Nel panorama aziendale in continua evoluzione, le piattaforme digitali si sono affermate come potenti catalizzatori di trasformazione. Spesso associate a giganti del digitale come Google, Airbnb o Uber, le piattaforme non sono più riservate esclusivamente alle startup.
Le aziende tradizionali stanno sempre più riconoscendo che le piattaforme possono rappresentare un cambio di gioco, consentendo loro di scoprire nuove fonti di innovazione e crescita. Dei nomi? Siemens, con Siemens Xcelerator, Eni con BCG e Google Cloud dietro la visione iniziale della piattaforma per la trasformazione sostenibile Open-es e AXA con AXA Digital Commercial Platform.
Proprio loro sono stati gli ospiti del secondo convegno dell’Osservatorio Platform Thinking HUB della School of Management del Politecnico di Milano. Con la nostra ricerca, ci siamo immersi nel mondo delle piattaforme, studiando il loro potenziale per le imprese consolidate per guidare la prossima ondata di trasformazione digitale e vi raccontiamo come si sta diffondendo in Italia.
Che cos’è il Platform Thinking?
Il Platform Thinking si riferisce all’applicazione strategica di meccanismi basati su piattaforme per promuovere innovazione, crescita e trasformazione digitale nelle aziende. A differenza dei modelli di business tradizionali, che si concentrano su catene del valore lineari, le piattaforme prosperano facilitando lo scambio di valore tra più gruppi di clienti interdipendenti.
La caratteristica distintiva delle piattaforme è rappresentata dagli effetti di rete: il valore per gli utenti aumenta man mano che più partecipanti si uniscono all’ecosistema e dalla presenza di più gruppi di clienti (un po’ come chi viaggia e chi offre la casa su Airbnb). Questo consente alle piattaforme di scalare rapidamente, creare nuove opportunità di business e promuovere l’innovazione in settori diversi.
In Platform Thinking HUB, promuoviamo l’uso del Platform Thinking non solo per stare al passo con i concorrenti più dirompenti, ma per trasformare proattivamente le aziende consolidate, come abbiamo fatto durante l’anno con le aziende partner in workshop dedicati all’ideazione e progettazione di iniziative a piattaforma (Alpitour, Angelini Industries, Epta, Gruber Logistics, GS1 Italy, Iveco Group, Leonardo, Poste italiane, Prysmian, Relatech, Retail Reply, Sisal e Trentino Sviluppo).
Il modello di piattaforma consente alle aziende di andare oltre la semplice offerta di prodotti o servizi autonomi per facilitare interazioni e co-creazione tra diversi attori di mercato. Questo cambiamento apre nuove prospettive per la creazione di valore, l’innovazione e la crescita —soprattutto per quelle aziende con risorse già disponibili che possono essere valorizzate all’interno di un ecosistema a piattaforma .
Platform Thinking in Italia: il confronto tra FTSE MIB e S&P 500
Per comprendere meglio come le aziende consolidate stiano integrando il Platform Thinking nelle loro strategie di innovazione, abbiamo analizzato i dati relativi alle iniziative delle società quotate negli indici FTSE MIB e S&P 500.
L’obiettivo era capire quante di queste aziende stessero adottando modelli basati su piattaforme e come questi fossero effettivamente implementati.
1. Il livello di diffusione delle piattaforme
Dai dati raccolti, risulta evidente che il Platform Thinking sia ormai pervasivo sia in Italia che negli Stati Uniti, anche se con differenze significative tra i due mercati. Delle 40 aziende del FTSE MIB, l’88% ha sviluppato almeno un’iniziativa correlata al modello piattaforma, mentre nel caso dello S&P 500, il 92% delle aziende ha intrapreso iniziative simili. Questo mostra che l’adozione del Platform Thinking è diffusa in entrambi i contesti, ma è interessante notare che il concetto di “piattaforma” è spesso confuso con quello di “servizio digitale”, soprattutto negli Stati Uniti.
2. La differenza tra piattaforme reali e servizi digitali
Un dato particolarmente significativo è la percentuale di aziende che effettivamente implementano piattaforme reali, cioè modelli che coinvolgono più gruppi di utenti e beneficiano di effetti di rete. Solo il 46% delle aziende del FTSE MIB ha sviluppato piattaforme autentiche, contro il 30% delle aziende dello S&P 500. Questo significa che, mentre negli Stati Uniti molte aziende adottano tecnologie digitali per offrire nuovi servizi, queste non sempre presentano le caratteristiche di una vera piattaforma. In Italia, invece, sembra esserci una maggiore consapevolezza di cosa costituisca una piattaforma, con un numero maggiore di iniziative che centrano l’obiettivo.
3. La maturità del Platform Thinking
Nonostante l’alto livello di adozione, il Platform Thinking è in una fase di maturità differente tra Italia e Stati Uniti. Solo il 22% delle iniziative identificate nel FTSE MIB può essere classificata come una “piattaforma reale”, mentre negli Stati Uniti questa percentuale sale al 34%. Questo riflette una maggiore familiarità con il concetto e l’implementazione delle piattaforme tra le aziende statunitensi, che tendono a replicare il successo delle piattaforme su più iniziative, creando una maggiore integrazione e coerenza nel loro approccio. In Italia, invece, le aziende sono ancora nelle prime fasi di esplorazione e sviluppo di strategie basate su piattaforme.
Platform Thinking in Italia, tre strategie per l’innovazione
Dalla nostra ricerca emergono tre principali strategie che le aziende consolidate possono adottare per sfruttare al meglio il Platform Thinking e innovare il loro modello di business.
Queste strategie rappresentano approcci diversi in base al livello di coinvolgimento del modello piattaforma all’interno della catena del valore tradizionale di un’impresa.
1. Piattaforma come nuovo servizio
Le aziende possono utilizzare il modello di piattaforma per sviluppare nuovi servizi indipendenti dalla loro attività tradizionale. Questo approccio permette di espandere la gamma di servizi offerti o di entrare in nuovi mercati, sfruttando le capacità esterne di creazione di valore. Un esempio è For Funding di Intesa Sanpaolo, una piattaforma che mette in contatto donatori e progetti sociali, separata dalle tradizionali attività bancarie.
2. Piattaforma per innovare un’attività primaria
In questo caso, il modello di piattaforma viene utilizzato per trasformare un’attività centrale della catena del valore dell’azienda, come la gestione della clientela o della produzione. Ad esempio, BG SAXO, nata da un accordo di joint venture tra Banca Generali e Saxo Bank, ha ampliato il suo servizio di gestione patrimoniale adottando una piattaforma che facilita il trading digitale per investitori individuali e istituzionali.
3. Piattaforma per innovare un’attività di supporto
Qui, le piattaforme vengono implementate per migliorare processi interni o attività di supporto. ENI Space, per esempio, è una piattaforma volta a supportare le funzioni interni nella gestione della relazione con i fornitori.
Accanto alle tre strategie principali, la nostra analisi ha identificato 18 tattiche che le aziende possono adottare per implementare con successo il Platform Thinking. Un esempio per ogni tattica è disponibile nel report dell’Osservatorio, gratuitamente accessibile qui.
Il Platform Thinking basato sull’intelligenza artificiale
Mentre concludiamo l’edizione 2024, siamo entusiasti di annunciare la prossima terza edizione del Platform Thinking HUB, che prenderà il via a gennaio 2025. Questa edizione introdurrà PlatformThinkingJourneyGPT, uno strumento basato su intelligenza artificiale che aiuterà i nostri partner a navigare nelle complessità dell’applicazione del Platform Thinking, offrendo uno sparring partner per applicare la metodologia a un proprio problema, idea o use case. Utilizzando PlatformThinkingJourneyGPT, i partner dell’Osservatorio potranno progettare modelli di piattaforma “su carta”, consentendo loro di testare ipotesi, mappare le interazioni potenziali degli utenti e prevedere strategie evolutive.
Nel panorama competitivo di oggi, i modelli di business basati su piattaforma non sono più esclusiva delle startup della Silicon Valley. Anche le aziende tradizionali possono sfruttare il Platform Thinking per sbloccare nuove fonti di valore, alimentare l’innovazione e rendere le loro attività a prova di futuro. Il Platform Thinking HUB è qui per aiutare le imprese consolidate a navigare questa trasformazione, fornendo gli strumenti e gli insight necessari per prosperare in un mondo guidato dalle piattaforme.