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Ritorno al Sud: l’ingegnere che lascia Microsoft a Milano per Flazio.com a Catania

La storia di Alessio Cantarella, ingegnere della Microsoft tornato a Catania per lavorare in Flazio.com e ritrovare un equilibrio nella sua vita lavorativa

Pubblicato il 15 Apr 2021

Flazio, il team

Con la diffusione dello smart working determinato dall’emergenza sanitaria, ha cominciato ad affermarsi anche una tendenza di ritorno al sud per molti lavoratori “fuori sede”: sia come south working, sia come vero e proprio rientro in aziende del territorio. In alcuni casi, questo ritorno alle origini è stato occasione di scoprire un nuovo equilibrio nella propria vita lavorativa.

Ne abbiamo parlato con Alessio Cantarella, 35 anni, ingegnere informatico che ha deciso di lasciare Milano e la Microsoft per lavorare come CTO in Flazio.com – la piattaforma italiana per la costruzione dei siti web in modalità fai-da-te.

Cominciamo da te: hai sempre avuto la passione per l’IT?

Fin da bambino le mie grandi passioni sono sempre state le lingue straniere (parlo fluentemente inglese, tedesco, francese e spagnolo) e i linguaggi di programmazione. A 13 anni ho cominciato a costruire siti web; a 16 avevo già decine di clienti, tra i quali il liceo scientifico che frequentavo, il sindaco del paese in cui vivevo e il filosofo Manlio Sgalambro (noto soprattutto come autore dei testi di Battiato).

Qual è stato il tuo percorso formativo e lavorativo?

Durante gli studi universitari ho lavorato come freelancer per piccole imprese locali. E poi, nel 2011, dopo aver conseguito la laurea specialistica in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Catania, mi sono trasferito a Milano, dove ho lavorato come Consultant in Reply, seguendo clienti in ambito banking e insurance; in Banca Sistema, prima come Web Developer e poi come Data Manager; infine come Premier Field Engineer in Microsoft.

Cosa ti ha spinto a lasciare il tuo lavoro in Microsoft per entrare in Flazio.com?

Il mio lavoro in Microsoft era molto interessante, ma al tempo stesso parecchio stressante. Seguivo decine di clienti in giro per l’Europa e viaggiavo tantissimo, ogni giorno dormivo in un hotel di una città diversa. Il burnout era dietro l’angolo, così ho cominciato a guardarmi intorno alla ricerca di un nuovo progetto che mi potesse dare serenità , ma che mi stimolasse alla stessa maniera.

Contemporaneamente nei weekend frequentavo un master universitario di secondo livello in ICT (Information and Communication Technology) Management presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Durante il corso di Time Management, sono stato illuminato dalla storiella del manager e del pescatore.

Ce la racconti?

C’è un manager americano che, in affanno per lo stress, decide di prendersi un periodo di vacanza in una piccola isola greca. Una mattina presto, camminando sul molo, vede una piccola barca e un pescatore che sta scaricando una cassa di tonno.
Incuriosito, il manager gli chiede: “quanto ci hai messo a pescarli?”. “Un paio d’ore” risponde il pescatore.
“E come mai non stai fuori più tempo per pescare più pesci?” ribatte il manager.
“Perché questo pesce basta a sostenere la mia famiglia e anche per regalarne un po’ ai miei amici” spiega il pescatore.
“E come trascorri il resto del tempo?” chiede incredulo il manager.
Il pescatore sorride e gli risponde: “Gioco con i miei figli, sto con mia moglie, passo del tempo con i miei amici…”.
Il manager sorride a sua volta e, con l’aria di chi la sa lunga, gli dice: “Sai, io ho un MBA e posso darti una mano. Vedi, se tu dedicassi più tempo a pescare, potresti acquistare una barca più grande. All’aumentare dei profitti potresti comprarne ancora più grande e poi altre ancora. Non avresti più bisogno di un intermediario, perché potresti vendere direttamente ai clienti. Ovviamente dovresti lasciare quest’isola e trasferirti a New York, dove potresti gestire l’espansione e internazionalizzazione dell’azienda affiancato dal giusto management”.
Allora il pescatore, un po’ perplesso, domanda: “Ma quanto tempo richiederebbe tutto questo? Io ho già quarant’anni”.
Al che il manager risponde: “Fra venti, venticinque anni al massimo, potresti lanciare una IPO, vendere le azioni della tua azienda e diventare davvero ricco, milionario!”.
“E poi?” chiede il pescatore.
“E poi potresti finalmente lasciare il lavoro e trasferirti in una piccola isola greca, potresti pescare un po’, giocare con i tuoi figli, stare con tua moglie e trascorrere del tempo coi tuoi amici”.

E così hai preferito anticipare il risultato, hai scelto di tornare al Sud, per avere più tempo per vivere la tua vita.

Ad agosto ero in vacanza in Sicilia e, tramite amici comuni, ho conosciuto Flavio Fazio (CEO e Founder di Flazio.com) che mi ha parlato dell’intero progetto e della mission aziendale, suscitando la mia curiosità.

Tornato a Milano, ho subito approfondito: ho provato questa piattaforma, che permette di costruire un sito web in modalità completamente visuale, senza l’utilizzo di codice, e vi ho riconosciuto un potenziale enorme. Onestamente non credevo che fosse possibile costruire un’azienda del genere partendo da zero a Catania… Flavio mi ha fatto ricredere! Così ho fatto la valigia e ho prenotato un volo solo andata per Catania.

Parlaci un po’ della piattaforma

Flazio.com è una piattaforma che permette a individui ed aziende di costruire siti web in modo semplice e intuitivo, a costi contenuti. Utilizzando i suoi strumenti è possibile creare ogni tipo di sito: dal semplice sito web dell’azienda, a e-commerce, booking di alberghi, palestre, servizi e così via.

Specialmente con la pandemia e la conseguente spinta alla digitalizzazione, si è rivelato uno strumento molto apprezzato dalle aziende per costruirsi una presenza in rete e un’attività online rapidamente, senza ricorrere a professionisti con costi proibitivi: a marzo 2020 ha registrato un picco di richieste del +200%!

Inoltre, per accelerare ulteriormente il processo di digitalizzazione del nostro Paese, nel 2020 siamo diventati registrar accreditati presso il NIC (il centro informatico nazionale del governo italiano) e a dicembre abbiamo lanciato il servizio Flazio Domains, che permette l’acquisto dei domini “.it’’ al prezzo più competitivo del mercato (3,99 € / anno per sempre!).

Effetto pandemia sui siti: la corsa delle aziende all’ecommerce e al  web “democratico”

Di cosa ti occupi in Flazio.com?

Qui ho il ruolo di CTO (Chief Technology Officer), cioè sono il responsabile dell’area tecnica. Coordino tutti i membri del team e seguo gli sviluppi dei tantissimi progetti presenti all’interno della nostra piattaforma, che spaziano dai componenti più semplici (come Testo e Immagine) fino ad arrivare ai plugin più complessi che permettono ai nostri clienti di gestire i loro business (e-commerce, booking di alberghi e servizi, immobiliare…). Inoltre, tutti i servizi che offriamo (mail, SEO, marketing, ecc.) sono integrati, quindi gli utenti non devono installare nulla: gli basta un PC e una connessione a internet.

Cosa ci dici di vantaggi e difficoltà riscontrati a Catania?

I vantaggi sulla qualità della vita sono innumerevoli: non dirò nulla sul cibo, che è un cliché, ma ad esempio a Milano vivevo in un monolocale in periferia, a Catania abito in un loft in centro; qui l’ufficio dista meno di 10 minuti in macchina da casa mia; la domenica posso andare a pranzo a casa dei miei genitori; a Catania ho molti più amici.

Per contro, dato che Milano attrae la maggior parte dei talenti e degli ingegneri neo-laureati, a Catania riscontro una grande difficoltà quando devo trovare figure specializzate da assumere per sviluppare i nostri progetti.

Un consiglio per chi sta prendendo in considerazione il rientro al Sud?

Ai miei colleghi che lavorano nel mondo IT suggerirei: fatelo, mettetevi in gioco. (Magari date anche un’occhiata alle posizioni aperte sul nostro sito!) Sarete tra i pionieri che contribuiranno a ridurre secoli di divario tra Nord e Sud!

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