Al via un nuovo appuntamento dedicato alla sharing economy per capire lʼimpatto e lʼevoluzione di questo fenomeno anche in Italia, per riflettere sulle specificità dellʼeconomia collaborativa rispetto ad altre forme di economia e lavoro digitale, e conoscerne opportunità da cogliere e sfide da indirizzare.
Impatto Sharing è il titolo della quarta edizione di Sharitaly, in programma martedì 15 e mercoledì 16 novembre a BASE Milano, evento dedicato allʼeconomia collaborativa in Italia, nato nel 2013 su iniziativa di Collaboriamo (organizzazione che offre consulenza e servizi sulla sharing economy) e TRAILab (laboratorio di ricerca sulle azioni trasformative dellʼUniversità Cattolica di Milano).
Dalla casa ai trasporti, dal turismo al welfare, fino alla finanza, alla mobilità, alla cultura, al lavoro, alla scienza: Sharitaly traccia una fotografia di questo fenomeno per capirne lʼimpatto e le dinamiche di crescita nei diversi settori della nostra economia. In uscita insieme a Sharitaly il terzo rapporto annuale de La Mappatura piattaforme collaborative, con tutti i numeri della sharing economy in Italia e il quarto Report sulle piattaforme di crowdfunding, a cura di Marta Mainieri (Collaboriamo) e Ivana Pais (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).
Si calcola ad esempio che, nel 2016, le piattaforme italiane di sharing economy siano 138 e 70 quelle di crowdfunding, per un totale di 208. Numeri che, rispetto alle 187 complessive del 2015 (118 sharing e 69 crowfunding), delineano un incremento pari allʼ11%.
“Quello che stiamo osservando è che i processi collaborativi si stanno diffondendo con velocità e maturità differenti in tutti i mercati”, afferma Marta Mainieri di Collaboriamo. “Per questo nella quarta edizione di Sharitaly vogliamo fare il punto sulle opportunità e le sfide che lanciano e sullʼimpatto che generano in Italia in ben 10 differenti settori: dalla finanza, alla mobilità, al turismo, all’abitare e così via”.
“Lʼeconomia collaborativa non è un settore o un modello di business, è un approccio che mette in discussione i rapporti consolidati tra economia e società” prosegue Ivana Pais dellʼUniversità Cattolica di Milano. “Questʼanno ci interrogheremo sullʼimpatto dei modelli collaborativi sulle principali sfere della nostra vita, tra luci e ombre: il lavoro, la crescita, la felicità, la sostenibilità e la socialità”.
►Fotografia della sharing economy in Italia. Cohousing, co-working, nuovi servizi per l’ospitalità, servizi per il trasporto urbano ed extra-urbano come car e bike sharing, ridesharing e carpooling (come BlaBlaCar), strumenti per la finanza collaborativa (es. Crowdfunding e Blockchain), laboratori artigianali pubblici, forme di crowdsourcing per facilitare la ricerca scientifica (es. Citizen Science), open data per il governo locale, processi collaborativi per ripensare prodotti e servizi nelle aziende, centri culturali di nuova concezione con programmazione collaborativa. Sharitaly dà voce ai protagonisti di questi fenomeni, ai ricercatori, ai progettisti, settore per settore. Luci e ombre, opportunità e sfide analizzati in dieci diversi mercati: 1) casa e abitare collaborativo; 2) cultura; 3) dati e governance delle città; 4) finanza distribuita e collaborativa (blockchain e crowdfunding); 5) lavoro, nuovi spazi, nuove professionalità, nuove regole; 6) design e manifattura 4.0; 7) turismo e mobilità; 8) processi aziendali; 9) scienza dei cittadini; 10) welfare e territorio. Analisi, riflessioni e tavoli di lavoro.
Sullo sfondo della sharing economy alcuni importanti temi economici e sociali: come sta cambiando il nostro modo di lavorare, di produrre, di fruire e di offrire prodotti e servizi? Qual è l’impatto dellʼeconomia collaborativa sulla crescita, sullʼinclusione sociale e sulla qualità del lavoro e della vita? Qual è il valore della fiducia e delle relazioni sociali negli scambi economici? Come regolare il lavoro e proteggere i consumatori? Presentazione di dati, analisi, esperienze raccontate dai protagonisti e commentate da studiosi, seminari: Sharitaly sarà un momento di condivisione e di elaborazione, con tavoli di lavoro tematici, tra operatori, ricercatori, policy maker, per capire gli impatti dellʼeconomia collaborativa nei diversi settori. Laboratori e formazione. In programma veri e propri laboratori su come costruire piattaforme collaborative o su come utilizzare gli open data. Per le aziende workshop dedicati ai processi di co-creazione di servizi e prodotti per approfondire nuovi modi di fare marketing e comunicazione, di gestione delle risorse umane, e Corporate Social Responsability (Csr).
Sharitaly si rivolge a un ampio pubblico, non solo di addetti ai lavori: aziende e professionisti, che vogliono approfondire le opportunità offerte dallʼeconomia collaborativa; operatori del settore e istituzioni pubbliche; cittadini attivi, studenti, utenti della sharing economy. Chi siamo. Sharitaly è (naturalmente) un evento collaborativo con contributi di ricercatori e università, aziende, consulenti, soggetti privati della sharing economy.
Coordinano i lavori Marta Mainieri di Collaboriamo, organizzazione che offre contenuti, formazione e consulenza sulla sharing economy e Ivana Pais, TRAILab, Università Cattolica del Sacro Cuore. Sharitaly è patrocinato da Fondazione Cariplo, sostenuto da Intesa Sanpaolo e Leroy Merlin, e ospitato per il secondo anno consecutivo in BASE Milano, una scelta in linea con le tematiche proposte dalla due giorni. Collaboriamo Collaboriamo si occupa di sharing economy offrendo contenuti, studi, formazione e consulenza a startup, aziende e amministrazioni pubbliche che vogliano conoscere e approfondire le opportunità offerte dallʼeconomia della collaborazione, progettare un nuovo servizio o sviluppare partnership con le piattaforme esistenti.
TRAILab Transformative Actions Interdisciplinary Laboratory (TRAILab) è un laboratorio dellʼUniversità Cattolica del Sacro Cuore orientato alla co-produzione di conoscenza a elevato impatto sociale. BASE Milano È il progetto per la cultura e la creatività che ha visto rinascere e restituire alla città gli storici spazi dellʼex Ansaldo come luogo di produzione culturale, sperimentazione e condivisone grazie ad Arci Milano, Avanzi, esterni, h+, Make a Cube³ con il Comune di Milano e il sostegno di Fondazione Cariplo. BASE Milano è un esperimento dʼinnovazione e contaminazione culturale tra Arte, Creatività, Impresa, Tecnologia e Welfare, che si traduce oggi nel coworking burò, nella lounge e bar sempre aperti, casaBASE, la nuova foresteria-residenza, gli spazi per mostre ed eventi temporanei, un auditorium e una zona organizzata come una kunsthalle con laboratori, workshop, unʼarea falegnameria. Un vero e proprio ecosistema creativo, con lʼesplicita vocazione di innovare il rapporto fra cultura ed economia.