigi Di Maio ha presentato, presso le OGR di Torino, il Fondo nazionale per le Start Up da un miliardo di euro. Con l’occasione ha parlato anche del nostro caro “Innovation Manager” o “Voucher Manager” per le PMI. Le parole del Ministro sono state: “perché è importante che nelle aziende ci sia un regista del processo di innovazione tecnologico di cui il futuro ha bisogno”. Mai frase fu cosi gradita da parte mia, delle mie colleghe, colleghi e da tutti coloro che da anni portano avanti le istanze della necessità di un approccio strutturato, sistematico e reiterato nel tempo all’innovazione. Se poi questo viene contestualizzato e pensato anche per le PMI Italiane e non solo per le grandi corporate, potrebbe essere un vero e proprio momento di crescita per la cultura imprenditoriale del paese.
Innovation manager, entro fine marzo le linee guida
Come ben sapete, seguo insieme a voi la vicenda sin da novembre scorso con
la pubblicazione della prima bozza della Legge di Bilancio che già parlava di innovation manager. E con voi ho ragionato sulla sua portata ed impatto preoccupandomi non dell’impatto dell’iniziativa. Molte sono state le ipotesi sul regolamento attuativo della Legge ma l’attesa è quasi finita. Entro la fine del mese di marzo il MISE dovrebbe pubblicare il Decreto sulla base del quale finalmente capiremo come funzionerà l’elenco (evito di chiamarlo Albo) delle società giuridiche e delle persone fisiche che potranno proporre e proporsi come Innovation Manager delle PMI.
Con questo intervento non solo voglio rinnovare la proposta di supporto gratuito al MISE, per la stesura del Decreto di funzionamento, da parte mia e di tutti voi che avete risposto in modo propositivo ai miei precedenti articoli/appelli ma voglio anche cogliere l’occasione per condividere con voi le mie aspettative principali. Sappiamo bene che i contributi per le PMI sono subordinati alla sottoscrizione di un contratto di servizio di consulenza tra le imprese o le reti beneficiarie e le società di consulenza o professionisti qualificati iscritti in un elenco nazionale istituito con il su citato Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Molte e molti di voi mi hanno contattato via LinkedIn, via e-mail e via WhatsApp per avere in “anteprima” le informazioni su come poter essere “iscritta o iscritto” all’elenco nazionale e poter esercitare la professione dell’innovation manager e abilitare il famoso voucher.
Voucher Manager, le 10 FAQ
Chiedo scusa se la mia risposta standard a tutte e tutti voi è stata: “Non so nulla, dobbiamo aspettare il Decreto del MISE. Da parte mia sto cercando ogni via per portare le nostre istanze all’attenzione del Ministero”. Ho addirittura scritto un articolo per il Blog del “Il Fatto Quotidiano” parlando di questo ma senza fortuna. Vorrei utilizzare tutti i vostri messaggi per formalizzare le 10 FAQ principali in attesa del regolamento. In particolare, questa volta mi soffermo sulle domande relative alle Persone Fisiche visto che le questioni relative alle Persone Giuridiche saranno molto più semplici da dipanare con criteri oggettivi dei soggetti autorizzati.
* Domanda 1 : chi può chiedere l’iscrizione all’elenco nazionale?
* Domanda 2 : quali sono le competenze richieste per l’iscrizione all’elenco nazionale?
* Domanda 3: è richiesto uno specifico percorso formativo per chiedere l’iscrizione all’elenco nazionale?
* Domanda 4 : quali sono le competenze oggettive (dette hard) per chiedere l’iscrizione all’elenco nazionale?
* Domanda 5 : quali sono i criteri per esaminare in modo oggettivo le competenze soggettive (dette soft) per chiedere l’iscrizione all’elenco nazionale?
* Domanda 6 : chi certifica la presenza dei requisiti per l’iscrizione all’elenco Nazionale?
* Domanda 7 : qual è l’iter per la verifica dell’esistenza dei requisiti?
* Domanda 8 : per quanto tempo si resta iscritti all’elenco nazionale?
* Domanda 9 : è previsto uno specifico percorso formativo per poter chiedere l’iscrizione all’elenco nazionale?
* Domanda 10 : a chi ci si rivolge per chiedere l’iscrizione all’elenco nazionale?
Un’attenzione alle Persone Fisiche, che è stata già testimoniata da FederManager e il suo modello di certificazione, con tanto di copyright a livello europeo, delle competenze manageriali. Un modello che vede nella Norma UNI 11369 la base concettuale e nella società RINA l’ente certificatore. Prerequisito, la certificazione può essere richiesta solo dagli associati a Federmanager. Spero che vogliate proseguire con me questo approfondimento, in attesa anche di conoscere le modalità e le dinamiche relative ai progetti finanziabili, cercando di capire se dobbiamo iscriverci tutte e tutti a Federmanager.
Magari sperando in qualche certificazione “ad honorem”.