Siram è un’azienda italiana con quasi 100 anni di esperienza nella gestione dei servizi energia e nella manutenzione impianti di edifici complessi pubblici e privati. Con oltre 3.100 dipendenti, da luglio 2014 è controllata dalla francese Veolia. Leader a livello mondiale nella gestione ottimizzata delle risorse ambientali nei settori energia, acqua, rifiuti, nel 2015 ha registrato un fatturato a livello mondiale pari a 24,9 miliardi di euro.
Da circa 7 mesi Fabrizio Locchetta è Chief Information Officer di Siram e il suo primo obiettivo è guidare il Dipartimento di Information Technology verso un cambiamento culturale che accompagni la trasformazione digitale in azienda. «Per questo è stato da poco avviato un percorso di formazione dedicato all’intero team dell’Information Technology di Siram. Il percorso formativo è incentrato più sulla metodologia di approccio al lavoro e meno sulla tecnologia, e oltre a coinvolgere tutto il team IT, è rivolto anche ad alcuni colleghi chiave del business», spiega Locchetta.
Su questa linea di rinnovamento culturale è stato creato un comitato dedicato all’innovazione, concepito per essere un organo multidisciplinare, formato da rappresentanti delle diverse Funzioni aziendali, dalla Direzione commerciale alla Direzione IT, mantenendo anche il collegamento con il territorio, fondamentale per Siram. Il comitato si riunisce ogni 4-6 settimane e ha il compito di valutare, assecondare e coordinare le idee che nascono dalle diverse Funzioni aziendali.
Parallelamente è stato avviato un progetto denominato Innovaton Map, guidato dall’Innovation Manager Carlotta Dainese. L’Innovation Map, pensato come un gioco, ha l’obiettivo di stimolare le idee innovative che nascono all’interno dell’organizzazione. Tramite la Intranet aziendale sono stati coinvolti 1.700 dipendenti, di cui ben 1.000 hanno risposto proponendo iniziative. Questo processo di trasformazione complessiva in Siram ha ovviamente affrontato alcune criticità: «lo scetticismo e la resistenza sono fattori essenziali, che non bisogna combattere, ma cercare di scardinare, coinvolgendo sempre di più le persone e stimolando soprattutto le risorse più giovani in azienda», spiega Locchetta. «Tuttavia la curiosità e la paura di trovarsi a fare un mestiere nuovo hanno spinto i dipendenti coinvolti a impegnarsi in prima persona nel processo di trasformazione».
Elemento fondamenale in questo cambiamento è il sostegno del top management: l’amministratore delegato in prima persona crede nella necessità di adottare tecnologie sempre più digitali e nel minor tempo possibile. «Veolia è una multinazionale francese che sta investendo molto in innovazione digitale e che offre l’occasione di far lavorare i dipendenti su sperimentazioni negli ambienti più avanzati. Noi abbiamo contratti quadro a livello gruppo con attori come Amazon e Google, che consentono tutti i giorni di accedere a piattaforme di sviluppo in Cloud», conclude Locchetta.