Da una famiglia di Ravenna come tante altre alla corte del re d’Inghilterra, passando per il successo di Yoox, primo unicorno italiano, cioè startup valutata un miliardo di dollari: questa è la straordinaria parabola di vita di Federico Marchetti. Che, dopo un’avventura imprenditoriale che l’ha reso enormemente ricco, ha deciso di “give back”, dare indietro alla comunità umana il suo talento e le sue competenze. Nel suo caso, il “give back” si chiama Re Carlo III, di cui Marchetti è diventato consulente sulle tematiche della sostenibilità. “Ho venduto Yoox che avevo 49 anni, troppo presto per ritirarmi a pescare. Così ho deciso di restituire alla comunità almeno una parte di quello che avevo ricevuto”. È proprio questo il senso del give back: un gesto di responsabilità e gratitudine, che può avvenire in vari modi, attraverso donazioni di denaro, ma anche di tempo, risorse o competenze. Un concetto certamente non nuovo (la filantropia è sempre esistita), ma che sta riemergendo tra coloro che si sono affermati nel mondo dell’innovazione e della tecnologie, specialmente all’estero, e che hanno concluso straordinarie carriere ancora relativamente giovani.
L’INcontro
Quelli del give back, Federico Marchetti: “Io e re Carlo, la strana coppia per la sostenibilità”
Il fondatore di Yoox, primo unicorno italiano, venduto nel 2018 a Richemont per 5,3 miliardi, rievoca le tappe salienti della sua carriera, svelando: “Prima dell’IPO nel 2009 Amazon mi fece un’offerta, ma rifiutai”. La collaborazione con il re d’Inghilterra sui temi ambientali e il messaggio ai giovani italiani: “Usate l’arma segreta, la creatività”
Giornalista

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