Nel mondo dell’innovazione tecnologica, capire quanto una tecnologia sia pronta per essere adottata su larga scala è cruciale. Non basta avere una buona idea: serve un metodo per valutare in modo oggettivo il livello di sviluppo di una tecnologia. È qui che entrano in gioco i Technology Readiness Levels, o TRLs.
Che cosa sono i Technology Readiness Levels?
I Technology Readiness Levels sono una scala di misurazione che indica lo stadio di maturità di una tecnologia. Introdotto per la prima volta dalla NASA negli anni ’70 per gestire il rischio tecnologico nelle missioni spaziali, questo sistema è stato poi adottato e adattato da numerose agenzie governative, aziende e istituzioni di ricerca in tutto il mondo, tra cui la Commissione Europea.
Il TRL fornisce un linguaggio comune tra ricercatori, ingegneri, investitori e policy maker per discutere l’evoluzione di una tecnologia, facilitando decisioni più informate su finanziamenti, partnership e strategie di sviluppo.
La scala dei Technology Readiness Levels: da 1 a 9
La scala dei TRL è composta da nove livelli, ciascuno dei quali rappresenta una fase distinta nel ciclo di vita di una tecnologia:
- Osservazione e segnalazione dei principi di base
È la fase più teorica: si tratta dell’identificazione dei concetti scientifici di base alla base della tecnologia. - Formulazione del concetto tecnologico e/o applicazione
Viene definita una possibile applicazione della teoria. Non esistono ancora prove sperimentali. - Dimostrazione analitica e sperimentale delle funzioni critiche
Si comincia a testare la validità del concetto attraverso simulazioni o esperimenti in laboratorio. - Validazione del componente o del sistema in laboratorio
La tecnologia viene sviluppata in forma prototipale e testata in ambiente controllato. - Validazione in ambiente rilevante
Il prototipo viene testato in un ambiente che simula le condizioni reali. - Dimostrazione del sistema/prototipo in ambiente rilevante
Un prototipo più avanzato viene testato in situazioni realistiche, ma ancora in condizioni controllate. - Dimostrazione del sistema in ambiente operativo reale
Il sistema è vicino al prodotto finale e viene testato in un contesto operativo reale. - Sistema completo e qualificato
La tecnologia è stata dimostrata e qualificata per l’utilizzo. Può essere prodotta e adottata. - Sistema provato e validato attraverso operazioni reali
La tecnologia è stata implementata e ha dimostrato il suo valore in operazioni quotidiane.
A cosa servono i Technology Readiness Levels?
Utilizzare i TRL permette di:
- Valutare il rischio tecnologico in progetti di R&D
- Facilitare la transizione dalla ricerca al mercato
- Migliorare la trasparenza nei finanziamenti pubblici e privati
- Definire con chiarezza obiettivi e milestone nei progetti tecnologici
Nell’ambito dell’Unione Europea, i TRL sono spesso utilizzati nei bandi di Horizon Europe per stabilire il livello di sviluppo richiesto o atteso per una determinata tecnologia.
Oltre i Trl: una visione più completa
Nonostante la loro utilità, i TRL non raccontano tutto. Non misurano ad esempio la prontezza commerciale, la scalabilità o l’accettazione del mercato. Per questo, molti esperti raccomandano di affiancarli ad altri strumenti di valutazione, come i Manufacturing Readiness Levels (MRL) o i Commercial Readiness Levels (CRL).
In definitiva i Technology Readiness Levels sono un potente strumento di valutazione, semplice ma efficace, che aiuta a tradurre idee innovative in tecnologie pronte per affrontare il mercato e le sfide del mondo reale. In un’epoca in cui l’innovazione corre veloce, capire a che punto si trova una tecnologia può fare la differenza tra un successo e un fallimento.