Questa settimana lanciamo un messaggio digitale in bottiglia. A differenza dei messaggi in bottiglia di una volta, quelli che si affidavano al mare, questo ha un destinatario preciso: l’iniziativa Digitali e Uguali.
Digitali e Uguali è il progetto lanciato da YOOX e dal Gruppo editoriale GEDI (Repubblica, La Stampa, L’Espresso e molto altro ancora), per regalare un computer agli studenti che non se lo possono permettere.
In collaborazione con Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Golinelli i promotori hanno lanciato una raccolta fondi aperta a tutti e hanno invitato le scuole che sanno di avere studenti che non posseggono un computer a segnalarlo, così che si possa rimediare.
Molti i testimonial di questa iniziativa (tra essi Linus, Fabio Volo, Marco Damilano, Luciana Littizzetto, Cristiana Capotondi, Daria Bignardi, Massimo Recalcati, Elisa Di Francisca, Carla Signoris, Cesare Cremonini), che ha ricevuto il plauso del Presidente Mattarella: “È un’iniziativa di alto senso civico e, ne sono certo, di grande efficacia, particolarmente in un momento come questo, segnato dalla pandemia, in cui la mancanza della tecnologia e della possibilità di comunicare a distanza rischia di accentuare o provocare emarginazioni”.
E il messaggio dov’è?, ti starai chiedendo. Eccolo qui. È un invito agli organizzatori a fare sinergia con iniziative simili, già attive da tempo, e che puntano a colmare il divario tecnologico esistente e amplificato dalla didattica a distanza. Parlo di PC4U, lanciata da Jacopo e dai suoi tre amici diciottenni a Milano oppure di quanto sta facendo Davide Aloisi con la Palestra dell’Innovazione di Roma promossa dalla Fondazione Mondo Digitale oppure ancora dell’iniziativa di Mario ed Elisabetta, ancora a Milano.
A cercarle, credo che di iniziative così se ne troverebbero molte altre ancora. Sarebbe bello e, soprattutto, utile che un progetto come Digitali e Uguali, che nasce “dall’alto” e autorevolmente supportato, volesse fare sistema con iniziative “dal basso”. Sarebbe una operazione win win, che metterebbe insieme chi si sta dando da fare per fare qualcosa di buono, giusto e utile per superare l’emergenza attuale e per preparare il futuro. Perché nell’era digitale un computer serve sempre. Forza!