L’intelligenza artificiale non è semplicemente una nuova tecnologia, ma uno strumento in grado di trasformare il mondo del business, la modalità di produzione e anche l’accesso al sapere.
Come ricorda un recente studio di Banca d’Italia, 15 su 22 milioni di lavoratori sono “esposti ai cambiamenti” prodotti dall’AI.
Di questo e altro si discuterà oggi dalle 17.30 al Cefriel, in occasione della quinta tappa del percorso “Intelligenza artificiale e lavoro. Come cambia, come dobbiamo cambiare noi“, della Fondazione Pensiero Solido.
(RI)ATTIVARE L’UMANO è il titolo del quinto incontro del percorso. L’obiettivo è capire il modo in cui l’Ai può essere una straordinaria occasione per (ri)attivare l’umano.
Programma
Apertura lavori:
Alessandro De Biasio, direttore generale Cefriel
Antonio Palmieri, fondatore e presidente Fondazione Pensiero Solido
Intervengono:
Cosimo Accoto, Filosofo tech, research affiliate & fellow (MIT), adjunct professor (UNIMORE), author (Il Pianeta Latente, 2024), startup advisor & instructor
Davide Rota, Amministratore delegato Tiscali
Laura Rovizzi, Economista, esperta di business development e regolamentazione, cofondatrice Foolfarm, AI Startup Factory
Luca Tremolada, giornslista, scrive di scienza, innovazione, tecnologia e creatività su Il Sole 24 ORE
Patrizia Catellani, professore ordinario di Psicologia Sociale e direttore del Centro di ricerca PsyLab presso l’Università Cattolica di Milano
Marco Simoni, economista e manager, professor of practice alla Università Luiss di Roma
Domenico Agnello, Underdogs Group Board Member
Antonino Giannone, direttore Generale di Aziende private e pubbliche, docente di Leadership and Ethics Politecnico di Torino