Nuovo governo per il prossimo quadriennio di Roma Startup, organizzazione no-profit che presidia l’ecosistema startup e venture della Capitale. L’assemblea dell’associazione ha confermato alla guida il Presidente Gianmarco Carnovale, con due vicepresidenti: Flavia Marzano e Alessandro Nasini. Stefano Pighini (LVenture Group) è stato designato nel ruolo di Tesoriere.
Svoltasi in videoconferenza, l’assemblea si è aperta con la relazione di fine mandato del Presidente Gianmarco Carnovale, che ha illustrato ai soci gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da perseguire. Sono seguiti diversi interventi, da cui è emersa la volontà di rafforzare lo spirito di network che caratterizza l’organizzazione, la cui natura è basata su un rapporto di collaborazione competitiva tra gli stakeholder della filiera, confermando tutti l’intento comune di voler costruire per Roma un ruolo centrale nel bacino Mediterraneo per la nascita e sviluppo di nuove imprese tech globali.
“Sono onorato della piena fiducia rinnovatami dagli associati” ha dichiarato il Presidente Gianmarco Carnovale “ma allo stesso tempo cosciente dell’onerosità della sfida della nuova fase a cui si affaccia il nostro settore, ed in cui servirà tutto il sostegno e la competenza dei consiglieri, degli associati e delle organizzazioni ed istituzioni con cui collaboriamo: Roma Startup è cresciuta insieme all’ecosistema passando da essere una piccola associazione all’essere un fondamentale presidio di know-how, di networking internazionale e di propositività in favore di un comparto socioeconomico altamente strategico, e lavorerà avendo chiaro il ruolo che può e intende svolgere con gli altri territori dell’innovazione come trampolino per la crescita dell’intero Paese”.
Il nuovo Consiglio Direttivo sarà composto dallo stesso Gianmarco Carnovale (Mentor Co), Simonetta Cavalieri (Social Innovation Society), Simone Demelas (Startup Weekend), Ilaria Fava (Fava Legal), Davide Fioranelli (Lumen Ventures), Aleardo Furlani (Innova), Flavia Marzano (The Smart City Association Italy), Alessandro Nasini (Startalia) e Luca Ruggeri (Platform Design).
Che cos’è Roma Startup
Roma Startup è un’associazione no-profit che raggruppa gli stakeholder della filiera del Venture Business, o ecosistema startup, operanti nel territorio metropolitano di Roma o in sinergia con questo: operatori qualificati che a loro volta partecipano in azionariato in startup o collaborano con startup costituendone direttamente o indirettamente il terreno di nascita e crescita.
Nata nel 2012 per iniziativa di otto soci fondatori, oggi è la maggiore organizzazione terroriale di settore operante in Italia e raccoglie oltre 70 membri di differente natura e dimensione: scuole ed atenei universitari, incubatori ed acceleratori, venture builder, holding e fondi di investimento in seed e venture capital, advisor e business angel, altre associazioni e fondazioni, medie e grandi aziende attive in programmi di open innovation. I soci di Roma Startup condividono metodologie proprie del venture business internazionale, mutuando schemi finalizzati al sostegno diffuso e iterativo all’imprenditorialità nell’innovazione già instaurati con successo nelle maggiori città del mondo.
L’associazione opera con il fine ultimo di fare dell’area metropolitana di Roma – in sinergia con altri territori – uno snodo importante dell’economia dell’innovazione, e persegue l’obiettivo svolgendo attività di advocacy, diffondendo cultura e grammatica di settore attraverso cui favorire le connessioni tra attori locali e internazionali, nonché coordinandosi e collaborando attivamente con le istituzioni locali, nazionali e dell’Unione Europea e in connessione e in rete con altre realtà no-profit aventi finalità simili in Italia, nell’Unione Europea e globalmente.
Roma Startup pubblica la Rome Startup Map, cura il festival internazionale Rome Startup Week, coordina i format di incontri dell’Open Innovation Club e di Roma Startup Connect, ha sviluppato la proposta di riforma Startup Act 2.0, ed è promotrice di numerose altre iniziative nonché contributor nelle strategie di sviluppo socioeconomico del Comune di Roma Capitale, della Regione Lazio e del Governo Italiano.
Ecosistema Startup e Venture, in Italia servono nuove normative
La dimensione dell’ecosistema italiano delle startup tecnologiche, nonostante i passi avanti fatti negli ultimi anni, rimane prossima ad un fallimento di mercato.
Il gap culturale sulle metodologie internazionali del Venture Business ci vede disallineati con le economie OCSE, sia nella identificazione di nuove imprese tecnologiche ad ambizione globale che nella disponibilità di capitale di rischio per queste particolari imprese. Non sono infatti gli imprenditori di talento a mancare, ma un quadro legislativo che migliori il processo di selezione e sostegno al talento, che acceleri la crescita dell’imprenditorialità nel mondo della ricerca, e che sia maggiormente improntato a superare lo scoglio culturale, che ancora fa sì che ricchezza e risparmio finiscano in mattoni e speculazioni di breve respiro anziché nella creazione di valore aggiunto e posti di lavoro.
L’Italia necessita di una revisione normativa che superi le stratificazioni e le incongruenze legislative e produca un modo efficace per identificare quelle startup scalabili che gli altri Stati si contendono, imprese ad alto potenziale a cui garantire condizioni fiscali e burocratiche migliori perché abbiano successo e generino posti di lavoro di qualità. Serve quindi la costruzione di un ruolo della Pubblica Amministrazione come abilitatore ed acceleratore anziché come ostacolo a queste nuove imprese; una regolamentazione progressiva per la gestione degli investimenti; un superamento del campanilismo culturale che porta alla dispersione di iniziative che nei paesi concorrenti sono concentrate in grandi poli metropolitani; servono molti più gestori di Venture Capital – auspicabilmente attirando dall’estero quelli guidati da imprenditori e tecnologhi, in grado di produrre risultati – con fondi ben più consistenti degli attuali.
Come associazione orizzontale di operatori specializzati nei diversi passaggi della filiera in cui nascono e crescono le startup, Roma Startup si propone di sostenere nella messa a punto di una legislazione adeguata alle dimensioni dell’economia nazionale.