L’innovazione nella sua declinazione della Corporate Innovation è stata la trasposizione in un contesto aziendale dell’inclinazione antropologica all’evoluzione dell’essere umano. La creazione del valore, del profitto e dello sviluppo è stata la condizione necessaria per la sopravvivenza delle imprese. Oggi questa sola condizione di sostenibilità utilitaristica non è più sufficiente. Sostenibilità è oggi l’hashtag di riferimento per la business community, come ho scritto in un mio precedente intervento, e copre diverse aree di senso e di azione.
Tutti gli indicatori economici, ambientali e sociali ci indirizzano verso una dimensione di futuro che avrà dinamiche differenti. Le scelte di valore del breve termine dovranno essere lette sulla base dei loro impatti nel futuro. Parafrasando un concetto che ho già espresso su tematiche sociali nel mio ultimo libro Innovation + Management (FrancoAngeli, 2020): “la somma degli interessi delle singole aziende di un ecosistema economico non coinciderà con il beneficio dell’ecosistema sociale e ambientale”.
La condizione necessaria e probabilmente sufficiente per la sopravvivenza dell’azienda e dei modelli di business sarà proprio quella di estendere il concetto di valore generato, come indicato da Porter e Kramer
Sostenibilità e innovazione, serve una leadership
Le aziende che comprenderanno di dover integrare nella propria strategia, nelle proprie organizzazioni, nei propri processi, nei propri strumenti e modelli l’Innovability riusciranno a considerare i vincoli e paradigmi dell’attuale posizionamento competitivo non come limiti invalicabili ma come occasioni per ripensare il proprio modelli di business in modo ambizioso e profittevole nel lungo periodo.
Gli strumenti, i processi e le metodologie dell’Innovability consentiranno alle aziende di essere attori di un impatto positivo in termini di sostenibilità e di innovazione. Consentiranno alle aziende di selezionare e di perseguire soluzioni innovative: nuove tecnologie, nuovi processi e strutture, nuove modalità per creare e capitalizzare il valore andando oltre i paradigmi e lo status quo strategico.
Abbiamo bisogno di una leadership per l’Innovability per ispirare e motivare i dipendenti delle aziende, per ripensare i modelli di business, le richieste e le aspettative dei clienti avendo allo stesso tempo un positivo impatto sociale e ambientale. Anche quando questa strategia non sia immediatamente compresa o fattibile nel breve periodo. Integrare la strategia con l’Innovability vuol dire dotarsi di strumenti operativi che supportino questo passaggio culturale.
Innovazione e sostenibilità, gli strumenti di certificazione
Proliferano strumenti di certificazione sul tema (esempio ISO 26000 e ISO 56000); sono sempre più disponibili e diventano standard modelli e strumenti operativi come la mappa degli stakeholder, trade off analysis, matrice di materialità, progettazione del Ciclo Biologico e Ciclo Tecnico, framework e indicatori (es SDGs, SRI, SASB) , Certificazioni (es. BCorp), si diffondono metodologie come il Cradle to Cradle® e tutto si integra con il corredo degli strumenti e delle metodologie dell’Innovation Management.
Un insieme di metodologie, processi, strumenti e iniziative che devono essere progettati, disegnati, applicati, personalizzati e perseguiti in modo consapevole, strutturato, sistematico, ricorrente, coerente e condiviso con l’ecosistema interno ed esterno ad ogni singola azienda. Ogni azienda individua la propria strategia dotandosi delle competenze interne o affiancandosi ad un team specializzato.
La “tensione strategica” verso nuovi modelli di business
Le aziende devono comprendere che questa scelta non riguarda solo la sinergia Innovazione e Sostenibilità ma tutto il modello di business e le singole aree aziendali. Esistono molti punti di ingresso: legale, finanziario, compliance, comunicazione e marketing ma nessuno è esaustivo.
I modelli di business di successo di un futuro sempre più attuale saranno espressione delle aziende che applicheranno questa strategia, questa “tensione strategica”.
La “tensione strategica” sarà la condizione delle aziende di successo, capaci di sentirsi a proprio agio con le incertezze di questo processo che inevitabilmente comporta rischi sia in termini di risultati finali che di guadagni. Ciò significa riconoscere in modo continuo le sfide, comprenderle per le esigenze di breve e di lungo periodo identificando potenziali soluzioni e aree di esplorazione.
La gestione di questi rischi e di queste incertezze in modo continuo con tutti gli stakeholder attraverso un impegno profondo, utilizzando il problem solving creativo, la collaborazione e le metodologie di innovazione risulterà essere la condizione più efficace.
La sostenibilità è la scelta strategica che identifica il purpose di ciascuna azienda mentre l’innovazione, o corporate innovation, è la scelta strategica che consente di sperimentare e industrializzare le possibili soluzioni per realizzare il purpose.
La sostenibilità è il fine, l’innovazione il come
La sostenibilità è il fine, l’innovazione è il come. La sostenibilità è il catalizzatore della nuova strategia e della nuova leadership, l’innovazione è l’opificio, la fucina delle soluzioni abilitanti che siano tecnologiche o non solo tecnologiche.
Occorre quindi avere consapevolezza che per essere leader di sostenibilità occorre innovare e che solo l’innovazione sostenibile sarà considerata vera innovazione dal mercato, dagli investitori, dalle istituzioni e da chi lavorerà nelle aziende.
Negli ultimi anni i protagonisti e i singoli attori dell’ecosistema di business hanno sviluppato strumenti di conoscenza, di comprensione, di consapevolezza e di condivisione per le tecnologie, per la digitalizzazione, per l’innovazione e per la sostenibilità.
Oggi le aziende devono capitalizzare e patrimonializzare tutto questo integrando le proprie iniziative operative e strategiche con l’Innovability.
Quello che facciamo tutti i giorni impatta su un futuro che progressivamente si avvicina perché “l’Innovability che piace alle persone sarà l’Innovability a cui piaceranno le persone, il nostro pianeta e forse altri pianeti”