L’innovazione trasforma anche l’acquicoltura. La coltura in acque dolci o marine di specie soggette alla pesca mediante particolari tecniche di semina, allevamento e cattura (detta anche acquacoltura) ha attirato 24,7 milioni di dollari di investimenti negli ultimi tre mesi in tutto il mondo. I round di investimento sono stati quattro.
Ecco due realtà che sta innovando l’acquicoltura (più un tema caro agli ambientalisti).
Il fondo londinese che investe in aziende della blue economy
Il fondo Ocean 14 Capital, organizzazione con sede a Londra focalizzata sulla cosiddetta “blue economy”, ha ricevuto 30 milioni di euro da Ingka Investments, il braccio di investimento di Ingka Group,. In precedenza aveva registrato un impegno di 10 milioni di euro da parte del fondo sovrano del Principato di Monaco a settembre 2022.
Fondato a novembre 2021, Ocean 14 Capital ha raccolto finora 130 milioni di euro. Con le nuove risorse, il fondo di impatto (impact fund) punta a far crescere il suo portafoglio fino a 20-25 aziende entro tre anni. La società ha già investito in quattro società, tra cui Tilabras, SyAqua, AION e MITO. Il suo obiettivo è salvare gli ecosistemi marini con l’innovazione.
Acquaconnect, la piattaforma per la supply chain nell’acquicoltura
Aquaconnect, piattaforma di gestione dell’acquicoltura con sede in India, si è assicurata un round di serie A da 15 milioni di dollari. Utilizzerà il nuovo capitale per costruire il suo portafoglio di prodotti, sia per i servizi pre-raccolta che post-raccolta.
Aquaconnect sta affrontando le inefficienze del settore con una piattaforma di acquicoltura che organizza e digitalizza la logistica della catena di approvvigionamento e crea maggiore trasparenza nella supply chain.
L’app mobile Aquaconnect offre ai piccoli produttori una varietà di strumenti e servizi lungo tutta la catena del valore. Gli allevatori di pesci e gamberetti possono accedere a servizi di consulenza per aumentare la produttività agricola, gestire elementi come la qualità dell’acqua e la salute acquatica e connettersi con le banche per il finanziamento.
La piattaforma include anche un mercato, dove i produttori possono fare acquisti, e l'”Aquabazaar”, che mette in contatto gli agricoltori con i potenziali acquirenti. Tutti questi servizi mirano a garantire ai piccoli proprietari di gamberetti e agli allevatori di pesce maggiori ricavi.
Allevamento di polpi, non solo danni per l’ambiente: è “disumano”
I legislatori di Washington stanno spingendo per vietare un’industria prima che metta radici: quella dell’allevamento di polpi.
I politici hanno raccolto testimonianze pubbliche sulla questione durante un’audizione della commissione per l’agricoltura e le risorse naturali della Camera. Gli allevamenti di polpi, dicono, potrebbero causare un disastro ambientale. Inoltre sarebbe disumano. Il documentario di Netflix, intitolato “My Octopus Teacher”, mostra che i polpi sono esseri intelligenti che risolvono problemi e provano emozioni, come gioia e tristezza. Tuttavia sono anche richiesti come fonte di cibo. “I polpi sono molto intelligenti, capaci di risolvere i problemi e hanno la capacità di provare emozioni complesse”, ha sostenuto Amanda Fox dell’Animal Rights Initiative.
Durante le testimonianze, Fox ha citato un rapporto della London School of Economics che concludeva che i polpi erano creature senzienti. Il bando agli allevamenti aiuterebbe anche a evitare un disastro simile a quello del 2017 vicino alle isole di San Juan, quando un recinto è crollato, rilasciando circa 260.000 salmoni non nativi nello stretto di Puget.
Quali sono i temi di innovazione digitale di tendenza sulla scena internazionale? Come se ne parla? In questa rubrica trovate il più “caldo” della settimana, con gli articoli che meglio lo raccontano, individuati grazie al lavoro fatto per EconomyUp da uno speciale radar: il software QuSeed sviluppato da Startup Bakery, che analizza oltre 1000 fonti web internazionali sintetizzate nell’indice IDR ed elabora i dati di investimento raccolti da Crunchbase (qui potete leggere i dettagli del metodo di analisi).