A poche ore dal terremoto della notte del 24 agosto che ha colpito alcune zone del Centro Italia causando centinaia di morti, la Rete si è mobilitata attraverso gesti di solidarietà, per esempio ricorrendo al crowdfunding, la raccolta fondi online.
Una delle piattaforme di crowdfunding più attive in Italia, Eppela, si è attivata, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Lucca, per raccogliere fondi destinati ad aiutare le popolazioni colpite dal sisma che ha interessato l’area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, con epicentro nei pressi di Accumoli e Amatrice. Tutti i fondi raccolti tramite carta di credito Visa, Mastercard e ricaricabile PostePay verranno gestiti dalla CRI per il supporto alle attività di soccorso presenti nelle zone colpite.
A questo link è possibile fornire un piccolo aiuto, a partire da 5 euro, destinato a chi sta vivendo ancora adesso momenti di terrore e incertezza. Il tetto di raccolta era stato fissato a 500 euro, al momento in cui scriviamo ne sono stati raccolti oltre 1600. La raccolta chiude ufficialmente tra 14 giorni.
► CROWDFUNDING, CHE COS’È E COME FUNZIONA
Eppela è una piattaforma reward-based, ovvero chi offre un contributo online per un progetto riceve in cambio un simbolico omaggio o una ricompensa. In questo caso si tratta di donation allo stato puro, senza ricompense previste, come è d’obbligo in questi casi.
Come sempre nei momenti di crisi la rete non rimane a guardare. Facebook ha attivato il servizio Safety Check che permettere agli utenti di far sapere ai propri cari d’essere incolumi. SuTwitter si susseguono gli hashtag, con numeri che dimostrano quanto il Paese sia unito in caso di bisogno. Secondo l’analista Vincenzo Cosenza questi gli Hashtag più utilizzati: #terremoto usato 171.000 volte da 47.500 utenti, #amatrice 24.000 volte, #rieti 10.000 volte #accumoli 6.000 volte. I “cinguettii” più virali che seguono le ore da incubo sono quelli della Croce Rossa e di Palazzo Chigi con i numeri attivi della Protezione civile. I primissimi tweet risultano invece degli utenti svegliati dalla prima scossa a Roma e Firenze.