Ci siamo quasi: si fa sempre più vicina COP27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022, che si terrà dal 6 al 18 novembre 2022 a Sharm El Sheikh, in Egitto. Un appuntamento fondamentale per proseguire il lavoro svolto nella precedente edizione avvenuta a Glasgow lo scorso anno, COP26, nel trattare il tema quantomai urgente e attuale del climate change e della sostenibilità.
Per fornire dati e una chiavi di lettura necessari a comprendere il complesso scenario attuale in vista dell’evento, ESG360 ha lanciato la rubrica “Road to COP27“: una raccolta di voci, dai report scientifici alle dichiarazioni degli stakeholder, fino agli appelli lanciati dal mondo ambientalista e alle analisi economico-finanziarie – tutti i tasselli necessari ad arrivare preparati al più importante appuntamento internazionale per il futuro nostro e del nostro pianeta.
La conferenza dello scorso anno ha ribadito come il cambiamento climatico sia passato dall’essere una questione marginale a diventare una priorità globale. Una questione che interessa tutti, dai singolo alle istituzioni fino alle aziende, che sempre più negli ultimi anni si stanno aprendo a modelli di innovazione sostenibile, mirate a raggiungere uno sviluppo economico eliminando al contempo l’impatto negativo di questo processo sui sistemi ecologici, sulla salute umana e sul benessere della collettività.
Tante e complesse le sfide che andranno affrontate nel corso dell’evento.
COP27 sarà prima di tutto occasione per aggiornare gli impegni dei governi sulla riduzione delle emissioni, nonché fare il punto sullo stato degli investimenti sulle rinnovabili. Sarà riaperto poi il confronto sul tanto discusso fondo da 100 miliardi annui in sostegno alle nazioni in via di sviluppo, senza dimenticare il tema centrale della finanza climatica.
Questioni molto sfaccettate che segneranno un percorso verso modelli più sostenibili che non può più essere rimandato, ma che deve tenere conto di tanti elementi e delle molteplici ramificazioni di ogni provvedimento.