Il Procurement sta evolvendo e sta acquisendo sempre più importanza all’interno delle aziende: i team responsabili dei processi di acquisto collaborano con maggiore frequenza con il resto dell’organizzazione, i processi migliorano grazie all’utilizzo dell’AI e l’attenzione alla sostenibilità comincia ad essere percepita come una priorità assoluta.
Permangono, però, le preoccupazioni relative alle turbolenze economiche. Per affrontarle servono strategie chiare e investimenti in tecnologia. È il quadro che emerge da “Across the procurement-verse: Changing trends in the procurement function”, uno studio di Economist Impact promosso da SAP, basato su interviste a oltre 2.300 manager da gennaio a marzo 2024 in vari Paesi e settori. Vediamo i dettagli di questa indagine. Il procurement e molti altri temi di interesse per le aziende saranno al centro degli incontri in programma al SAP NOW, il 17 ottobre a Milano.
Procurement 2024: più collaborazioni e rapporto con i COO
Un tempo i gruppi di lavoro responsabili del procurement non avevano lo stesso accesso alle decisioni strategiche di altre direzioni, le loro responsabilità erano limitate e le scelte circoscritte. “Il procurement ha spesso operato in una bolla al servizio dei propri obiettivi, anziché al servizio di quelli dell’azienda in generale” si legge nel rapporto.
Oggi invece ha maggiori possibilità di partecipare alla pianificazione aziendale a lungo termine. Infatti, il 75% degli intervistati da “Economist Impact” ritiene che il procurement collabori in modo efficace con il resto dell’organizzazione, con miglioramenti significativi rispetto all’anno precedente. A rafforzare le interazioni hanno contribuito le pressioni esterne quali gli effetti duraturi della pandemia, i tassi di inflazione e altre perturbazioni della catena di approvvigionamento.
Un indicatore di questa evoluzione è la collaborazione con i Chief Operating Officer. I responsabili procurement fanno sempre più capo ai direttori operativi (COO) invece che ai direttori finanziari (CFO). Un cambio di rotta che fa capire come il campo di applicazione vada ormai oltre la semplice riduzione dei costi e la gestione dei rischi operativi. Ma, sottolinea l’indagine, c’è ancora spazio per ulteriori passi avanti.
AI essenziale per automatizzare e ottimizzare i processi
A contribuire all’evoluzione del procurement è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’AI generativa: tecnologie che sono in grado di ottimizzare la spesa, migliorare la gestione dei fornitori, creare opportunità di risparmio e consentire a chi si occupa dei processi di acquisto di concentrarsi sulle attività a valore aggiunto.
Per il 44% degli intervistati dello studio, l’AI porterà miglioramenti significativi in due aree: l’automazione dei processi di approvvigionamento e un migliore orientamento e ottimizzazione.
Ma, per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dall’AI, i Chief Procurement Officer (CPO) devono creare una road map per la gestione del cambiamento, adottare nuove modalità di lavoro e investire nello sviluppo di nuove competenze.
Procurement 2024: ancora timori per le turbolenze economiche
A preoccupare la stragrande maggioranza dei CPO (71%) sono i rischi macroeconomici, tra cui gli alti tassi di inflazione: un manager su due è allarmato dall’incertezza monetaria, mentre nel 2023 la temevano solo il 29%. Questo perché, anche se i tassi di inflazione sono diminuiti, i costi per materiali e beni rimangono elevati.
Quando, auspicabilmente, le turbolenze economiche si saranno ridotte, i responsabili degli acquisti intendono spostare l’attenzione sulla gestione del rischio: per il 40% nei prossimi tre-cinque anni è prioritaria la diversificazione dei fornitori.
“Non è così semplice – si legge nel rapporto – soprattutto se il fornitore è l’unico fornitore di beni o servizi, o se è profondamente inserito nella catena di fornitura”. Tuttavia, la tecnologia può aiutare a identificare facilmente fonti alternative di materiali, garantendo la resilienza della catena di fornitura e riducendo al minimo il rischio di interruzioni.
Sostenibilità nuovo punto di attenzione
Oltre all’utilizzo di AI e AI generativa, l’altro grande filone innovativo è quello della sostenibilità, che penetra all’interno del mondo procurement e contribuisce alla sua evoluzione.
Per il 70% dei CPO la non conformità legale e normativa è un rischio esterno fondamentale. Di conseguenza il 32% dei dirigenti indica la sostenibilità come priorità assoluta, con un aumento del 7% rispetto al 2023.
Il 68% degli intervistati confida che gli approvvigionamenti rispettino costantemente gli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance), con un aumento del 21% rispetto alla ricerca del 2023.
Procurement, espansione e aree critiche
“Il procurement sta acquisendo sempre più rilevanza nelle organizzazioni, con i CPO e i loro team che si sono guadagnati un ruolo di primo piano “, è il commento di Paolo Brida, Head of Intelligent Spend Management di SAP Italia.
“Per continuare questo percorso di crescita e di valore generato, risulta fondamentale affrontare una serie di sfide chiave e sempre più attuali come la gestione e il controllo dei costi. L’indagine – continua Brida – mette in luce problematiche più complesse, tra cui la scarsa visibilità sui rischi di fornitura e sulle priorità degli stakeholder di business, la limitata possibilità di sfruttare dati di spesa accurati, la necessità di evoluzioni condivise e pianificate con tutti gli stakeholder rilevanti. Rafforzare la collaborazione e migliorare la comunicazione sono elementi chiave per instaurare fiducia e massimizzare il valore offerto dal procurement”.
SAP Ariba Procurement: come risolvere le priorità e migliorare le funzioni
Investire in tecnologie di approvvigionamento, come le soluzioni SAP Ariba Procurement e SAP Fieldglass, può aiutare a risolvere le priorità e a migliorare la funzione di approvvigionamento. Queste soluzioni coprono vari aspetti dell’approvvigionamento, sia di beni che di servizi, e includono nuove funzioni di intelligenza artificiale generativa per aiutare ad automatizzare e semplificare i processi, quali ad esempio il Category Management e la visibilità della spesa tramite una Spend Control Tower avanzata. Inoltre i miglioramenti apportati a SAP Business Network mirano a ridurre i silos tra le organizzazioni e all’interno delle stesse e possono portare a significativi risparmi di tempo e di costi.
(Questo articolo è stato scritto in collaborazione con SAP)