Arriva un nuovo bando pubblico dedicato ai borghi italiani. Da alcuni giorni è stata attivata la seconda fase delle misure del PNRR a favore di iniziative imprenditoriali da realizzarsi in piccoli borghi storici al fine di migliorare la loro attrattività (PNRR-M1C3-Inv.2.1 Linea B).
La prima fase si era conclusa l’anno scorso con l’assegnazione di un significativo finanziamento a 294 borghi con meno di 5.000 abitanti.
Il finanziamento è stato concesso ai migliori progetti di riqualificazione presentati ed ha raggiunto 1,6 milioni di euro per i Comuni che si sono presentati in forma singola e 2,56 milioni di euro per le aggregazioni composte da tre Comuni.
Ora gli stessi 294 borghi aggiudicatari del primo finanziamento hanno un’ulteriore possibilità estremamente interessante rivolta alle imprese locali.
L’avviso pubblico ha un ammontare complessivo di 188 milioni euro di cui il 40% destinato alle regioni del centro sud.
Piccoli borghi storici: le caratteristiche del bando
L’idea alla base di questo avviso è di affiancare alle risorse rese disponibili per il borgo ulteriori risorse che potranno essere utilizzate per supportare una dozzina di iniziative imprenditoriali locali che siano coerenti con il progetto di rigenerazione del borgo.
Per tutti i progetti presentati entro il prossimo 11 settembre verrà stilata una graduatoria a livello di singolo Comune con un finanziamento massimo a fondo perduto per gli aggiudicatari pari a 75.000 euro.
Le spese ammissibili connesse al progetto da presentare sono relative a:
- Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili
- Beni immateriali (programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni)
- Opere murarie conformi alla realizzazione del progetto
- Spese di capitale circolante
Gli elementi per salire in graduatoria
La graduatoria del bando verrà stilata prendendo in considerazione i seguenti elementi premiali per le aziende che presentano la proposta:
- Qualità delle risorse (soci, dipendenti, collaboratori)
- Maggioranza di giovani e donne (soci e dipendenti)
- Maggioranza di soci e dipendenti residenti nel borgo
- Rilevanza occupazionale, sociale, turistico/culturale, ambientale del progetto presentato
- Collaborazioni e relazioni con enti pubblici diversi dal Comune
- Presenza di elementi qualificanti che assicurino la realizzazione del progetto non oltre il 31 dicembre 2025
- Significativi investimenti in miglioramento ambientale
- Sostenibilità economica dell’iniziativa imprenditoriale
- Coerenza con il progetto di rigenerazione del borgo
Piccoli borghi storici: come partecipare al bando
Il bando è rivolto alle PMI, in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi. Possono anche partecipare ditte individuali, società cooperative, associazioni non riconosciute, non profit, enti del Terzo settore. I partecipanti devono avere (o si devono impegnare ad aprire) una sede operativa nel borgo interessato.
Per utilizzare al meglio questa opportunità è opportuno affidarsi ad esperti che possano guidare le realtà che intendono partecipare al bando sia nella fase di presentazione del progetto che nella successiva rendicontazione.
Occorre, infatti, verificare se si abbia diritto a partecipare e nel caso presentare un progetto sostenibile da un punto di vista tecnico e finanziario.
Un esame critico dell’idea progettuale consentirà infine di indirizzare al meglio la proposta per ottenere il massimo del punteggio.
ICTLAB PA (Gruppo Digital360) sta già seguendo e supportando una serie di realtà locali con ambiziosi progetti di riqualificazione.
Scheda sintetica del bando
Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici (PNRR-M1C3-Inv.2.1 Linea B)
Ministero della Cultura / Invitalia
Sostegno alle iniziative imprenditoriali realizzate nei Comuni assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici
Data presentazione domanda | sino alle 18.00 del 11 settembre 2023 |
Modalità di valutazione | Graduatoria |
Durata progetto | 18 mesi |
Dotazione complessiva | 188 M€ (40 % riservato al mezzogiorno) |
Tematica
Rilanciare le economie locali su attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
Chi può partecipare
PMI, ditte individuali, coop, associazioni, no profit, enti del Terzo settore (in forma singola o aggregata, costituite o da costituirsi). I partecipanti dovranno avere una sede operativa nel borgo interessato.
Progetti ammissibili
Devono essere realizzati e localizzati nei Comuni risultati assegnatari del “bando Borghi”.
Devono destinare almeno il 50% dell’investimento a misure per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Spese ammissibili
a) Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili
b) Beni immateriali ad utilità pluriennale (programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni)
c) Opere murarie connesse alla realizzazione dell’investimento proposto
d) Spese di capitale circolante
Contributo | % fondo perduto | Note |
Imprese già costituite | 90% | Max 75.000 € regime de minimis |
Imprese a prevalente titolarità giovanili e/o femminili | 100% | |
Nuove imprese, da costituirsi entro 60 giorni | 100% |