La finanza alternativa cresce in Europa: uno studio della Cambridge University dice che vale 3 miliardi di euro. Ma in Italia l’equity crowdfuinding, che è uno dei principali strumenti di finanza alternativa, stenta a decollare. Eppure le condizioni positive ci sarebbero. Lo ha ricordato Marco Bicocchi Pichi, amministratore delegato di Symbid Italia, in occasione del convegno Dalle startup alle PMI innovative. Crowdfunding e altri nuovi strumenti per fare impresa in Italia organizzato dallo Studio Jenny Avvocati, che è stato in qualche modo in debutto in società italiana della piattaforma olandese, di cui il business angel è anche socio insieme con Banca Sella (ne aveva parlato in anteprima a EconomyUp). In Italia, si diceva, ci sono più di 600 mila famiglie con un patrimonio superiore al mezzo miliardo di euro. Quindi le risorse non mancherebbero, ma finora sono stati completati solo quattro investimenti in crowdfunding per un totale di 1,3 milioni.
I problemi non mancano, ma neanche le opportunità. Symbid, fondata in Olanda nel 2011 e quotata in Borsa negli Stati Uniti, ha oltre 30mila investitori registrati e ha raccolto circa 7milioni di euro per 75 startup. In Italia è la prima ad avere come socio una banca. Adesso è in attesa dell’autorizzazione della CONSOB ad operare come portale equity crowdfunding. Le prime campagne di raccolta di finanziamenti dovrebbero partire nella seconda metà dell’anno. «Banca Sella non sarà solo fornitore dei servizi di pagamento, ma un vero partner strategico», dice Bicocchi Pichi. «Il target delle imprese che vogliamo attrarre per la raccolta di capitale è quello delle imprese eccellenti. Riteniamo che perché possa partire il mercato occorra offrire agli investitori “prodotti” di qualità».
► Qui puoi vedere la presentazione integrale di Symbid e del mercato potenziale dell’equity crwodfunding in Italia