La quarta rivoluzione industriale sta trasformando il panorama industriale con le tecnologie digitali, portando alla nascita e diffusione della smart factory, o fabbrica intelligente. A che punto siamo in Italia?
“Lo stato dell’arte della smart factory in Italia dipende da azienda ad azienda” spiega nel video di Economyup Alberto Scarabello, Business Development and Sales Director del Gruppo Omicron, provider di soluzioni smart factory per le aziende. “Oggi circa il 10-15% delle aziende dichiara di non aver ancora intrapreso questo percorso di digitalizzazione. Considerando che già si comincia a parlare di industria 5.0, non siamo ai blocchi di partenza ma c’è ancora molto da fare”.
Cosa si intende per fabbrica “intelligente”?
La smart factory si basa su tecnologie digitali che automatizzano i processi creando un sistema connesso, flessibile e, appunto, smart.
Le principali tecnologie impiegate partono da quelle già più affermate, come l’Industrial Internet of Things e l’Advanced analytics facendo uso di Intelligenza Artificiale e Machine Learning. C’è poi tutta la componente di realtà aumentata e realtà virtuale, che si connette anche alle sperimentazioni con strumenti legati al metaverso. Fino ad arrivare al digital twin, o gemello digitale: un modello che ne fornisce un’esatta fotografia in tempo reale del suo corrispettivo fisico, permettendo di monitorarlo e di testare vitualmente nuove soluzioni senza i connessi rischi.
Il cambio di paradigma: da prodotto con servizio a servizio con prodotto
Tutti questi strumenti aprono la strada a molteplici possibilità, spiega Scarabello: “Le principali aree di applicazioni dell’Industria 4.0 in fabbrica sono il monitoraggio dell’asset produttivo e non, l’efficientamento, e tutta una componente di training virtuale per l’addestramento degli operatori in funzione delle specifiche esigenze del cliente.”
L’adozione di tecnologie e modelli di smart factory acquisce sempre più importanza nel contesto di business di oggi, dove si sta assistendo a un cambio di focus tra prodotto e servizio: il servizio diventa più importante del prodotto a cui è associato, e sempre più le aziende dovranno essere in grado di gestire un’offerta basata sul servizio.
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