La Regione Toscana intende sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione del sistema produttivo toscano attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate. Ha da poco avviato due interventi atti a sostenere gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese toscane, anche al fine di favorire la transizione ecologica.
Le agevolazioni sono previste sia in termini di contributo diretto che come sovvenzione agli interessi da pagare su eventuali prestiti.
Il primo intervento sostiene la cooperazione tra Grandi Imprese e MPMI, con eventuale supporto di organismi di ricerca, con una dotazione finanziaria complessiva di 21 milioni di euro (di cui 17 milioni per contributo diretto).
Il secondo intervento sostiene MPMI e MidCap, in forma singola o associata, con eventuale supporto di organismi di ricerca, con una dotazione finanziaria complessiva di 49 milioni di euro (di cui 39 milioni per contributo diretto).
L’intervento deve essere localizzato nel territorio della Regione Toscana ed interessare una unità produttiva locale del soggetto beneficiario. Le imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della domanda dovranno impegnarsi ad aprirla antecedentemente alla presentazione della prima richiesta di erogazione dell’agevolazione.
Regione Toscana: a chi si rivolgono gli interventi e quali progetti finanziano
Il primo intervento riguarda progetti di Ricerca e Sviluppo in cooperazione tra Grandi Imprese con almeno tre MPMI. Il secondo intervento è invece rivolto a MPMI e MidCap che possono presentare progetti sia in forma singola che aggregata. Gli Organismi di Ricerca possono essere coinvolti in entrambi i casi.
Per i progetti realizzati in raggruppamento nessun soggetto potrà sostenere più del 70% o meno del 5% (10% nel caso di Grandi imprese) dei costi complessivamente ammissibili. Gli Organismi di Ricerca non potranno invece superare globalmente il 30% e singolarmente dovranno almeno raggiungere del 10% dei costi ammissibili.
A seconda della tipologia di intervento i soggetti che possono partecipare risultano pertanto:
- Grandi Imprese (GI);
- Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI);
- Piccole imprese a media capitalizzazione (MidCap);
- Organismi di ricerca che operino come soggetti co-proponenti.
I progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale che vengono finanziati da entrambi gli interventi devono riguardare tematiche connesse alla Smart Specialization Strategy della Regione Toscana e devono prevedere un grado di innovazione con almeno un TRL7 di arrivo.
Le Priorità Tecnologiche evidenziate dalla Strategia elaborata dalla Regione Toscana riguardano nello specifico:
- Tecnologie digitali
- Tecnologie per la manifattura avanzata
- Materiali avanzati e nanotecnologie
- Tecnologie per la vita e per l’ambiente
Gli Ambiti Applicativi individuati dalla Strategia e le corrispondenti Missioni Strategiche riguardano invece:
- Ambiente ed Energia (circolarità e neutralità carbonica);
- Cultura e Beni Culturali (facilitare l’accesso al patrimonio culturale, la conservazione dei beni culturali, artistici e architettonici, la libera espressione culturale e creativa);
- Salute (miglioramento della salute dei cittadini, sostenibilità del sistema sanitario e competitività delle imprese, potenziamento della ricerca e innovazione nel settore della salute);
- Smart Agrifood (sistemi agricolo-forestali sostenibili ed intelligenti, produzioni agro-alimentari di alta qualità);
- Impresa Intelligente e Sostenibile (transizione digitale, produzioni sostenibili).
Investimenti e finanziamenti previsti
I progetti di Ricerca e Sviluppo per il primo intervento dovranno prevedere un investimento minimo di 1,5 milioni di euro ad un massimo di 3 milioni. Per il secondo intervento invece la misura minima di investimento previsto è di 250 mila euro e la massima è di 1,5 milioni di euro.
Le spese che possono essere rendicontate e che sono oggetto di finanziamento riguardano:
- Il personale impiegato nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto dell’iniziativa, rendicontato secondo dei “costi standard” predefiniti;
- gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
- i costi di beni immateriali comprendenti consulenze, servizi, acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how (per un massimo del 35% dell’investimento totale);
- le spese relative al materiale utilizzato solo per il progetto di ricerca e sviluppo (per un massimo del 15% dell’investimento totale);
- le spese per beni materiali calcolate come ammortamento fabbricati, terreni, macchinari e attrezzature di proprietà utilizzati nell’ambito del progetto (max 15% dell’investimento totale);
- le spese generali relative al progetto calcolate in modo “forfettario” pari al 15% delle spese del personale;
- le spese del revisore contabile che verrà utilizzato per la validazione delle spese sostenute (massimo 5.000 € per partner).
Le agevolazioni previste vengono fornite, come detto, in forma di “contributo diretto alla spesa” e di “contributo agli interessi pagati su eventuali prestiti”.
Il “contributo diretto alla spesa” viene concesso in modo differenziato e può variare da un minimo del 25% ad un massimo del 45% (si rimanda alle tabelle riassuntive per i dettagli).
Il contributo sugli interessi, qualora applicabile, è pari al 10%.
Progetti Regione Toscana: come avviene la valutazione
Entrambi gli interventi di finanziamento agevolato prevedono una valutazione “a graduatoria” tra tutte le proposte che verranno presentate entro la scadenza dei bandi prevista per le ore 16 del 22 marzo 2024.
La procedura di valutazione è simile in entrambi i casi e prevede una prima fase preliminare in cui viene esaminata la completezza della documentazione presentata e dei requisiti richiesti, nonché il rispetto delle condizioni formali di ammissibilità.
Superata la fase istruttoria il progetto viene valutato da una commissione sulla base dei seguenti criteri soggettivi (identici per i due interventi):
- Grado di novità del progetto intesa come rilevanza/originalità dei risultati attesi, notevole miglioramento di un prodotto esistente ovvero realizzazione di un nuovo ed innovativo processo o prodotto;
- Validità tecnica del progetto definita come livello di definizione/chiarezza della proposta, livello di appropriatezza, pertinenza e congruità delle spese;
- Sfruttamento aziendale dei risultati inteso come nuove prospettive di mercato, ricadute in termini di aumento della produttività;
- Redditività del progetta intesa come previsione di incremento della redditività aziendale e attendibilità delle previsioni;
- Competenze coinvolte intese come qualità e complementarità delle competenze e professionalità utilizzate all’interno del progetto;
Per essere ammessi alla graduatoria finale occorre raggiungere, per ogni criterio di valutazione, un punteggio minimo predefinito mentre il progetto dovrà globalmente raggiungere almeno 60 punti.
Una volta entrato in graduatoria, il progetto potrà inoltre usufruire di “criteri premiali aggiuntivi” che in un bando “a graduatoria” possono fare la differenza. Si tratta di criteri oggettivi in possesso delle aziende proponenti. I criteri utilizzati in questo caso sono differenti per i due interventi.
Come valorizzare il proprio progetto
La ottima dotazione finanziaria messa a disposizione da entrambi i bandi fa prevedere il finanziamento di 20-25 progetti per il primo intervento e 120-150 progetti per il secondo.
Come visto, la procedura di valutazione dei progetti sarà “a graduatoria” per cui risulterà molto importante puntare su progetti di ottima qualità. E’ fondamentale preparare una adeguata scheda tecnica che includa tra l’altro:
- una descrizione dettagliata del progetto (oggetto, finalità e localizzazione, risultato finale da conseguire e cambiamenti effettivamente apportati)
- le modalità di realizzazione del progetto sia da un punto di vista gestionale che di copertura finanziaria;
- il cronoprogramma dettagliato con le diverse fasi del progetto;
- il programma con cui si intendono utilizzare i risultati al fine di garantire il pieno conseguimento degli obiettivi prefissati.
Da tenere in seria considerazione anche i “criteri premiali” che risultano essere estremamente rilevanti e che vanno pertanto attentamente verificati. Nel caso del primo intervento possono arrivare ad un massimo di 18 punti. Nel secondo intervento, dove è fortemente consigliato realizzare progetti in cooperazione, risultano probabilmente determinanti in quanto possono arrivare ad un massimo di 45 punti.
Per i progetti in cooperazione, l’attenta selezione dei singoli partner e dei punteggi premiali che possono ottenere diventa un altro elemento da tenere in forte considerazione.
Siamo in presenza di un iter valutativo complesso che richiede un’attenta valutazione di una serie di parametri sia nella fase preliminare di definizione della compagine che in quella di descrizione e valorizzazione del progetto che si intende presentare.
ICTLAB PA (Gruppo Digital360) è il partner ideale per assistere le aziende nell’impostare e presentare al meglio questa tipologia di progetti di investimento. Può fornire un valido supporto nelle diverse fasi di presentazione della domanda e, una volta ottenuto il finanziamento, nella fase di realizzazione e rendicontazione del progetto.
Primo Intervento: Progetti strategici di ricerca e sviluppo | ||
Regione Toscana | ||
Sostiene gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese toscane, favorendo la cooperazione tra MPMI e GI e organismi di ricerca, anche al fine di favorire la transizione ecologica. | ||
Data presentazione domanda | Dalle ore 10.00 del 24 gennaio 2024 fino alle ore 16.00 del 22 marzo 2024 | |
Modalità di valutazione | a graduatoria | |
Durata progetto | 21 mesi | |
Investimento ammissibile | min. 1,5 M€ – max 3 M€ | |
Tematica | ||
Progetti strategici di ricerca e sviluppo a sostegno GI, MPMI e OdR | ||
Chi può partecipare | ||
Grandi Imprese (GI) in cooperazione con almeno 3MPMI con o senza OR. Reti di Imprese e professionisti. Tutte le imprese devono avere o impegnarsi ad aprire una sede operativa in Toscana | ||
Spese ammissibili | ||
A. Spese del personale addetto all’attività di R&S calcolate a costi standard | ||
B. Strumenti e attrezzature | ||
C. Costi beni immateriali, servizi, competenze tecniche, brevetti e licenze (max 35% del totale) | ||
D. Spese relative a materiale d’uso (max 15% del totale) | ||
E. Spese per beni materiali: ammortamento fabbricati, terreni, macchinari e attrezzature (max 30% del totale) | ||
F. Spese revisore contabile (max 5.000€ per singolo partner) | ||
G. Spese generali calcolate forfettariamente (15% dei costi del personale) | ||
Progetti ammissibili | ||
Progetti innovativi di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale che rientrino nei domini tecnologici prioritari della Smart Specialization Strategy e che garantiscano almeno un TRL 7 di arrivo | ||
Contributo | Fondo perduto | Sovvenzione su interessi |
Micro-Piccole Imprese | 45% | 10% |
Media Impresa | 40% | 10% |
Grande Impresa | 25% | NA |
Organismi di Ricerca (con imprese) | 40% | NA |
Secondo Intervento: Progetti di ricerca e sviluppo delle MPMI e MidCap | |||
Regione Toscana | |||
Sostiene gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese toscane, favorendo la cooperazione tra imprese e tra imprese e organismi di ricerca, anche al fine di favorire la transizione ecologica. | |||
Data presentazione domanda | Dalle ore 10.00 del 24 gennaio 2024 fino alle ore 16.00 del 22 marzo 2024 | ||
Modalità di valutazione | a graduatoria | ||
Durata progetto | 15 mesi | ||
Investimento ammissibile | min. 250 K€ – max 1,5 M€ | ||
Tematica | |||
Progetti strategici di ricerca e sviluppo a sostegno di MPMI e Midcap | |||
Chi può partecipare | |||
MPMI e Midcap singole o in cooperazione (in numero minimo di almeno 3MPMI, oltre a eventuali Midcap), con o senza OR. Reti di Imprese e professionisti. Tutte le imprese devono avere o impegnarsi ad aprire una sede operativa in Toscana | |||
Spese ammissibili | |||
A. Spese del personale addetto all’attività di R&S calcolate a costi standard | |||
B. Strumenti e attrezzature | |||
C. Costi beni immateriali, servizi, competenze tecniche, brevetti e licenze (max 35% del totale) | |||
D. Spese relative a materiale d’uso (max 15% del totale) | |||
E. Spese per beni materiali: ammortamento fabbricati, terreni, macchinari e attrezzature (max 30% del totale) | |||
F. Spese revisore contabile (max 5.000€ per singolo partner) | |||
G. Spese generali calcolate forfettariamente (15% dei costi del personale) | |||
Progetti ammissibili | |||
Progetti innovativi di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale che rientrino nei domini tecnologici prioritari della Smart Specialization Strategy e che garantiscano almeno un TRL 7 di arrivo | |||
Contributo | Fondo perduto | Sovvenzione su interessi | |
Micro-Piccole Imprese | 35% | 10% | |
Micro-Piccole imprese in cooperazione con almeno altre 3 MPMI | 45% | 10% | |
Media Impresa | 25% | 10% | |
Media impresa in cooperazione con almeno altre 3 MPMI | 40% | 10% | |
Midcap | 25% | NA | |
Midcap in cooperazione con almeno altre 3 MPMI | 25% | NA | |
Organismi di Ricerca (con imprese) | 40% | NA |