Uno dei giochi più divertenti che il motore di ricerca Google ci mette a disposizione è l’analisi delle ricorrenze nelle ricerche delle parole. Da una rapida verifica di questi dati emerge come “Sostenibilità” sia diventato il nuovo hashtag di riferimento della business community. Sta mettendo seriamente in crisi quelli degli ultimi anni: Design, Digital Transformation, Agile e Innovazione. Non è una dinamica inaspettata, anzi molti di noi si auspicavano che le dimensioni, le dinamiche e la leadership del modello sostenibilità (Economica, Sociale e Ambientale) potessero diventare prioritari nei discorsi e nelle azioni di Istituzioni e operatori economici.
Sostenibilità, un principio su cui c’è unanimità
Quando si parla di sostenibilità applicata agli ambiti delle relazioni sociali, delle decisioni politiche e delle scelte di business esiste un tema di universalità che dobbiamo sempre considerare: bisogna agire in modo da costruire un modello comportamentale capace di soddisfare i bisogni e le necessità contingenti senza pregiudicare quelli delle generazioni che ci seguiranno in termini di progresso, sviluppo ed equità. Se questo principio ci trova tutti unanimi, quando passiamo all’azione iniziamo a individuare tutti quei vincoli e quei limiti che ci impediscono di comportarci in tal senso.
Come individui, come nuclei sociali, come partecipanti di una collettività, come membri delle istituzioni e come aziende, il nostro agire deve essere non solo condiviso e compreso, ma deve essere anche supportato ed incentivato.
Sostenibilità, come comprendere il perimetro e il significato
Ma come comprendere il vero perimetro e il significato corretto che tutti gli attori dovrebbero dare alla Sostenibilità? La risposta che la letteratura, i casi concreti e la dottrina accademica danno a questo quesito ad oggi è estremamente completa. Per dovere e spirito di conoscenza vi rimando all’esaustiva pagina di HBR sul topic “Sustainability”, non unica fonte come detto ma “casa” di Michael E. Porter e di Mark R. Kramer, autori del celebrato articolo “Creating Shared Value” (HBR 1/2011).
La sostenibilità impatta la capacità di un sistema economico di generare una crescita duratura nel tempo utilizzando oggi le risorse con saldo positivo verso il futuro, contribuendo alla crescita del capitale economico ed umano, tutelando e migliorando gli obiettivi di progresso sociale e ambientale.
Esiste un “purpose” o un “why” più operativo e motivante di questo? Una sintesi che identifica la strategia globale della gestione degli asset, della mission, della vision, del “MTP” (Massive Transformative Purpose , del posizionamento competitivo e delle modalità che si scelgono per presidiare e relazionarsi con tutto l’ecosistema di business. Non una convenzione stilistica o un’azione di marketing, non comunicazione o gestione della sola Corporate Responsibility.
Le dinamiche per una leadership “sostenibile”
Per capire come questa sintesi possa diventare una vera e propria leadership, pervadere e modificare il modo di gestire le aziende, di intendere le regole comuni e indirizzare i nostri comportamenti individuali come cittadini e come utenti, possiamo identificare le seguenti dinamiche:
- il mercato, che esprime sempre più sensibilità ai temi della sostenibilità, è capace di raggiungere una massa critica tale da indirizzare scelte e decisioni degli altri portatori di interesse (stakeholder);
- il legislatore, che sulla base di una visione di lungo periodo, ha la possibilità di definire regole premianti per chi investe tempo, risorse e persone secondo il perimetro della sostenibilità;
- gli investitori, che indirizzano le proprie decisioni sulla base della disponibilità di analisi quantitative e di evidenze numeriche, testimoniano la profittabilità superiore degli investimenti in aziende che hanno integrato la sostenibilità nel proprio business model;
- gli innovatori, che identificano nella sostenibilità il codice genetico per valutare il valore dell’innovazione come descritto nella Innoformula® (Ortenzi, Ciorra 2020), hanno come finalità quella di differenziare gli asset dei modelli di business in essere allontanandone la “data di scadenza” e di generare nuovi modelli di business profittevoli nel lungo periodo.
Queste dinamiche crescono e si manifestano con una velocità progressivamente accelerata da fattori esogeni (ad esempio cambiamento climatico, sviluppo tecnologico, pandemia). Stanno modificando la forma e la sostanza del modo di condurre non solo i modelli di business ma anche i modelli di relazione tra le differenti parti della società e del pianeta.
Nuove generazioni, legislatori, investitori e innovatori
È innegabile che la sensibilità delle nuove generazioni sia portatrice del purpose per la Sostenibilità. L’ingresso nel mondo del lavoro dei millennial e di tutte le generazioni post-millennial sta permeando le nostre aziende con questa visione rendendo sempre più osmotica l’esperienza delle persone come clienti, utilizzatori, cittadini e lavoratori.
L’impegno dei Legislatori e dei costruttori di regole dovrà seguire quello che le Istituzioni hanno delineato nei progetti di investimento e di finanziamento della ricostruzione post-pandemia senza esitazioni e senza mosse politiche, per non sottovalutare la risonanza e l’audience che le organizzazioni non governative e i movimenti civili stanno sviluppando sul tema. Le istituzioni finanziare di investimento stanno progressivamente prendendo posizione sul tema nelle loro strategie e linee guida per la selezione dei target di investimento, potendo anche contare sulla crescente disponibilità di framework condivisi e di ricerche accademiche che quantitativamente testimoniano il delta positivo delle performance delle aziende che hanno integrato la sostenibilità nella strategia aziendale come sopra esposto.
Il contributo degli innovatori è quello di integrare metodologie, strumenti, ruoli e modelli propri della Corporate Innovation e dell’Innovation Management con quelli della Sostenibilità Ambientale, Economica e sociale dando vita ad una nuova disciplina manageriale: l’Innovability. Disciplina manageriale che integra la leadership e la consapevolezza della sostenibilità e dell’innovazione come due scelte strategiche complementari e sinergiche.