Il 2022 si chiude con una grande azienda che fa un altro passo deciso verso l’innovazione aperta. Terna, il gruppo che gestisce la rete elettrica in Italia, ha costituito Terna Forward, una società dedicata all’innovazione tecnologica anche attraverso investimenti di corporate venture capital, che parte con una dotazione di 50 milioni di euro.
Perché nasce Terna Forward
Il corporate venture capital è una scelta che porta risorse finanziarie a tutto l’ecosistema nazionale dell’innovazione. Attraverso questo special purpose vehicle, infatti, l’azienda guidata da Stefano Donnarumma investirà anche nelle startup e nelle piccole, medie e grandi imprese ad alto potenziale innovativo e di crescita, supportandone lo sviluppo di progetti innovativi, con un approccio di open innovation. Ma non c’è solo il dato finanziario. “Noi crediamo che nell’ecosistema dell’innovazione Terna possa e debba avere un ruolo di sviluppo”, spiega Massimiliano Garri, Direttore Innovation & Market Solutions di Terna. “Quindi, investire in startup con il venture capital è un’attività che facciamo per permettere all’innovazione di essere al servizio della transizione energetica”.
L’obiettivo di Terna Forward è quello di individuare le migliori opportunità tecnologiche e trasferirle alle altre società del Gruppo, nonché di fare leva sulle proprie competenze nell’ambito del sistema elettrico, in cui Terna ha un ruolo da regista e abilitatore della transizione energetica, per creare e incubare spin off di progetti innovativi.
Su cosa investirà Terna Forward
I principali ambiti di applicazione individuati da Terna per il fondo di corporate venture capital sono la meccatronica (robot, droni ed esoscheletri) con le sue possibili applicazioni e tutte le tecnologie strategiche che l’azienda utilizza già per il monitoraggio e la manutenzione degli asset. Terna Forward svilupperà e sperimenterà anche nuove soluzioni per la sicurezza e il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale tecnico.
Nel breve periodo l’obiettivo è avviare partnership per sviluppare le prime sperimentazioni in laboratorio e testare in campo i prototipi realizzati su use case come: robot per attività su linee e sostegni, utilizzo di esoscheletri in sede e sul campo, ispezioni delle stazioni elettriche con droni. Sul lungo termine, invece, Terna amplierà l’applicazione di queste tecnologie su tutta la rete elettrica nazionale, ovvero circa 75 mila km di linee e circa 900 stazioni elettriche gestite dall’azienda sul territorio italiano.
2023, i primi investimenti di Terna Forward
Oltre alle nuove soluzioni a supporto della manutenzione delle infrastrutture e della sicurezza del sistema elettrico, Terna Forward individuerà le realtà più promettenti e con le tecnologie di maggiore impatto per il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica, investendo direttamente nel loro sviluppo e nelle loro competenze. “Stiamo valutando alcuni investimenti. Abbiamo già qualcosa in pipeline e nel 2023 ci saranno le prime due, tre operazioni. Anche perché dobbiamo capire che cosa significa stare nell’ecosistema del venture capital”, anticipa Garri a EconomyUp. “Crediamo che il venture capital sia un modo per fornire servizi e valore anche alla nostra società, per capire come evolvono le tecnologie, come affrontare la transizione energetica ma anche come cambia il settore dell’energia elettrica, dove avranno un ruolo sempre più attivo e rilevante i ‘consumer’ e cosiddetti ‘prosumer’ “.
Il lavoro di innovazione in Terna
Terna ha avviato da tempo un intenso percorso di innovazione, mettendo alla base il cambiamento culturale che è una delle linee strategiche del Piano Industriale 2021-2025‘Driving Energy’ e viene sostenuto con un programma di corporate entrepreneurship chiamato Terna Ideas. “Fare innovazione in una grande azienda significa innanzitutto avere un metodo e un approccio condiviso che deve permettere a tutti di esprimere i propri talenti”, è il punto di Garri, che aggiunge: “L’innovazione rappresenta un driver strategico delle nostre attività e con Terna Forward abbiamo deciso di dedicare attenzione e risorse specifiche alle tecnologie più avanzate di digitalizzazione, con un approccio di open innovation, aprendoci ancor di più a collaborazioni con altre realtà e investendo su quelle a elevato potenziale di crescita”.
Terna sta già sviluppando circa 70 progetti di innovazione con un preciso approccio: gestire il portafoglio di innovazione con investimenti progressivi in funzione del livello di maturità della tecnologia. Sta già testando, ad esempio, il metaverso sia come spazio virtuale dove ricreare gli uffici sia come strumento per la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture a distanza. E ancora come modello digitale per lavorare da remoto e in sicurezza sugli impianti e sulle linee elettriche. Terna Forward guarderà soprattutto verso le tecnologie più disruptive. “Le nuove tecnologie avranno un ruolo chiave per abilitare la transizione energetica a beneficio dell’intero sistema elettrico”, conclude Garri. “In questo ambito, Terna ha previsto circa 1,2 miliardi di euro di investimenti, dei 10 miliardi di euro complessivi dell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, alla digitalizzazione e all’innovazione”